INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12228 presentata da TASSONE MARIO (MISTO) in data 19970731
http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_12228_13 an entity of type: aic
Ai Ministri di grazia e giustizia, della difesa e delle finanze. - Per sapere, premesso che all'interrogante risultano i seguenti fatti: la mattina del 18 febbraio 1994 (alle ore 7) il maresciallo dei Carabinieri Catello Chierchia, il brigadiere Antonio Pitzalis e l'appuntato Antonio Incani - tutti appartenenti alla sezione di polizia giudiziaria nella procura militare di Padova - davano inizio ad un'indagine, con perquisizione e sequestri presso Hotel "Eton" di Roma, per presunte truffe consumate da militari appartenenti a vari corpi ed armi (Guardia di finanza, carabinieri, esercito, marina, aeronautica, eccetera), che per motivi di servizio si recavano in missione nella capitale; in particolare - secondo la procura di Padova - i militari-clienti, pur non albergando effettivamente, si sarebbero fatti rilasciare ricevute fiscali o fatture pagando un prezzo inferiore a quello riportatovi; tali documenti fiscali sarebbero stati successivamente inoltrati alla struttura d'appartenenza, per ottenere il corrispondente rimborso; i predetti militari - sempre secondo la citata procura - avrebbero truffato lo Stato incassando la differenza tra la somma ridotta, effettivamente pagata all'hotel, e la somma riscossa a titolo di rimborso; l'avvocato Michele Papaleo, del foro di Catanzaro, difensore d'un gruppo di finanzieri in servizio nella legione di Catanzaro, in seguito ad un'inchiesta personale (effettuata ai sensi dell'articolo 38 delle disposizioni d'attuazione del codice di procedura penale), ha accertato che sull'indice degli atti dell'indagine effettuata dalla procura militare di Padova non erano menzionati e, quindi, mancavano nel fascicolo del pubblico ministero i seguenti verbali, d'importanza fondamentale per l'esercizio proficuo del diritto alla difesa: a) verbale del 18 febbraio 1994 (ore 13,40), concernente il sequestro e l'affidamento in custodia d'un computer IBM completo di stampante e monitor nonche' di tastiera con matricola "TYPE 8555-041 S/N 55-HL GC8"; b) verbale del 24 febbraio 1994 (ore 13,20), riguardante l'acquisizione di n. 6 floppy disk relativi al programma di gestione dell'Hotel "Eton"; c) verbale del sequestro, effettuato a seguito di perquisizione nell'Hotel "Eton" (17 febbraio 1994); d) tutti i verbali sull'apposizione, la rimozione e la riapposizione dei sigilli relativi al materiale informatico gia' in sequestro, consegnato ai consulenti del pubblico ministero di Padova, Teodoro Ruscio ed Umberto Sollini; i verbali di sequestro menzionati nel predetto indice degli atti - gli unici, quindi, ad esser messi a disposizione degli imputati - presentano inoltre le seguenti gravi anomalie: a) sul verbale del 18 febbraio 1994 (ore 11), nel foglio n. 2 appare una cancellatura sotto la quale si legge: "... con all'interno un ricevuta fiscale per nottata del 17 febbraio 1994 ...". Cio' indica che ad uno degli operatori verbalizzanti (Catello-Chierchia) era stata intestata una ricevuta fiscale. Risulterebbe quantomeno oscuro il motivo che avrebbe indotto i tre verbalizzanti ad effettuare la predetta cancellatura, nonche' la presenza del nominativo di Catello Chierchia nel computer in questione, dal momento che gli e' stata rilasciata regolare ricevuta fiscale; b) nel verbale del 18 febbraio 1994 (ore 17,20) e' menzionato un tecnico di nome Giada Carnevale, identificato solamente con il numero telefonico dell'utenza telefonica, alla quale non risponde mai nessuno e risulta impossibile sapere a chi sia intestata, in quanto la "Telecom Italia spa" non fornisce alcuna indicazione in proposito; pertanto e' praticamente impossibile agli imputati esercitare il loro diritto alla difesa. sembra altresi' irregolare che tale Giada Carnevale non sia stata regolarmente identificata per renderla rintracciabile dalla difesa e per poter, quindi, esaminarne nel contraddittorio dell'aula la posizione circa la sua opera prestata per conto della procura di Padova; risulta stampato un elenco dei presunti "militari-truffatori", predisposto dalla procura militare di Padova. In tale elenco, sotto la voce "Data Emiss", figurano date successive a quella relativa al sequestro del computer: in pratica, ai militari ivi riportati sarebbero state rilasciate fatture stampate dal computer in epoca successiva al sequestro; cio' malgrado, anche questi militari paradossalmente si trovano sottoposti a procedimento penale; una perizia disposta dal tribunale militare di Napoli fa emergere che il computer, mai sigillato, e' stato utilizzato per oltre due mesi dopo il sequestro (fino al 26 aprile 1994) e che "dal materiale informatico non si puo' risalire alla somma effettivamente riscossa (dall'albergatore)" (come posto in luce dal perito), tanto che il pubblico ministero di Napoli, nell'udienza dell'8 aprile 1997, ha modificato l'imputazione riconoscendo che non era piu' sostenibile la tesi del "falso pernottamento" da parte dei militari; nonostante la mancanza dei predetti verbali, il titolare dell'inchiesta (sostituto procuratore Sergio Dini, della procura militare di Padova) ha rigettato l'istanza d'acquisizione degli stessi inoltrata dall'avvocato Papaleo; durante l'udienza dibattimentale del 2 luglio 1997 nel tribunale militare di Napoli, l'avvocato Papaleo ha chiesto al pubblico ministero d'udienza (dottor Gatani) il rilascio dei sopracitati verbali mancanti, per poter adeguatamente sostenere la difesa dei propri assistiti. La richiesta e' purtroppo rimasta infruttuosa, al punto che l'avvocato s'e' visto costretto ad abbandonare la difesa ai sensi dell'articolo 105 del codice di procedura penale; l'indagine in questione vede coinvolti migliaia di militari che non soltanto rischiano la pena della reclusione militare, ma anche la sospensione cautelativa dal servizio, la riduzione dello stipendio e, in alcuni casi, anche la rimozione dal grado; non si comprende il motivo per cui i citati verbali, pur rivestendo fondamentale importanza ai fini difensivi, non siano stati messi a disposizione degli imputati per consentire loro d'esercitare il diritto alla difesa previsto dall'articolo 24 della vigente Costituzione della Repubblica italiana -: se non ritenga di disporre, alla luce di quanto sopra segnalato, apposita ispezione, che consenta di fare luce su quest'oscura vicenda, di individuare gli eventuali responsabili e, quindi, porre rimedio alle anomalie che caratterizzano l'inchiesta giudiziaria in questione. (4-12228)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12228 presentata da TASSONE MARIO (MISTO) in data 19970731
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
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4/12228
TASSONE MARIO (MISTO)