. "2014-05-15T01:04:46Z"^^ . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11701 presentata da GIANNI PIPPO (INIZIATIVA RESPONSABILE (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, LA DISCUSSIONE)) in data 20110420"^^ . . "Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-11701 presentata da PIPPO GIANNI mercoledi' 20 aprile 2011, seduta n.467 GIANNI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della giustizia, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che: i lavoratori esposti all'amianto dello stabilimento Aprilfer di Aprilia, dello stabilimento Good Year di Cisterna di Latina, ed Ondulit, sempre di Cisterna di Latina, come per il resto in Sicilia, da Siracusa a Gela, da Ragusa a Palermo, hanno visto negare i loro diritti alla rivalutazione contributiva, ex articolo 13, comma 8, della legge n. 257 del 1992; appare singolare il modus operandi del Tribunale di Latina, ed in particolare del consulente tecnico d'ufficio ingegner Giorgio Onori, rispetto al quale si e' gia' pronunciata la corte di appello di Roma, la quale per i lavoratori della APRILFER, accoglieva la domanda sul presupposto della «errata individuazione da parte del primo perito», poiche', come rileva il consulente tecnico di ufficio: «in merito alle contestazioni formulate nell'atto di appello con riferimento alla relazione peritale dell'ausiliare del giudice di 1 o grado (2 o aspetto del quesito del Giudice) il sottoscritto CTU e' del parere che le indagini effettuate hanno senz'altro consentito di superare gli assunti e le conclusioni cui perviene la relazione peritale dell'ausiliare del Giudice di 1 o grado ingegner Onori che trae le sue conclusioni - a prescindere dalle testimonianze dei ricorrenti fondamentali ai fini della presente CTU - negando il superamento della soglia di dispersione delle fibre a danno dei ricorrenti, avendo individuato quale unica fonte di dispersione di fibre di amianto le tettoie di copertura dello stabilimento. La presente indagine ha invero consentito di approfondire ulteriori aspetti legati alla esposizione all'amianto dei ricorrenti individuando, attraverso la testimonianza dei diversi interessati, altri materiali generatori di fibre aerodisperse, e i tempi di probabile esposizione dei ricorrenti stessi»; i lavoratori che non avevano impugnato in appello la decisione hanno proposto ricorso innanzi il tribunale di Latina per ottenere la revocazione della ingiusta sentenza, ed e' fissata l'udienza per il prossimo 17 novembre 2011 (tribunale di Latina, sezione lavoro, Giudice dottoressa Valente, proc. n. 1651/10 R.G.), «onerando parte diligente per la produzione della Sentenza del Dott. Diana per caso analogo», sicche' rispetto alla sentenza ingiusta si assiste ad ulteriore rinvio e a lungaggini processuali che riguardano un giudizio pendente da oltre 6 anni; cio' non e' condivisibile e desta, ad avviso dell'interrogante, forti dubbi sul piano del rispetto delle norme costituzionali, non solo in tema di esercizio della giurisdizione, ma anche e soprattutto dei diritti sostanziali e dello spirito stesso della Costituzione; ci si sarebbe aspettata la rinnovazione della consulente tecnico d'ufficio, per porre rimedio alla palese ingiustizia (emersa dalla sentenza della corte di appello di Roma); sul territorio e nei siti produttivi, i lavoratori e le vittime dell'amianto si sono associati nell'Osservatorio nazionale amianto ONLUS, e agiscono giudiziariamente per la tutela dei loro diritti; all'udienza del 15 aprile 2011, innanzi il tribunale di Latina, sezione lavoro, l'avvocato Ezio Bonanni, depositava al giudice i resoconti parlamentari, e l'interrogazione a risposta scritta 4/11509, ponendo in evidenza la contraddittorieta', anche per il caso del personale dell'aviazione civile, lungamente esposto alle polveri di amianto, delle stesse relazioni dell'ingegnere Onori; il consulente tecnico aveva infatti ritenuto sussistente il rischio morbigeno per esposizione ad amianto nell'ambito dell'aviazione civile, con sentenza confermata dalla corte di appello di Roma, salvo poi per il caso di cui al procedimento pendente al n. 1806/09 R.G. del tribunale di Latina, sezione Lavoro, contraddire se' stesso; come correttamente rilevato a margine del deposito del resoconto parlamentare della seduta del 6 aprile 2011, il giudice del lavoro, dottor Roberto Bonanni,testualmente stabilisce: «ritenuta, comunque, la contraddittorieta' delle consulenze acquisite, dispone il rinnovo di CTU e nomina a tal fine ...» sicche' la discussione parlamentare ha evitato una ulteriore ingiustizia; ma questo non e' un fatto accettabile, perche' non possono i parlamentari essere presenti in tutti i tribunali d'Italia e in tutte le udienze d'Italia, e si pone dunque in modo forte il problema della difesa dei piu' deboli e degli ultimi rispetto ad un sistema giudiziario che pone evidenti incongruenze, e che per il caso dell'amianto si somma all'operato degli enti pubblici; nella regione Sicilia i lavoratori dell'amianto sono maggiormente pregiudicati nel riconoscimento dei loro diritti agli indennizzi contributivi ex articolo 13, comma 8, della legge n. 257 del 1992, e non trova applicazione la sentenza TAR Lazio 5750/09, con la quale era stato accolto il ricorso dell'avvocato Ezio Bonanni, con il quale era chiaro come le norme di cui all'articolo 1, commi 20, 21 e 22, legge n. 247 del 2007 trovassero applicazione anche per i siti della regione Sicilia oggetto di atti equipollenti del presidente della regione, o di altri enti sussidiari percio' per effetto del parziale annullamento dell'articolo 1, lettera b), del decreto ministeriale 12 marzo 2008; quindi in alcuni casi neanche le sentenze sono sufficienti; nonostante il pesante tributo in termini di vite umane, e il rischio per la salute di questi lavoratori e delle loro famiglie, a oggi la CONTARP SICILIA non rilascia i certificati di esposizione, e non riconosce i benefici contributivi, e in alcuni casi li ha limitati al 1992, nonostante l'amianto fosse presente in alcuni contesti anche fino al 2009/2010, come risulta dalla dichiarazione resa dalla ASP di Caltanissetta; ad oggi ci sono molti siti inquinati da amianto e da altre sostanze cancerogene, e maggiormente nella provincia di Siracusa, Caltanissetta, Messina e nel resto della Sicilia, senza che siano adottate piu' incisive iniziative per la messa in sicurezza, che eviterebbe l'aggravarsi dell'emergenza sanitaria dovuta all'insorgenza di neoplasie polmonari e altri tumori; si assiste a una ingiusta e ingiustificata esclusione dagli indennizzai contributivi dei lavoratori della Valle del Mela, dipendenti della raffineria, della centrale Enel, delle acciaierie Tuferrofin, della Sacelit, dei cantieri navali di Messina, delle raffinerie di Gela e di Priolo, e tanti altri, e, nonostante la richiesta del riesame presso la CONTARP regionale, ad oggi il procedimento non e' stato ancora definito; analoga e' la situazione di altri siti d'Italia, dal Lazio fino alla Valle d'Aosta, dalla Calabria fino al Friuli Venezia Giulia; sono in costante aumento le patologie asbesto correlate, in tutta Italia, anche e soprattutto tra i lavoratori della regione Lazio e della regione Sicilia -: se il Governo sia a conoscenza di quanto esposto; se il Ministro di giustizia sia a conoscenza di questo stato di cose e di quali dati disponga in ordine alle modalita' di applicazione della norma di cui all'articolo 23 delle disposizioni di attuazione del codice di procedura civile; quali iniziative il Governo intenda assumere affinche' si evitino per il futuro le criticita' qui evidenziate e si provveda alla bonifica dei siti inquinati, con riconoscimento dei diritti dei benefici in materia di amianto a tutti i lavoratori senza discriminazione; quali iniziative normative intenda assumere il Ministro della giustizia, al fine di apportare dei correttivi all'articolo 23 delle disposizioni di attuazione del codice di procedura civile, che prevedano un sistema di responsabilita' per i consulenti tecnici d'ufficio in caso di loro errate conclusioni, che si traducono in ingiuste lesioni dei diritti soggettivi a copertura costituzionale, come nel caso dei lavoratori vittime dell'amianto, e che rappresentano una mortificazione della giustizia. (4-11701)" . . . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" . "0"^^ . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11701 presentata da GIANNI PIPPO (INIZIATIVA RESPONSABILE (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, LA DISCUSSIONE)) in data 20110420" . "GIANNI PIPPO (INIZIATIVA RESPONSABILE (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, LA DISCUSSIONE))" . "4/11701" . . "20110420-" . . .