"INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12232 presentata da REALACCI ERMETE (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20110608"^^ . "REALACCI ERMETE (PARTITO DEMOCRATICO)" . "20110608-20110803" . "1"^^ . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12232 presentata da REALACCI ERMETE (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20110608" . "4/12232" . . . . . "Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-12232 presentata da ERMETE REALACCI mercoledi' 8 giugno 2011, seduta n.483 REALACCI. - Al Ministro dell'interno, al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che: numerosi mezzi d'informazione, dopo la pronuncia della Suprema corte a proposito del quesito sul tema del nucleare al referendum del 12, hanno diffuso informazioni preoccupanti sulla validita' del voto degli italiani all'estero sul quesito contro il nucleare. Riferisce, ad esempio, l'Ansa: «A rischio il voto dei 3,2 milioni di italiani residenti all'estero per il referendum sul nucleare, dopo che la Cassazione oggi ha dato il via libera al quesito, ma con una nuova formulazione. I connazionali che vivono in altri Paesi si sono infatti gia' espressi sulle schede con il vecchio quesito e non ci sono i tempi tecnici - fanno sapere al Viminale - per stampare ed inviare all'estero le schede con la nuova formulazione» (1 o giugno, ore 20.31); secondo il Comitato referendario «2 Si' per l'acqua bene comune» e il comitato «Vota Si' per fermare il nucleare» hanno ricevuto, dopo il parere della Cassazione, decine di richieste di chiarimenti sulla necessita' o meno di votare la scheda grigia del plico ricevuto dal consolato in attesa della pubblicazione del nuovo quesito; sempre l'Ansa (2 giugno) riferisce di «Grande incertezza tra gli italiani in Argentina sul quesito referendario relativo al nucleare, dopo il via libera da parte della Cassazione ad una nuova formulazione». Si legge infatti nel take d'agenzia: «A Buenos Aires, e in molti altri centri di un Paese che di fatto e' »italiano«, sono molto i connazionali che hanno gia' votato subito dopo aver ricevuto il plico elettorale». «In queste ore mi sono arrivate tante telefonate per avere informazioni sul referendum», ha per esempio sottolineato Graciela Laino, presidente del Comites (Comitato per gli italiani all'estero) di Buenos Aires; riferisce ancora l'Ansa (2 giugno): «Ha suscitato »sgomento« in seno ai Comites degli Stati Uniti il fatto che le autorita' italiane non abbiano previsto sin dall'inizio una strategia in caso di nuovo quesito referendario sul nucleare. Ma non si drammatizza e si va avanti. È questa la posizione espressa da Quintino Cianfaglione, presidente del Comites di New York e del Connecticut, che ne ha parlato in una breve telefonata con l'ANSA»; il 1 o giugno, dopo la decisione della Suprema corte, la Farnesina comunica che «appena appresa la decisione della Corte di Cassazione nel senso del mantenimento del quesito referendario n. 3 sul nucleare che, in virtu' di tale decisione, si riferire alle nuove norme del cosiddetto decreto »Omnibus« per la parte relativa alla moratoria nucleare, il Ministero degli affari esteri ha immediatamente informato la propria rete diplomatico-consolare della pronuncia della massima Corte ed attende direttive del Ministero dell'Interno, in attesa delle quali il procedimento rimane invariato». Ma le attese direttive del Viminale non sono mai arrivate, nonostante le esplicite richieste dei comitati e dei partiti dell'opposizione; i referendum interesseranno, sul territorio nazionale, 47.357.878 elettori. La circoscrizione estero, invece, comprende 3.236.990 elettori (dato suscettibile di variazione in relazione all'eventuale ammissione al voto disposta dalle autorita' consolari competenti). Escludere le schede votate all'estero dal computo dei voti validi (senza espungerle dal calcolo del quorum) equivarrebbe ad alzare illegittimamente l'asticella del quorum di 1.618.495 voti, pari al 3,4 per cento degli elettori residenti in Italia -: se non intendano chiarire prima dello svolgimento dei referendum come si intenda valutare il voto degli italiani all'estero sul nuovo quesito sul referendum per evitare inutili fraintendimenti e per dare a tutti gli elettori italiani un'univoca interpretazione del voto. (4-12232)" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" . "2014-05-15T01:08:27Z"^^ . _:B20db91cdf30fd57a7b875b426260d941 . . . . _:B20db91cdf30fd57a7b875b426260d941 "Atto Camera Risposta scritta pubblicata mercoledi' 3 agosto 2011 nell'allegato B della seduta n. 512 All'Interrogazione 4-12232\n presentata da ERMETE REALACCI Risposta. - Come e' noto a seguito della recentissima sentenza della Corte costituzionale che ha confermato l'ammissibilita' del referendum in materia di energia nucleare, questa Amministrazione, per garantire il regolare svolgimento delle operazioni di voto, ha distribuito sul territorio nazionale le schede con la nuova formulazione del quesito, secondo le indicazioni della Corte di tassazione (ordinanza 1° giugno 2011). Agli elettori residenti all'estero, secondo la normativa vigente (articolo 12 della legge 27 dicembre 2001, n. 459) sono stati inviati dai Consolati italiani, entro il 25 maggio 2011 i plichi elettorali con le quattro schede referendarie, ivi compresa la scheda grigia relativa al referendum sul nucleare, nella vecchia formulazione del quesito. Gli elettori hanno espresso il proprio voto e rispedito il plico, con le schede votate, entro il 2 giugno 2011. Dette schede sono poi pervenute ai competenti Consolati entro le 16.00, ora locale, del 9 giugno 2011 per essere successivamente inviate in Italia. Il relativo scrutinio e' stato effettuato, a partire dalle ore 15 di lunedi' 13 giugno 2011 contestualmente allo spoglio dei voti del territorio nazionale. Alla luce di quanto sopra esposto, la tempistica prevista dalle disposizioni vigenti in materia di voto per corrispondenza non ha consentito una nuova stampa e distribuzione delle schede con il nuovo quesito. Per quanto riguarda la fase del conteggio, si evidenzia che i voti espressi in Italia - ai sensi dell'articolo 21 della legge n. 352 del 1970 - sono stati sommati dagli uffici provinciali per il referendum presso i tribunali, mentre, per il voto postale all'estero, tali funzioni sono esercitate, in base all'articolo 21 del decreto del Presidente della Repubblica n. 104 del 2003, dall'ufficio centrale per la circoscrizione estero, presso la Corte di appello di Roma. L'ufficio centrale per il referendum presso la Corte di cassazione, appena pervenuti i verbali delle suddette operazioni, procede, per ogni referendum, all'accertamento della partecipazione alla consultazione, alla somma dei voti validi favorevoli e di quelli validi contrari ed, infine, alla proclamazione dei risultati referendari. Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Michelino Davico." . _:B20db91cdf30fd57a7b875b426260d941 "20110803" . _:B20db91cdf30fd57a7b875b426260d941 "SOTTOSEGRETARIO DI STATO INTERNO" . _:B20db91cdf30fd57a7b875b426260d941 .