INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11712 presentata da STORACE FRANCESCO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 19950705
http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_11712_12 an entity of type: aic
Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai ministri dei lavori pubblici, di grazia e giustizia, dell'interno e delle finanze. - Per sapere - premesso che: da diversi anni il gruppo parlamentare cui l'interrogante appartiene, unitamente ad altri gruppi, interviene sulla scandalosa situazione dell'autocamionale della Cisa SPA, senza che da parte degli organi competenti, lungamente interpellati su precise circostanze, venisse preso qualsiasi provvedimento; in anni non recentissimi il compianto onorevole Carlo Tassi non lasciava passare settimana senza presentare almeno un'interrogazione-denuncia sull'argomento; e' comprensibile che ai tempi di noti e diffamati ministri si preferisce fingere di ignorare e continuare come prima nei furti e nelle malversazioni; meno comprensibile e' il fatto che i funzionari incaricati al controllo non l'abbiano mai appieno esercitato e comunque si siano adeguati alla volonta' del corrotto-corruttore dal momento che in qualche modo a sua volta avra' compensato la connivenza; si sono avuti episodi clamorosi: nel 1982 una piena del Taro sollevando e spostando violentemente le travi prefabbricate del vicino stabilimento della Pizzarotti rompeva quattro arcate del ponte della ferrovia Bologna-Milano. La stessa Pizzarotti a trattativa privata fu incaricata dalle Ferrovie dello Stato della ricostruzione con il riconoscimento del premio di 500 milioni se l'opera fosse stata consegnata prima dei tempi concordati. La qual cosa, ovviamente, avvenne; non contenta di aver contribuito in maniera determinante al danno, di aver goduto di una cospicua commessa con annesso premio, a questo punto la Pizzarotti, contro ogni prudente valutazione e senza tener conto dei fatti, con l'arroganza provinciale dei nuovi ricchi, allarga il suo stabilimento verso l'alveo del fiume, stringendone ancor piu' il corso ed occupando tutte le quattro arcate che la piena aveva divelto; l'interrogante si domanda se sia noto al Governo che il presidente dell'Autocamionale della CISA SPA, avvocato Ugo Ruffolo, costretto da una situazione di bilancio fortemente appesantita da spese straordinarie per incomprensibili danni riconosciuti alle imprese esecutrici dei lavori di ammodernamento dell'A 15 abbia rassegnato le dimissioni; risulta che le spese straordinarie sono effetto di una scandalosa transazione, conseguente ad un arbitrato concluso dall'avvocato Ruffolo (lo stesso che per motivi del tutto incomprensibili se non riferiti a fortissimi spinte politiche e clientelari, titolare di una rubrica fissa nel programma della terza rete rai "Mi manda Lubrano", di consulenza legale) e ratificato dall'intero consiglio d'amministrazione che ha riconosciuto alle imprese esecutrici la somma di 36 miliardi in contanti, ufficialmente distribuiti fra le diverse aziende, Pizzarotti, Bonati, Ceci, Lega delle cooperative, eccetera, a cui devono aggiungersi importi probabilmente piu' che doppi per rinuncia ad interessi, danni, e quant'altro dovuto anche per lavori contestati ora integralmente pagati anche se non autorizzati all'utilizzazione; risulta che tali munifiche donazioni sono state elargite in spregio al parere - Vincolante! - del direttore dei lavori che aveva stabilito il compenso nella misura massima di 2 miliardi, mentre la commissione di collaudo inviata dall'ANAS lo aveva riconosciuto di 389 milioni; se le dimissioni di Ruffolo, non seguite da quelle del Consiglio, sempre allineato anche nelle piu' gravi ed impervie decisioni del suo Presidente, non siano da considerarsi una manovra per far posto alla presidenza ad un altro socialista, l'ex presidente della Provincia di Parma, Claudio Magnani, un grigio esecutore d'ordini, con l'incarico di gestire anche per conto delle imprese appaltatrici l'ingente scoperto di cassa ed almeno fino all'inizio dei lavori del raccordo dell'autocisa con l'autobrennero, da far eseguire interamente al cartello delle imprese ed a prezzi maggiorati di tutti quei miliardi da dover restituire e che in tal caso potrebbero, a spese dell'autocisa rientrare nelle casse dell'autocisa salvo, grazie al trascorrere del tempo che aiuta a molto dimenticare non possano anche quelli rimanere attaccati alle mani dei soliti -: se non ritenga, alla luce di quanto emerso, urgente provvedere alla nomina di un commissario straordinario per chiarire tutte le particolarita' amministrative ed i rapporti in corso tra societa' ed appaltatori con particolare riguardo ai lavori di ammodernamento della SS 308 "523" (Ghiare-Bertorella) di cui l'autocisa e' concessionaria per conto dell'ANAS ed il relativo costo e' a totale carico dello Stato; se il patto di stampo mafioso fra imprese appaltatrici e vertici aziendali di ispirazione tangentizia risulti talmente forte da non permettere a nessun altro di entrare direttamente ed e' costato la vita al cavaliere del lavoro Piero Concario costretto a lavorare come subappaltante su una autostrada che aveva in larga parte costruito; come ha dichiarato l'ex presidente Ruffolo, con lettera inviata alla Gazzetta di Parma pubblicata il 25 maggio ultimo scorso il bilancio dell'autocisa e' fatto secondo la convenienza di figurare in perdita o in utile secondo la convenienza del momento e quindi con nessuna aderenza alla realta', ma secondo programmi di comodo che comunque non tengono conto dell'interesse e delle leggi dello Stato, quasi uno Stato autonomo nello Stato con propri codici e sistemi che li autorizzano a comportamenti di persone sicure della propria impunita'; se sia noto al Governo ed al Ministro dei lavori pubblici, a cui compete l'azione di commissariamento, che negli ultimi anni l'avvicendarsi di amministratori dell'autocisa scelti dagli azionisti, ha di fatto provocato notevoli danni alla societa' e che l'ulteriore rinnovo delle cariche sociali in luogo del commissario straordinario non risolverebbe il problema ma creerebbe ulteriori costi ed ancor piu' necessario, in futuro, l'intervento dello Stato con maggiori oneri a carico dell'erario; se tali fatti siano oggetto di ispezioni o inchieste amministrative, indagini di polizia giudiziaria e tributaria, procedimenti penali e se in merito siano state fatte segnalazioni al Consiglio superiore della magistratura e se comunque detti fatti siano noti ed alla attenzione della Procura e della Corte dei Conti. (4-11712)
xsd:string
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11712 presentata da STORACE FRANCESCO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 19950705
xsd:integer
0
19950705-
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11712 presentata da STORACE FRANCESCO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 19950705
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
xsd:dateTime
2014-05-14T19:45:05Z
4/11712
STORACE FRANCESCO (ALLEANZA NAZIONALE)