"CERULLO PIETRO (FED.LIB.DEM)" . . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12528 presentata da CERULLO PIETRO (FED.LIB.DEM) in data 19950726"^^ . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" . "19950726-" . . . "2014-05-14T19:47:07Z"^^ . . . . "0"^^ . "Ai Ministri dell'interno, di grazia e giustizia e delle finanze. - Per sapere - premesso: che i coniugi polacchi Jan e Grazyna Maja Kwika, sono stati espulsi dalla questura di Catanzaro, dopo che, a distanza di pochi giorni dall'ingresso in Italia e mentre era ancora in corso il termine per gli adempimenti di cui al decreto-legge 30 dicembre 1989 n. 416 convertito in legge si erano presentati alla Questura di Catanzaro e cio' dopo che il giorno precedente agenti della Polizia di Stato si erano recati nell'abitazione del dott. Francesco Montesi Righetti, Villa Condo' in territorio di S. Andrea Apostolo sullo Jonio dichiarando di essere venuti ad effettuare constatazioni a seguito di un esposto dello stesso dottor Francesco Montesi Righetti il quale aveva lamentato che nei giorni precedenti il maresciallo dei Carabinieri di S. Andrea Elio Donato Ambrosi con dei vigili urbani si era introdotto nella sua abitazione per constatarvi una infrazione edilizia che sarebbe consistita nella sistemazione di un \"angolo di cottura\" e nella sostituzione di alcuni pavimenti effettuate durante i lavori di ordinaria manutenzione; che durante il \"sopralluogo\" erano stati richiesti i documenti a tutte le persone presenti, tra cui, appunto, i coniugi Kwika; che tornati sul posto gli agenti della Polizia di Stato inviati dalla Procura della Repubblica presso la Pretura di Catanzaro con il dichiarato compito di compiere accertamenti in ordine all'introduzione nell'abitazione del maresciallo Ambrosi e dei vigili nonche' delle ipotetiche infrazioni edilizie, gli stessi agenti non facevano altro che ingiungere ai coniugi Kwika di seguirli e solo per il fermo intervento del dott. Montesi si limitavano ad ingiungere agli stessi di presentarsi il giorno successivo in Questura a Catanzaro; che qui i coniugi stessi venivano \"interrogati\" senza gli uffici di un interprete e veniva loro ingiunto di riempire dei moduli scritti in italiano e cio' malgrado gli stessi non compredessero nulla della nostra lingua, mentre veniva impedito al dott. Montesi che si offriva di spiegare quanto necessario ad essi valendosi di cognizioni linguistiche; che ai due polacchi veniva contestato di possedere solo 45.000 lire trovate loro addosso e cio' benche' in qualche modo essi facessero intendere che altro denaro avevano lasciato in casa e mentre il dott. Montesi spiegava che essi avevano gia' pagato l'affitto per un mese all'ispettore Sestino che procedeva nel modo suddetto; che da parte della questura di Catanzaro veniva pure chiaramente fatto intendere che si doveva procedere all'espulsione dei due malcapitati dal territorio dello Stato perche' erano stati trovati in casa del Montesi Righetti ed in tal senso erano intervenute pressioni inelubili da parte della locale Procura della Repubblica; che tutto cio' fa seguito ad una lunga serie di atti di persecuzione in danno del Montesi consistenti in continui accessi dei Carabinieri con \"controlli di identita'\" di operai da essi ben conosciuti che lavoravano alle dipendenze di lui nonche' a convocazioni minacciose nella caserma dei Carabinieri, nelle denunzie per \"gravissimi\" abusi edilizia quali la messa in opera di un angolo di cottura, di cui sopra e' cenno, atti che si susseguono da quando il dott. Montesi ha osato ribellarsi alle mene usuraie ed ai raggiri compiuti con il ricorso ad una ben articolata catena di societa', da parte di un noto professionista di Catanzaro, l'avv. Francesco Mirigliani, ben introdotto negli ambienti giudiziari di Catanziaro e dintorni -: se non meriti una particolare attenzione, ai fini dell'esercizio dei poteri di competenza del Ministro di Grazia e Giustizia, il fatto che tutte le denuncie presentate dal Montesi per le truffe subite, con riferimento all'uso surrettizio di contrattazioni \" suggerite\" dal Mirigliani con societa' s.r.l. poi risultate da lui controllate con il sistema della \"catena\" sono state inesorabilmente archiavate senza alcuna indagine, sorvolando sull'esistenza delle societa' a catena che al Mirigliani fanno capo e con le quali questi fa contrattare i suoi ignari clienti mentre si procede immediatamente a suo carico per calunnia per la denunzia di fatti la cui reale sussistenza non si vuole accertare; se sia regolare e non meriti attenzione al fine gia' ricordato il fatto comunque singolare che ad un magistrato, il dott. Chiodo, siano state assegnate la maggior parte delle procedure riguardanti i rapporti tra il Montesi Righetti e l'avvocato Mirigliani nei piu' diversi uffici in cui il magsitrato stesso e' stato \"applicato\", finendo cosi' per diventare magistrato \"al seguito\" di tali procedimenti; se non meriti opportuni accertamenti nelle sedi competenti il fatto che l'avvocato Mirigliani, che ha una intensa attivita' affaristica comprovata dalla costituzione di una serie di societa' a catena e da interventi in affari immobiliari ed imprese turistiche in Calabria e altrove, sia legale di un po' tutti gli enti pubblici di Catanzaro; se sia concepibile che due cittadini stranieri in disagiate condizioni, nel nostro Paese debbano fare le spese subendo un trattamento di inusuale e ingiustificato rigore per essere casualmente incappati nell'ambito di una almeno poco chiara attivita' di persecuzione nei confronti di chi li aveva ospitati ed aveva promesso loro lavoro. (4-12528)" . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12528 presentata da CERULLO PIETRO (FED.LIB.DEM) in data 19950726" . "4/12528" .