_:B4a2985eff0f6ffc71e7e934747c6f92f "Va innanzitutto premesso che l'attivita' dell'Agecontrol, alla quale vengono mosse censure sia sul piano generale che con riferimento a casi specifici, e' stata oggetto di unanime riconoscimento anche in sede comunitaria (vedi, da ultimo, la Relazione della Corte dei Conti Europea sul bilancio delle Comunita' Europee 1990/91, pubblicata nel dicembre 1992) ed internazionale (v. House of Lords - Selected Committee on the European Communities - Fraud Against the Community, 1989), oltreche' oggetto di considerazione attraverso le integrazioni regolamentari progressivamente adottate in sede CEE, tese a confermare le esperienze tratte dall'attivita' dell'Agecontrol al fine di uniformarvi l'azione delle similari agenzie istituite negli altri Stati membri. Invero, sul piano operativo, l'esperienza dell'Agenzia italiana ha - tra l'altro - dimostrato la necessita' di procedere ai cosiddetti \"controlli incrociati\", ossia a porre a confronto i dati di piu' soggetti (produttori, frantoi, aziende di confezionamento, fornitori, ecc.) al fine di verificarne l'attendibilita'; metodo di controllo che ha via via consentito l'accertamento di un piu' rilevante numero di frodi in danno del bilancio comunitario e, per riflesso, in danno dell'immagine dell'agricoltura italiana. Non puo' parlarsi, quindi, della azione di controllo come attivita' di mero auditing, certificazione contabile o ratifica delle richieste di erogazioni CEE, bensi' di autentico controllo di merito sulla veridicita' dei dati, operato \"a campione\" per taluni soggetti e sulla totalita' di taluni altri. Per riferirsi ai piu' aggiornati dati disponibili (31 gennaio 1993), nei sei anni trascorsi dall'inizio della attivita', l'Agenzia ha controllato 42.407 posizioni, di cui 14.519 in campo, comprensive queste ultime di 2.443 controlli incrociati. A seguito dei controlli stessi, l'Agecontrol ha inoltrato atti e rapporti, relativi a 11.380 soggetti, alle competenti Autorita' amministrative per irregolarita' e frodi accertate a danno del FEOGA, ai fini dell'applicazione delle sanzioni previste. Lungi dal trascurare indizi, i 2.443 controlli incrociati sono stati compiuti proprio su casi \"dubbi\", specificamente in direzione delle frodi piu' articolate, piu' rilevanti economicamente e coinvolgenti una molteplicita' di soggetti. Inoltre, per i casi piu' gravi, sono state denunciate alla autorita' giudiziaria 988 persone, e sono stati inviati alla Guardia di finanza 925 rapporti. Complessivamente, gli effetti finanziari a beneficio dei bilanci della CEE e dello Stato ammontano a 183 miliardi di lire di aiuti indebiti accertati, di cui 37 miliardi non erogati per il preventivo intervento dell'Agenzia. Qualora a tali documentati valori si aggiungano gli effetti finanziari derivanti dall'accoglimento delle segnalazioni trasmesse dall'Agenzia ai fini del ritiro del riconoscimento ministeriale nei confronti dei titolari, a norma dei regolamenti comunitari (associazioni, frantoi, imprese di confezionamento), gli esiti dell'attivita' ispettiva corrispondono a circa 285 miliardi di lire. Se, infine, a tale valore si aggiunge la sanzione pecuniaria (a beneficio esclusivo dell'erario nazionale) scaturente dalle verifiche effettuate, tale valore sale a circa 400 miliardi di lire. Le spese sostenute per i compiti istituzionali fino al 31 ottobre 1992 dalla Commissione CEE (per i primi tre anni a suo totale carico) e successivamente anche dallo Stato italiano (per il 50 per cento) per l'avviamento e per l'esercizio dell'Agenzia, ammontano a 91,5 miliardi di lire, di cui 38,2 a carico dello Stato italiano e 53,3 a carico della Comunita' Europea. Va altresi' rilevato che la piu' ampia concentrazione dei valori di aiuto indebito riscontrata dall'Agenzia e' riferibile alle imprese di confezionamento di olio di oliva. L'Agenzia infatti - nelle tre campagne 1989/90, 1990/91 e 1991/92 - ha controllato 717 imprese diverse di confezionamento di olio di oliva e riscontrato, per 242 di esse, indebite richieste di aiuto (per 152 miliardi circa). Nell'ambito di tali 242 imprese va segnalato che 105 di esse sono riferibili, almeno per un periodo di domanda di aiuto, ad uno solo dei quattro organismi associativi di settore che raggruppa circa 140 imprese, corrispondenti al 22 per cento del totale delle aziende riconosciute ed al 21 per cento dell'aiuto comunitario complessivamente richiesto annualmente dai confezionatori. Il complesso dei dati riportati sembra sufficiente a comprovare l'incisivita' dell'operato dell'Agecontrol nel contrastare le frodi comunitarie nel settore dell'olio di oliva. Quanto ai riferimenti delle SS.LL. onorevoli a notizie apparse sulla stampa, si segnala in primo luogo che la specifica attivita' della persona indicata nel quotidiano Sole 24 Ore del 9 marzo 1993, titolare di una industria di raffinazione, e' estranea alla sfera di competenza dell'Agecontrol, cui spettano, secondo i Regolamenti CEE e la normativa nazionale, le verifiche nei confronti dei produttori olivicoli, delle loro associazioni professionali e delle unioni, dei frantoi e delle aziende di confezionamento, settori chiaramente diversi e distinti dalla raffinazione. Delle 8 persone, poi, nominate negli articoli pubblicati dalla Gazzetta del Sud e dal Giornale di Calabria del 27 febbraio 1993, l'Agenzia ne ha denunciate 4 all'Autorita' giudiziaria, nei confronti di un'altra ha inoltrato alle Autorita' competenti un rapporto di contestazione per indebita percezione di aiuti comunitari alla produzione dell'olio di oliva, mentre per un'altra ancora ha inviato al Ministero dell'industria segnalazione di irregolarita' comportanti il ritiro del riconoscimento ministeriale. Delle 25 persone, infine, citate dall'articolo comparso su La Gazzetta del Mezzogiorno del 2 marzo 1993, l'Agenzia ne ha denunciate 12 all'Autorita' giudiziaria per frode comunitaria, mentre altre 3 sono comprese nei rapporti di denuncia dell'Agecontrol, che ha inoltre proposto il ritiro del riconoscimento ministeriale per l'impresa facente capo ad un'altra delle persone citate nel predetto articolo. Va sottolineata in ogni caso l'insistenza con cui l'Agenzia si rivolge alla Guardia di Finanza ed all'Arma dei Carabinieri affinche', nel rispetto del segreto istruttorio, trasmettano all'Agenzia stessa le informazioni in loro possesso circa le frodi nel settore dell'olio di oliva, utili ai fini di ogni parallela verifica, cosi' come praticato dall'Agecontrol nei confronti di tali organi di polizia giudiziaria per gli accertamenti di rilievo compiuti. Per quanto riguarda la querela per calunnia presentata il 12 novembre 1991 da Porcu Gavino contro il responsabile del Servizio Ispettivo dell'Agecontrol, si rileva che tale iniziativa, lungi dal suffragare la sussistenza di \"illecite strategie aziendali\", parrebbe configurare un espediente difensivo del Porcu (licenziato il 24 aprile 1991 per gravi infrazioni di ordine amministrativo; licenziamento tenuto fermo dal pretore del lavoro di Roma con sentenza 26 giugno 1991), posto in essere per ridurre le conseguenze della denuncia sporta nei suoi confronti dallo stesso responsabile del Servizio Ispettivo il 26 giugno 1991 per le aggressioni e le percosse subite ad opera del Porcu il giorno precedente. La richiamata querela non puo', allo stato, in alcun modo vincolare l'Agenzia ad adottare provvedimenti nei riguardi del dottor Puccia: anzitutto per il rilevato collegamento con la denuncia-querela da lui sporta precedentemente a carico del Porcu; in secondo luogo per la considerazione che la querela, come azione di parte, nettamente diversa da una denuncia riguardante reati perseguibili d'ufficio, non puo' assumere una connotazione di verita' fintantoche' ad essa non segua la pronuncia del giudice. Puo' qui affermarsi, per inciso, che sia nei confronti del dottor Puccia che di tutti gli altri dirigenti ed impiegati dell'Agenzia non risultano precedenti penali, ne' procedimenti in corso. Quanto al modo di operare dell'Agenzia, va innanzitutto rammentato che i tempi, i criteri, le procedure, le metodologie, la programmazione delle ispezioni sono stati, e sono, annualmente discussi con i Servizi della Commissione CEE e con questo ministero. Il modus operandi dell'Agecontrol - come delle analoghe Agenzie comunitarie di controllo istituite in Grecia, Spagna e Portogallo - deve rispondere, infatti, al duplice dettame del rispetto puntuale della complessa (e frequentemente aggiornata) regolamentazione comunitaria, e dell'utilizzo ottimale delle limitate risorse attribuite alla stessa Agenzia, al fine di assicurare l'espletamento dei programmi annuali di controllo. L'insieme di tali condizioni costituisce base di analitica previsione nel programma annuale di attivita', per ciascun settore da controllare, e trova diretto riscontro nel consuntivo trimestrale e di campagna, che ne rileva miglioramenti o scostamenti nonche' le relative cause. L'enucleazione, all'interno del Servizio ispettivo, di personale di volta in volta incaricato di verifiche comportanti un rilevante numero di controlli incrociati, e' una scelta di fondo adottata per il raggiungimento degli obiettivi posti alle Agenzie di controllo. Per quel che concerne le assunzioni dei dirigenti e dipendenti, e le asserite \"presentazioni politiche\" che comporterebbero \"sviamento dell'interesse pubblico\", si precisa che l'Agecontrol ha operato in coerenza con l'assetto privatistico conferito alla sua amministrazione, gestione e conduzione operativa, cosi' come voluto dal legislatore nazionale per realizzare quelle autonomia, flessibilita' ed efficienza dell'organismo incaricato dei controlli nel settore degli aiuti comunitari all'olio di oliva, prescritte dal legislatore comunitario. Per dare concreto inizio all'attivita' di controllo, l'Agenzia nella primavera del 1986 avvio' l'assunzione dei primi dipendenti destinati al Servizio ispettivo, avvalendosi dell'opera di una primaria societa' di ricerca (MIDA di Milano) che seleziono' in tutta Italia - in base agli indirizzi espressi dal consiglio di amministrazione nella riunione del 3 febbraio 1986 ed in altre successive - un cospicuo numero di candidati, esaminati da ultimo in sede aziendale, ai fini dell'ammissione al corso di formazione, propedeutico all'assunzione. Da tale iniziale gruppo di candidati fu tratto il personale da destinare a compiti ispettivi con prevalente indirizzo agronomico, personale in seguito integrato con altri candidati aventi professionalita' contabile-economico-giuridica, ritenuta necessaria per un valido espletamento di tutti i compiti di controllo. Complessivamente l'assunzione, negli anni, dei 202 dipendenti oggi in forza all'Agecontrol, e' stata preceduta da una attivita' di ricerca e selezione che ha portato a sottoporre a colloquio oltre mille candidati, previo esame di un numero di curricula pressoche' doppio. La validita' dei criteri di selezione adottati e' comprovata dalla crescita professionale mediamente verificatasi nel personale dipendente, ritenuto, allo stato, adeguato. Si aggiunge che la ricerca e la selezione dei dirigenti e' stata diretta precipuamente al reperimento sul mercato del lavoro di capacita' professionali e manageriali ben definite, con l'obiettivo di dar vita immediata ad una organizzazione funzionale e produttiva, conforme al modello ed alle attese del legislatore comunitario e nazionale. Nessun condizionamento a presentazioni politiche ha determinato la ricerca o l'assunzione di dirigenti, i cui specifici e principali requisiti risultano come segue: direttore generale: laurea in economia e commercio (110 e lode); 20 anni di attivita' professionale e manageriale presso primarie aziende multinazionali; qualifica di dirigente di aziende industriali dal 1973; uso corrente di quattro lingue straniere; dirigente Servizio ispettivo: laurea in giurisprudenza e laurea in lingue e letterature straniere; gia' ufficiale dei Carabinieri, con 28 anni di servizio nell'Arma; uso corrente di due lingue straniere; dirigente Servizio del personale: diploma di ragioniere; 18 anni di attivita' nella funzione del personale in un importante gruppo multinazionale; qualifica di dirigente di aziende industriali dal 1977; uso corrente di una lingua straniera; dirigente Servizio amministrativo: laurea in economia e commercio; abilitazione alla professione di dottore commercialista; 10 anni di esperienza presso avviati studi professionali di consulenza amministrativa e fiscale; uso corrente di una lingua straniera; dirigente Servizi informativi: laurea in fisica; ricercatore presso l'Universita' di Roma ed il CERN di Ginevra; 10 anni di esperienza professionale e manageriale presso una primaria societa' di informatica; uso corrente di una lingua straniera; dirigente Ufficio giuridico: laurea in giurisprudenza; iscrizione all'Albo degli avvocati e procuratori di Roma dal gennaio 1984; 6 anni di esperienza presso primario studio professionale; uso corrente di una lingua straniera. Alla stregua delle realta' del mercato del lavoro - in posizioni comparabili di impiego - e' da considerarsi il trattamento economico attribuito ai dirigenti, il cui rapporto di lavoro privatistico e' disciplinato dal contratto nazionale collettivo dei dirigenti delle aziende industriali, in osservanza della legge n. 898 del 1986. Nessun benefit e' riconosciuto ai suddetti dirigenti, a meno che in tale concetto non rientri l'autovettura messa a loro disposizione, secondo la prassi corrente nel settore delle aziende private, laddove per il personale ispettivo e' reso disponibile un parco di 35 autovetture di servizio ad integrazione dell'uso dell'auto privata. In ordine poi alla presunta frequenza di contratti di lavoro a tempo determinato, va subito notato che, ad oggi, nell'ambito dei 202 dipendenti dell'Agenzia, quelli assunti a tempo determinato sono 10. Cio' premesso, devesi precisare che il ricorso a contratti a tempo determinato e' stato imposto da circostanze inoppugnabili, come e' attestato dalle singole attivita' di controllo e verifica progressivamente attribuite all'Agecontrol, secondo la sequenza appresso indicata. Un nucleo di contratti a tempo determinato (anno 1988) e' derivato dalla esigenza di espletare l'attivita relativa alla determinazione delle rese in olive e in olio, direttamente legata alla stagionalita' della produzione olivicola (settembre/dicembre). Trattasi di attivita', con carattere strettamente agronomico, per la quale i programmi concordati con gli organi vigilanti consentono unicamente l'utilizzazione temporanea di personale, in corrispondenza alle risorse finanziarie assegnate. Per buona regola di amministrazione, tale personale - sul quale sono stati fatti, nel tempo, non irrilevanti investimenti in formazione professionale - e' stato riutilizzato, laddove disponibile, nelle successive campagne, secondo le vigenti disposizioni di legge e nell'osservanza dello spirito e della lettera dell'accordo sindacale aziendale dell'8 giugno 1989. Sempre nel corso del 1988, fu formato un secondo gruppo di contratti a termine - nella specie contratti di formazione e lavoro, a seguito di approvazione di specifico progetto da parte del Ministero del lavoro - per effetto dell'affidamento, con relativo finanziamento (decreto MAF n. 22280 del 12 aprile 1988), di una specifica attivita' di controllo ai produttori olivicoli non aderenti ad associazioni di settore, per la quale il programma istituzionale dell'Agenzia non prevedeva impegni e corrispondenti risorse. Gran parte dei dipendenti addestrati e sperimentati in tale progetto fu, successivamente, assorbita in organico col crescere delle attivita' istituzionali dell'Agenzia. Un'altra occasione di contratti a tempo determinato - anche sotto forma dei richiamati contratti di formazione e lavoro, ex lege n. 863 del 1984 - insorse nel corso dell'anno 1989, per la necessita' di affrontare il compito, sollecitato dall'AIMA, di espletare i controlli su tutte le aziende di confezionamento di olio di oliva, onde recuperare i ritardi - non piu' tollerati da parte del FEOGA - accumulatisi nel passato. Trattandosi, anche in questo caso, dell'affidamento di un compito subordinato ad un termine, il personale incaricato delle nuove mansioni - selezionato soprattutto nell'ambito delle discipline giuridico-amministrative, come richiesto dalla natura dei controlli da effettuare - ha potuto essere assunto solo per il periodo coperto dall'incarico e dal relativo finanziamento. In riconoscimento del positivo adempimento da parte dell'Agecontrol di detta attivita' di controllo - in termini di tempestivita', rispetto delle scadenze, rigore nella determinazione degli indebiti, costo del servizio reso - tale compito e' stato successivamente attribuito istituzionalmente, in forza di Regolamenti CEE, a tutte le Agenzie comunitarie del settore. Fu, quindi, possibile assorbire stabilmente parte considerevole del personale precedentemente assunto a tempo determinato, secondo il nuovo organico approvato dalla Commissione CEE e dal Ministero dell'agricoltura e delle foreste, alla stregua delle capacita' dimostrate. L'ultimo nucleo di personale a tempo determinato e' stato assunto, per l'anno 1992, a seguito dell'affidamento all'Agenzia, da parte dell'AIMA, dei controlli presso un campione di circa 1.000 produttori olivicoli con rese in olive ed in olio significativamente superiori alle rese di zona fissate dalla CEE, da espletarsi in 12 mesi. Trattandosi, anche in tal caso, di incarico con precisa scadenza (28 febbraio 1993) si e' ricorso, per quanto necessario, all'assunzione di personale temporaneo. Sembra, infine, il caso di sottolineare che ciascun rapporto di lavoro instaurato a termine e' stato perfezionato in forma scritta con l'espressa indicazione della data di relativa scadenza, il che esclude documentalmente l'ipotesi che l'Agenzia possa avere esercitato alcuna influenza psicologica sugli interessati o su terzi, per aver lasciato incerta l'apposizione di un termine. Come gia' detto, quando e' stato possibile convertire i rapporti di lavoro a tempo determinato in rapporti continuativi, cio' e' avvenuto per fattori collegati all'ampliamento dei compiti dell'Agenzia, derivati dall'intervento di nuovi regolamenti comunitari, tanto che il personale stabile, in cinque anni, si e' raddoppiato. Per quel che riguarda poi gli aspetti piu' propriamente gestionali, nei confronti dei quali viene ipotizzata l'esistenza di \"interessi privati\", per cui viene chiesta una analisi delle poste dei bilanci dell'Agenzia, va evidenziato in primo luogo come il sistema dei controlli sulle procedure di spesa previsto dallo statuto sociale, dal codice civile e dai regolamenti comunitari sia particolarmente complesso, articolato e penetrante, tale da non aver riscontro in alcuna altra societa' per azioni nazionale. Infatti il bilancio previsionale per la campagna di riferimento, e' deliberato dal Consiglio di amministrazione; sottoposto, per approvazione, al Ministero dell'agricoltura vigilante; trasmesso per le eventuali osservazioni alla Commissione delle comunita' Europee, anch'essa vigilante, ai sensi dei regolamenti CEE n. 2262/84 e n. 27/85. La gestione finanziaria dell'Agenzia e' sistematicamente controllata dal Collegio dei sindaci (nominato dal Ministro dell'agricoltura e di cui fanno parte un Consigliere della Corte dei conti ed un Ispettore capo della Ragioneria generale dello Stato), a norma dell'articolo 19 dello statuto sociale e dell'articolo 2397 e seguenti del codice civile. Ogni trimestre, rappresentanti CEE esaminano, nel merito, le spese dell'Agenzia (articolo 5, n. 3, regolamento CEE n. 27/85), oltre che i risultati operativi. Il bilancio d'esercizio viene certificato da una primaria societa' di revisione contabile, accreditata presso la Commissione CEE ed iscritta alla CONSOB, e viene approvato dall'assemblea annuale dei soci (i soci della Agenzia sono tutti pubblici: Ministero della agricoltura - maggioritario - AIMA e INEA). Apposite commissioni ministeriali (istituite con decreti ministeriali 6 giugno 1989 e 30 marzo 1990) esaminano, entro il 31 maggio dell'anno successivo alla chiusura dell'esercizio, la contabilita' di gestione dell'agenzia per la determinazione delle spese effettive da riconoscere. Entro il 31 agosto dello stesso anno la Commissione CEE determina, a sua volta, l'importo delle spese effettive riconosciute relative alla campagna di riferimento. E' da soggiungere che la Corte dei conti europea, nelle sue visite all'Agenzia degli anni 1990 e 1991 ha esaminato - tra l'altro - la relativa situazione finanziaria sotto il profilo delle procedure contabili, trovandole sempre conformi alle regole stabilite. Le spese sostenute dall'agenzia sono state interamente omologate dagli enti finanziatori (CEE e Stato Italiano). Non e' dato supporre, dinanzi a tale griglia di controlli, la possibilita' di una fuoriuscita di denaro o altre utilita' che non trovi una stretta corripondenza con costi regolarmente programmati, sostenuti e verificati. Si precisa inoltre che l'Agecontrol non e' proprietaria di immobili e gli uffici di cui dispone sono tutti condotti in locazione. L'immobile relativo alla sede dell'Agenzia, sito in via Paolo Bentivoglio, di proprieta' dell'ASSITALIA, e' condotto con contratto di locazione stipulato il 6 marzo 1986, in conformita' al parere espresso dal comitato tecnico di esperti formato da tre ingegneri - e nominato dal consiglio di amministrazione nella seduta del 3 febbraio 1986 - in merito alla idoneita' funzionale ed alla congruita' del canone rispetto alle condizioni di mercato. L'immobile relativo all'ufficio di Roma, via Aurelio Bacciarini, di proprieta' della societa' Immobiliare Orsa Maggiore srl, e' condotto in locazione con contratto del 17 novembre 1989. La sua scelta e' stata determinata dalla convenienza economica e dalla sua prossimita' alla sede di via Paolo Bentivoglio. Le opere di ripristino effettuate su quest'ultimo immobile, dopo lo smantellamento del preesistente centro di elaborazione dati della Motorizzazione Civile, ne hanno consentito l'adattamento all'uso previsto. L'esecuzione delle opere e' stata affidata ad una impresa, selezionata tra quattro ditte che avevano fornito preventivi \"chiavi in mano\", sulla base del capitolato lavori appositamente predisposto. La scelta della ditta esecutrice si e' basata sulla affidabilita', sulle sue comprovate qualita' tecniche e sulla congruita' dell'offerta. Relativamente alla questione dell'affidamento di incarichi a societa' esterne, si segnala che l'utilizzo di esse per attivita' di informatizzazione e' stato limitato a specifiche contingenze di sovraccarico di lavoro delle risorse interne all'agenzia addette alle corrispondenti funzioni. In tali circostanze sono stati sistematicamente richiesti preventivi a diverse - di norma tre - aziende specializzate nella fornitura di tecnici qualificati ed esperti nelle particolari tecnologie informatiche utilizzate dall'agenzia. I principali criteri di selezione adottati sono stati: la congruenza del costo previsto nell'offerta rispetto al mercato; la qualita' e l'affidabilita' dell'azienda; la disponibilita' della stessa ad attivare puntualmente il servizio richiesto; la conoscenza specifica delle tecnologie adottate dall'agenzia. L'adozione dei suddetti criteri ha sempre consentito di raggiungere gli attesi risultati, come riscontrato dagli esperti dei servizi della Commissione CEE in occasione delle periodiche verifiche sulla gestione dell'Agecontrol. In merito al rilievo riguardante le forniture di vestiario, si aggiunge che l'acquisizione di modeste quantita', di volta in volta ordinate, di scarponi o giubbotti per il personale ispettivo impegnato sul campo, e' avvenuta sulla base di attenta comparazione dei prezzi di mercato e della qualita' offerta. Quanto, infine, alla richiesta formulata circa il ruolo eventualmente svolto dal fratello dell'attuale direttore generale nella \"teorizzazione e/o predisposizione del sistema Spa Agecontrol\", e' appena il caso di precisare che l'Agecontrol e' stata costituita nell'autunno del 1985 e ha iniziato la sua attivita' operativa nell'estate 1986, entrando a regime nel novembre dello stesso anno e che l'attuale direttore generale ha assunto l'incarico un anno dopo, e precisamente nell'autunno del 1987. Il Ministro dell'agricoltura e delle foreste: Diana." . _:B4a2985eff0f6ffc71e7e934747c6f92f "19930601" . _:B4a2985eff0f6ffc71e7e934747c6f92f "MINISTRO MINISTERO PER LE RISORSE AGRICOLE, ALIMENTARI E FORESTALI" . _:B4a2985eff0f6ffc71e7e934747c6f92f . . . "1"^^ . "FELISSARI LINO (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA)" . . "19930310-19930617" . . . "TURCO LIVIA (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA)" . . . . . "IMPOSIMATO FERDINANDO (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA)" . "MUSSI FABIO (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA)" . "INNOCENTI RENZO (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA)" . "GHEZZI GIORGIO (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA)" . . "LARIZZA ROCCO (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA)" . . "PIZZINATO ANTONIO (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA)" . "NARDONE CARMINE (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA)" . _:B4a2985eff0f6ffc71e7e934747c6f92f . . . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11908 presentata da PIZZINATO ANTONIO (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA) in data 19930310"^^ . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11908 presentata da PIZZINATO ANTONIO (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA) in data 19930310" . "Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri dell'agricoltura e delle foreste, del lavoro e della previdenza sociale, per il coordinamento delle politiche comunitarie e gli affari regionali e di grazia e giustizia. - Per sapere - premesso che: con legge n. 898 del 1986, venivano conferiti alla Agecontrol SpA, con sede in Roma, con azioni di proprieta' pubblica, e a finanziamento pubblico, poteri di controllo su produttori ed industrie, percettori di aiuti comunitari alla produzione e al \"consumo\" dell'olio di oliva; fin dalla sua costituzione la SpA Agecontrol e' stata caratterizzata da una evidente lottizzazione partitica; le assunzioni dei dirigenti e dei dipendenti Agecontrol sono state effettuate, - sempre, grazie al \"modello gestionale di societa' per azioni -, per chiamata \"diretta\" ed in gran parte dietro \"presentazione\" politica; il \"sistema\" delle assunzioni e delle nomine d'ogni forma e tipo sottende, anzi, ad avviso degli interroganti, circuiti di scambio tra posti di lavoro ed utilita' di vario genere e/o \"protezioni\" politiche; lo sviamento dall'interesse pubblico si e' tradotto, ad esempio, nella creazione di una \"casta\" di dirigenti, in buona parte ad esclusiva cooptazione politica, selezionati, percio' stesso, in assenza di alcuna specifica competenza nel settore e serio criterio; i reiterati autoriconoscimenti di \"premi di produzione\" e benefits d'ogni forma e tipo rendono ai dirigenti SpA Agecontrol privilegi ed emolumenti neppure riconosciuti ai piu' alti dirigenti della pubblica amministrazione; i rapporti di lavoro subordinato sono stati instaurati, a quanto consta, in grande parte, sotto la forma dei contratti a termine, formazione lavoro, o, anche, con contratti di consulenza; in particolare, consta che svariati dei dipendenti SpA Agecontrol sono stati assunti con contratti a tempo determinato a piu' riprese \"sospesi\" e poi rinnovati. Vengono di fatto \"elusi\" i princi'pi sulla stabilita' del posto di lavoro, e cio' e' tanto piu' grave considerando che tale personale senza garanzie di stabilita' viene spesso chiamato a svolgere, con la qualita' di pubblico ufficiale, responsabilizzanti verifiche sulla lecita percezione, da parte delle industrie, di erogazioni CEE. Cio', ad avviso degli interroganti, anche: a) onde potessero esercitare, tali situazioni di \"precariato\", effetto \"deterrente\" nei confronti dei referenti politici degli assumendi, al fine, sempre, dello scambio tra posti di lavoro e protezioni o \"favori\" di natura politica \"in vista, ad es., della reiterazione delle citate situazioni di precariato o della loro conversione in contratti a tempo \"indeterminato\"; b) onde quanto possibile fosse evitato qualsiasi \"disturbo\" o \"contestazione\", alla dirigenza Agecontrol, da personale con garanzie di stabilita'; anche grazie a tale non casuale \"sistema\" delle assunzioni e delle nomine, i controlli effettuati dalla SpA Agecontrol sulla lecita percezione di erogazioni CEE, sono spesso empirici e superficiali, di mero \"auditing\" e \"certificazione contabile\" delle richieste di erogazioni CEE, specie della industria, con possibile implicito \"avallo\" e sostanziale \"copertura\" delle frodi CEE nel settore; e' plausibile, allo stesso modo, che la SpA Agecontrol funga da \"sovrastruttura\" e \"garanzia\" di un \"sistema\" che conduca al conseguimento di erogazioni CEE facili e senza rischio per consistente parte dei controllati, ed allo \"smistamento\", di tali finanziamenti illeciti, per tramite detti controllati, a soggetti e gruppi terzi; svariate ditte, in virtu' delle valutazioni e/o della \"inerzia\" della SpA Agecontrol \"agevolata\", ad esempio, dalla non casuale assenza, per lungo tempo, di protocollo interno, che fornisse data certa agli atti redatti dai funzionari hanno continuato ad indebitamente percepire erogazioni CEE nonostante svariati elementi od indizi rendessero prevedibile che tali erogazioni fossero, appunto, indebite. Piu' volte, allo stesso modo, pare plausibile sia accaduto che la SpA Agecontrol abbia fornito nulla osta ad erogazioni CEE richieste da ditte per le quali Organi pubblici di controllo avevano invece in precedenza accertato la esistenza di indebite erogazioni CEE. Di recente, proprio gli Organi pubblici di controllo - nella fattispecie, la Guardia di Finanza -, hanno accertato ingenti frodi CEE, a carico di ditte considerate invece \"pulite\" dalla SpA Agecontrol, o per le quali erano intervenuti, sempre da parte della SpA Agecontrol, provvedimenti di ratifica e di nulla osta delle stesse richieste di erogazioni CEE risultate indebite dopo i controlli della Guardia di Finanza, come desumibile dagli organi di stampa, da ultimo, ad es., dal Sole 24 ore del 9 marzo 1993, dalla Gazzetta del Mezzogiorno del 2 marzo 1993, dal Giornale di Calabria del 27 febbraio 1993, dalla Gazzetta del Sud del 27 febbraio 1993 -: costituisce indice rivelatore di tale grave stato di cose, il rinvio a giudizio disposto, in data 19 novembre 1992, da parte del GIP presso il Tribunale di Sassari, per il delitto di calunnia, proprio del Dirigente del Servizio addetto all'espletamento di tali assai importanti verifiche, Puccia Vincenzo; calunnia commessa onde fossero perfezionati la integrale delegittimazione nonche' il licenziamento di uno dei dipendenti, delegato alla RSA CISL, che a piu' riprese aveva manifestato il proprio esplicito dissenso nei confronti delle illecite strategie aziendali sopra descritte; a distanza di tre mesi, ormai, da detto rinvio a giudizio per calunnia, il Puccia ricopre ancora, ad oggi, detta carica; interessi privati paiono inoltre connaturati, ad esempio, alle acquisizioni immobiliari relative alle sedi dell'Ente, in Roma, via P. Bentivoglio, nonche' alla \"ristrutturazione\" della sede, sempre in Roma, via Bacciarini; consta, inoltre, che in assenza di qualsiasi trasparente procedura di selezione siano affidati incarichi a societa' esterne al fine dell'espletamento di servizi di informatica o di elaborazione dati, e persino di forniture di vestiario; tali fatti paiono indice, nel loro insieme, di un piu' ampio sistema di trasversale illegalita', permeante l'operato dell'Ente, cui sono non estranei, ad avviso degli interroganti, esponenti di partito nonche' del sindacato, settore alimentaristi, in specie della sede di Roma, provinciali e nazionali -: se siano a conoscenza dei fatti sopra esposti ed in caso contrario se non intendano accertarli; se non ritengano con urgenza di riferire, nell'esercizio ciascuno delle proprie competenze, circa i curriculum vitae e le passate esperienze, i criteri di selezione e le modalita' di assunzione, gli stipendi ed i benefits, dei dirigenti della SpA Agecontrol, in particolare del direttore del settore preposto all'espletamento di verifiche e controlli, Puccia Vincenzo, e del direttore generale dell'Ente, Luciano Berni Canani; se non ritengano di accertare, nell'esercizio delle proprie competenze, in che modo eventualmente abbia concorso, o quale ruolo eventualmente abbia svolto, in relazione ai fatti sopra esposti, nella teorizzazione e/o predisposizione del sistema SpA Agecontrol, il magistrato Ugo Berni Canani, fratello del citato direttore generale della SpA Agecontrol; se non ritengano che nomine ed assunzioni dietro \"presentazioni\" politiche siano del tutto incompatibili con le funzioni pubbliche preventive e repressive, in un settore ad alto tasso di frode, che tali funzionari, con serieta' ed imparzialita', sono chiamati ad esercitare; se non ritengano di riferire circa il numero e la durata dei contratti a tempo determinato effettuati dalla SpA Agecontrol; in particolare se contratti a tempo determinato siano stati effettuati a piu' riprese in favore delle medesime persone; se non intendano, nell'immediato, assumere provvedimenti, nell'esercizio delle proprie competenze, al fine di una rimozione o sospensione del direttore del servizio addetto all'espletamento delle verifiche e dei controlli Puccia Vincenzo; se sia vero, in particolare, che alcune verifiche vengono assegnate, e fatte effettuare, dalla dirigenza SpA Agecontrol, a funzionari di propria fiducia, e cio' anche al fine di costruire possibili corsie preferenziali per certuni dei controllati; se non ritengano di attivarsi onde trovino verifica i criteri adottati dall'attuale dirigenza della Agecontrol SpA per quanto riguarda la determinazione dei controlli, i tempi di effettuazione degli stessi, nonche' in merito alle procedure ed ai criteri di assegnazione delle singole verifiche ai funzionari, incaricando o costituendo apposita Commissione parlamentare di inchiesta; se non ritengano, infine, urgente, nell'esercizio delle proprie competenze, verificare i singoli atti di spesa compiuti dalla SpA Agecontrol; verificare le procedure ed i criteri che portano la SpA Agecontrol ad affidare incarichi a societa' esterne; se non intendano disporre, nell'esercizio delle proprie competenze, analisi sistematica delle poste esposte nei bilanci della SpA Agecontrol a partire dalla costituzione ad oggi, anche allo scopo di accertare eventuali finanziamenti illeciti od altre utilita', presenti in bilancio od occulte, che tramite la SpA Agecontrol fossero intervenuti in favore di esponenti politici o del sindacato, settore alimentarista, in specie sede di Roma provinciali e nazionali; se esistano procedimenti penali, e se risulti quale ne sia lo stato, relativi ai fatti sovraesposti verosimilmente commessi da parte dei dirigenti della SpA Agecontrol e se siano stati esercitati i dovuti controlli da parte degli Organi competenti della Corte dei conti; se non ritengano infine, nell'esercizio delle proprie competenze, di attivarsi al fine di uno scioglimento o messa in liquidazione della SpA Agecontrol, potenziando gli Organi pubblici di controllo, ed in particolare il Nucleo Speciale antifrode della Guardia di Finanza; nell'immediato, nell'esercizio delle proprie competenze, attivarsi al fine dell'esperimento degli opportuni procedimenti di responsabilita' amministrativa e contabile. (4-11908)" . "4/11908" . "2014-05-14T21:00:25Z"^^ . .