INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12233 presentata da GIOVANARDI CARLO AMEDEO (CENTRO CRISTIANO DEMOCRATICO) in data 19970731
http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_12233_13 an entity of type: aic
Ai Ministri della sanita', dell'interno e della difesa. - Per sapere - premesso che: la Presidenza Nazionale dell'associazione militari Cri e ha avuto conoscenza che, con lettera a firma del commissario straordinario della croce rossa italiana (protocollo CS/1963 del 10 luglio 1997) indirizzata alla direzione generale servizi generali del ministero della difesa: a) e' stata comunicata la soppressione della base logistica dei corpi ausiliari delle forze armate in San Leonardo di Santollussurgiu (Oristano), denominata 5^ centro operativo addestramento militare (Codam); l'imminente soppressione della base logistica dei corpi ausiliari delle Forze armate in Fara Sabina (Rieti), denominata 4^ centro operativo addestramento militare (Codam); b) e' stato segnalato, altresi', che la sede centrale della croce rossa italiana "ravvisa l'opportunita' di impiego" dei mezzi custoditi presso le predette basi, acquistati in passato con i fondi che codesto Ministero ha finalizzato ai servizi ausiliari delle forze armate, a favore dei servizi civili d'istituto dell'Associazione; le iniziative di cui sopra, arbitrariamente intraprese, risultano contrarie alla normativa di legge ed in contrasto con le direttive a suo tempo diramate dal ministero della difesa; nella non infondata ipotesi che la questione avviata alla trattazione dell'area amministrativa ministeriale possa in tale sede non apparire nella sua gravissima portata, e' opportuno sottolineare che l'iniziative in questione (che non risulta la prima in ordine di tempo tra quelle avviate a partire dal 1995 sull'indirizzo antimilitare determinato dall'attuale direttore generale dottor Ezio Gallone) tende a mascherare il gia' avviato smantellamento di ogni capacita' operativa del corpo militare della Cri con il connesso inserimento del corpo delle infermiere volontarie, mediante il passaggio alla componente civile dell'associazione italiana della croce rossa dell'ingente patrimonio militare dei predetti corpi (materiali e mezzi di mobilitazione, autoveicoli, equipaggiamenti, infrastrutture eccetera) realizzato nell'arco di quindici anni a totale carico finanziario della difesa (in stretta aderenza ai bilanci preventivi annualmente approvati da codesto Ministero) e tenuto vincolato esclusivamente alle esigenze dei servizi ausiliari delle forze armate; la lettera in questione (protocollo CS/1963 del 10 luglio 1997) presentata (e' lecito agli interpellanti supporre artatamente) come trattazione di pratica d'ordinaria amministrazione, sortirebbe gli effetti dirompenti che appresso si descrivono: a) soppressione di due tra le poche basi logistiche dei corpi militari Cri, vincolate come da precise disposizioni della difesa alle esigenze dei servizi ausiliari delle forze armate; b) cessione gratuita all'organizzazione civile della Cri dei magazzini di mobilitazione e di rifornimento propri delle suddette basi, con quanto in essi custodito (ospedali da campo, materiali e mezzi campali vari, vestiario, equipaggiamento eccetera); e) cessione gratuita all'organizzazione civile della Cri di quasi tutto il parco veicoli militari Cri (forte di circa un paio di centinaia di veicoli pesanti, medi, leggeri, campers, carri radio, autovetture) attualmente dislocato prevalentemente nella base logistica di Fara Sabina; d) inizio dello smantellamento totale del patrimonio, cui presto farebbe seguito quello delle residue basi; e) elargizione alla componente civile della Cri di un patrimonio militare valutabile in qualche centinaio di miliardi, faticosamente realizzato nel tempo a carico del bilancio della difesa; l'iniziativa in argomento, di inaudita gravita', viene assunta in completa violazione di legge, come appresso si precisa: a) violazione dell'articolo 2 paragrafo 2 ultima parte del decreto del Presidente della Repubblica 31 luglio 1980 n. 613 ai sensi del quale "L'organizzazione dei servizi di cui alle precedenti lettere a) e b) (compiti di guerra) e' determinata in tempo di pace per il tempo di guerra dal ministero della difesa". Con l'iniziativa in oggetto si tende a smantellare l'organizzazione realizzata in tempo di pace per ogni ipotesi bellica, secondo le direttive della difesa, con conseguenze irreparabili per i servizi ausiliari delle forze armate; b) violazione dell'articolo 10 ultimo comma del decreto del Presidente della Repubblica 31 luglio 1980 n. 613 che ai sensi del quale "In conformita' alla richiamata normativa internazionale, l'Associazione e' tenuta ad attendere in via ordinaria secondo le direttive e sotto la vigilanza del ministero della difesa alla preparazione del personale, dei materiali e delle strutture di pertinenza dei corpi suddetti (corpo militare della Cri e corpo delle infermiere volontarie) al fine di assicurare costantemente l'efficienza dei relativi servizi in qualsiasi circostanza". Infrastrutture, materiali e mezzi che si tende a trasferire all'organizzazione civile della Cri, sono vincolati alle esclusive esigenze dei servizi ausiliari delle forze armate per assicurarne l'efficienza in qualsiasi evenienza; c) violazione dell'articolo 36 del nuovo statuto della Cri approvato con Dpcm 7 marzo 1997 n. 110 che dispone che il patrimonio attinente al corpo militare della Cri ed al corpo delle infermiere volontarie: "e' indispensabile e vincolato all'assolvimento dei servizi dei suddetti corpi". La suddetta norma e' stata espressamente richiesta e dettata dal consiglio di stato in adunanza generale, in sede di parere espresso sull'iniziale testo di statuto dell'associazione e riportata quasi integralmente nella stesura definitiva. Al riguardo si deve sottolineare che per effetto dell'articolo 1 del regio decreto 10 febbraio 1936 n. 484, modificato con legge 25 luglio 1941 n. 883, dell'articolo 10 del decreto del Presidente della Repubblica 31 luglio 1980 n. 613 e dell'articolo 14 del nuovo statuto della Cri approvato con Dpcm 7 marzo 1997 n. 110, il corpo militare della Cri, ed il corpo delle infermiere volontarie sono ausiliari delle forze armate; e come tali destinati ai relativi servizi. Il patrimonio attinente ai suddetti Corpi, pertanto, deve rimanere ancorato ai servizi ausiliari delle forze armate e non puo' essere devoluto ai servizi civili dell'instituzione; d) violazione dell'articolo 11 primo comma e dell'articolo 12 primo comma del decreto del Presidente della Repubblica 31 luglio 1980 n. 613 i quali prescrivono, rispettivamente: "Le autorita' di vertice dei corpi Cri ausiliari delle forze armate dipendono direttamente dal presidente nazionale (oggi commissario straordinario) dell'Istituzione"; "E' abrogata ogni disposizione concernente l'associazione italiana della croce rossa incompatibile con le norme del presente decreto"; benche' questo abbia determinato la diretta dipendenza degli ispettorati dei due corpi militari Cri dal commissario straordinario, togliendo al direttore generale dell'ente ogni competenza in materia precedentemente assolta, l'attuale direttore generale dottor Gallone, dalla sua entrata in carica avvenuta nel 1995, ha costantemente disatteso la norma esercitando arbitrariamente la condotta di vertice del corpo militare della Cri (esercizio abusivo di pubbliche funzioni ampiamente documentate negli atti) esautorandone l'ispettore del corpo, in tal modo potendo in essere, come ampiamente documentato sugli atti, un esercizio abusivo di pubbliche funzioni; tutte le iniziative dirette a "menomare" il corpo militare ed i servizi ausiliari delle forze armate finora intraprese, infatti sono state adottate su proposta (documentata) e per diretta iniziativa del predetto direttore generale; occorre ricordare che dall'entrata in vigore del decreto del Presidente della Repubblica 31 luglio 1980 n. 613, che ha disposto il riordinamento della croce rossa italiana, il ministero della difesa (gabinetto del Ministro 1^ U.) provvide a diramare numerose e dettagliate direttive attuative del nuovo ordinamento al fine di assicurare il potenziamento, l'autonomia di condotta e gestionale, nonche' la tutela del patrimonio del corpo militare della Cri e del corpo delle infermiere volontarie; le predette direttive vennero espresse in virtu' dei poteri detenuti dal ministero della difesa fin dalle origini dell'istituzione, in osservanza della normativa internazionale di croce rossa sempre onorata dalla legislazione italiana fino al vigente e piu' volte citato decreto del Presidente della Repubblica n. 613 del 1980; tali direttive, diramate in forza del disposto dagli articoli 2 paragrafo 2 ultimo punto, 10, 11 e 12 del citato decreto del Presidente della Repubblica n. 613/1980, hanno trovato scrupolosa attuazione da parte dei precedenti commissari straordinari dell'ente e degli ispettori dei corpi ausiliari delle forze armate avvicendatisi in carica fino al 1995; i consistenti risultati conseguiti fino a tale data, possono essere riepilogati come appresso sintetizzato: a) realizzazione di una struttura operativa di campagna (di cui e' iniziato lo smantellamento) articolata come segue: comandi di settori operativi militari Cri (corrispondenti a ciascuna regione militare dell'esercito); forza di pronto intervento (impiegabile su allarme) costituita da: reparto soccorso mobile centrale motorizzato; un treno ospedale chirurgico a disposizione dello Sme; un autodrappello potabilizzatori campali; convogli ferroviari di pronto intervento Copiefer (avuti in affidamento dal dipartimento della protezione civile); gruppi sanitari mobili (mobilitabili, collocati a disposizione di tutti i comandi di regione militare dell'esercito); alle dirette dipendenze d'impiego dell'ispettorato del corpo: ospedale chirurgico su shelter aviotrasportabile; ospedale chirurgico baraccato (schierato per oltre un anno sull'aeroporto di Falconara a sostegno sanitario delle forze dell'Onu operanti durante il conflitto nella ex Jugoslavia. b) realizzazione di una struttura logistica e di sostegno dei servizi ausiliari delle forze armate (patrimonio di infrastrutture, materiali e mezzi che si tenta di dissolvere) costituita come appresso: magazzini di mobilitazione e di rifornimento; officine per riparazioni e recuperi; materiali per nuove unita' in allestimento (nave ospedale e treni sanitari); parchi veicoli militari (circa duecento automezzi; Acp, Acm, Acl, Ar, mezzi fuori strada vari, macchine movimento terra, carri comando, autoradio, veicoli stradali); infrastrutture per basi logistiche, centri di addestramento e casermette in: area settentrionale = Verona-Cogoleto (Genova); area tosco emiliana = Marina di Massa; area centrale = Fara Sabina (Rieti)-Roma; area meridionale = Bari; area insulare = S. Leonardo di Santolussurgiu (Oristano) Biancavilla (Catania) -: quali provvedimenti il Governo intenda adottare per vanificare l'iniziativa evidenziata in premessa, che e' da ritenersi senz'altro illegale. (4-12233)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12233 presentata da GIOVANARDI CARLO AMEDEO (CENTRO CRISTIANO DEMOCRATICO) in data 19970731
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12233 presentata da GIOVANARDI CARLO AMEDEO (CENTRO CRISTIANO DEMOCRATICO) in data 19970731
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
GUIDI ANTONIO (FORZA ITALIA)
MANZIONE ROBERTO (CENTRO CRISTIANO DEMOCRATICO)
DE FRANCISCIS FERDINANDO (CENTRO CRISTIANO DEMOCRATICO)
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2014-05-15T11:12:40Z
4/12233
GIOVANARDI CARLO AMEDEO (CENTRO CRISTIANO DEMOCRATICO)