INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12465 presentata da BIAVA FRANCESCO (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20110628

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Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-12465 presentata da FRANCESCO BIAVA martedi' 28 giugno 2011, seduta n.492 BIAVA. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno, al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che: nel recente libro Acca Larentia, quello che non e' stato mai detto, di cui sono autori gli avvocati Valerio Cutonilli e Luca Valentinotti, viene affermato che la pistola mitragliatrice Skorpion cz calibro 7.65 - con cui taluni esponenti dell'eversione di sinistra uccisero i giovani missini Franco Bigonzetti e Francesco Ciavatta (1978), il professor Ezio Tarantelli (1985), l'ex sindaco di Firenze Lando' Conti (1986) e il senatore democristiano Roberto Ruffilli (1988) - sarebbe stata acquistata presso un'armeria di Saint Vincent nel 1971 da Enrico Sbriccoli, il cantante noto con il nome di Jimmy Fontana; gli autori del suddetto libro riferiscono che, nei giorni successivi al rinvenimento della Skorpion in un covo brigatista di Milano nel 1988, il Fontana avrebbe dichiarato all'autorita' giudiziaria di aver venduto l'arma a Roma, nell'anno 1977, a un non meglio specificato funzionario di polizia. Nel libro si sostiene che dell'asserita compravendita non sarebbe stata fatta alcuna dichiarazione presso gli uffici di pubblica sicurezza, nonostante le espresse disposizioni di legge all'epoca vigenti; nell'edizione del 27 marzo 2011 del quotidiano il Riformista e' stato pubblicato un articolo, a firma del giornalista Tommaso Della Longa, nel quale si sostiene che gia' il 28 aprile 1979, nell'ambito dell'inchiesta sull'omicidio dell'onorevole Aldo Moro (ucciso con una pistola mitragliatrice diversa ma dello stesso tipo di quella impiegata nei cinque omicidi dinnanzi specificati) lo Sbriccoli aveva dichiarato alla Digos di Roma di aver venduto l'arma nel 1977 al dirigente del commissariato di pubblica sicurezza del Tuscolano in Roma, dottor Antonio Cetroli. La compravendita, a dire dello Sbriccoli, sarebbe avvenuta presso l'armeria Bonvicini in Roma, alla presenza della proprietaria del negozio; nel suddetto articolo si riferisce altresi' che il commissario Cetroli, pur confermando la frequentazione dell'armeria Bonvicini, avrebbe negato in modo categorico di conoscere lo Sbriccoli e tanto piu' di aver acquistato armi dallo stesso e che anche la signora Milvia Bonvicini avrebbe negato la circostanza asserita dallo Sbriccoli; da verifiche svolte dagli odierni interroganti, presso gli archivi della commissione Moro consultabili on line, risulta che lo Sbriccoli rese effettivamente le suddette dichiarazioni alla Digos di Roma, il 28 aprile 1979. Lo Sbriccoli sostenne anche di essere stato pagato con un effetto bancario, poi regolarmente incassato, di circa lire 200.000, importo pari al prezzo di vendita complessivo della Skorpion e di una pistola Star calibro 7.63, anch'essa asseritamente alienata al dottor Cetroli. Nell'occasione lo Sbriccoli consegno' alla polizia giudiziaria un bigliettino recante l'indicazione delle due armi e i recapiti telefonici, di casa e di lavoro, del dottor Cetroli. Dai documenti presenti negli archivi della Commissione Moro risultano anche la smentita categorica del dottor Cetroli (con relazione di servizio del 18 maggio 1979) e quella della signora Bonvicini (con dichiarazioni rese dalla Digos di Roma in data 30 aprile 1979); da tali verifiche risulta altresi' che della compravendita asserita dal signor Sbriccoli non e' mai stata fatta alcuna dichiarazione agli uffici di pubblica sicurezza, nonostante le espresse disposizioni di legge vigenti nel 1977; dalle suddette verifiche risulta infine che, proprio nel giugno 1979, la Digos di Roma aveva scoperto che il noto terrorista di sinistra, Valerio Morucci, era un assiduo frequentatore della medesima armeria Bonvicini e cio' almeno dal 1975 o dal 1976; la Skorpion in questione e' stata utilizzata per compiere ben cinque omicidi di natura politica, tre del quali commessi nel periodo successivo alle audizioni del signor Sbriccoli e del dottor Cetroli dinnanzi alla polizia giudiziaria nel 1979; le versioni fornite nel 1979 dal signor Sbriccoli e dal dottor Cetroli erano e restano tuttora incompatibili tra loro, avendo uno dei due sicuramente dichiarato il falso all'autorita' giudiziaria; nel 1979 i reati in astratto ipotizzabili per la sola ed eventuale detenzione illecita della Skorpion, a prescindere quindi anche dal possibile nesso con l'attentato di Acca Larentia (i periti nel 1979 non avevano ancora individuato nella pistola mitragliatrice in questione una delle tre armi usate nell'attentato mortale contro Bigonzetti e Ciavatta), non potevano ancora ritenersi prescritti; sorprende che nel 1979 la presunta sparizione nel nulla di una pistola mitragliatrice, frequentemente impiegata dalle organizzazioni terroristiche nelle proprie imprese criminose, non sia stata adeguatamente presa in considerazione, e che nel 1979 non si sia proceduto ad adeguate verifiche bancarie; i reati ipotizzabili in relazione alla vicenda della Skorpion appaiono ormai da lungo tempo prescritti -: se il Governo, nell'ambito delle sue competenze, disponga di elementi sui fatti di cui in premessa.(4-12465)
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