INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11530 presentata da JANNONE GIORGIO (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20110407

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Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-11530 presentata da GIORGIO JANNONE giovedi' 7 aprile 2011, seduta n.460 JANNONE. - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che: la nuova edilizia popolare si avvale di mezzi e strutture appartenenti alla cosiddetta social housing, che fanno si' che le case sociali, o quelle relativa all'edilizia popolare, siano realizzate a basso costo e con materiale a basso impatto ambientale. Prefabbricati, per lo piu' in legno oppure materiali misti con acciaio, cemento leggero, lane artificiali o animali, da realizzare in tempi molto piu' brevi di quelli normali, utili soprattutto per fronteggiare le emergenze abitative, ovvero, per tamponare le conseguenze di un'alluvione o di un terremoto devastante; ora, sulla spinta di una tendenza partita dal Nord-Europa, la tecnologia della prefabbricazione punta a fare un doppio salto di qualita', funzionale ed estetico. Dall'idea originaria di abitazione temporanea, provvisoria, precaria, si sta passando a quella di residenza stabile e duratura, con standard ambientali e anche architettonici piu' elevati. Una casa, insomma, eco-compatibile, con una maggiore sostenibilita' sul piano dei consumi energetici, delle prestazioni termiche e perfino dell'isolamento acustico. A Londra, e' gia' stato costruito il primo edificio interamente in legno a nove piani. Nella zona nord della stessa capitale inglese, lungo i margini stradali di Murray Grove e Sheppherdess Walk, l'iniziativa promossa dalla Peabody Trust - una fra le piu' antiche associazioni filantropiche della Gran Bretagna - ha puntato proprio sul controllo del prodotto finale. Altri progetti con le stesse caratteristiche sono stati realizzati o sono in via di realizzazione a Berlino. Ma anche in Italia si vanno diffondendo i tentativi di realizzare un social housing per cosi' dire di qualita', a partire dalle esperienze piu' innovative del Trentino e dell'Alto Adige per arrivare alle aree metropolitane di Roma e di Milano; in Lombardia e Veneto la Cassa depositi e prestiti ha gia' assicurato la sua disponibilita' a investire 118 milioni di euro in due programmi che prevedono una spesa complessiva di 295 milioni. E lo stesso istituto finanziera' con 25 milioni anche il progetto «Parma Social House» che comprende un mix di 852 alloggi, di cui 252 in locazione a canone sostenibile, 420 in vendita diretta e 180 in locazione a canone convenzionato con riscatto all'ottavo anno (140 milioni di investimento complessivo, realizzazione entro il 2012). I vantaggi piu' rilevanti della prefabbricazione riguardano i costi e i tempi di realizzazione, con notevoli benefici che si riflettono soprattutto sugli utenti. Nel caso degli affitti agevolati dalle amministrazioni locali, i canoni si aggirano intorno ai 6 euro per metro quadro al mese: una casa di 70-80 metri quadrati, puo' costare quindi meno di 500 euro mensili. I prezzi di acquisto, a seconda che si tratti di vendita a categorie disagiate oppure di vendita libera sul mercato, possono variare dai 2.500 -2.700 euro al metro quadro fino ai 3.000 -3.200. E in ogni caso, si tratta di livelli piu' accessibili per una fascia sociale che comprende giovani coppie, famiglie monoreddito, disoccupati, precari, studenti fuori sede, genitori separati, disabili; sul fronte energetico, per effetto delle proprieta' di isolamento e coibentazione del legno, gli edifici di questo tipo possono ridurre notevolmente il fabbisogno fino alla meta': circa 7 litri di gasolio per metro quadro all'anno, contro una media nazionale di 15 litri. Oltre a diminuire cosi' le emissioni, lo spessore dei pannelli in massello consente di ricavare anche un aumento delle volumetrie (circa il 10 per cento). E infine, l'utilizzo del legno - accompagnato naturalmente da una programmazione del rimboschimento - offre una maggiore flessibilita' architettonica, adattandosi alle diverse tipologie edilizie: tanto piu' nel caso della ristrutturazione di vecchi mobili. Anche qui, pero', c'e' l'altra faccia della medaglia. Non si tratta tanto della sicurezza, ne' sul piano della resistenza anti-sismica ne' su quello della prevenzione anti-incendio: i prefabbricati in legno o materiali misti sono piu' elastici, assorbono meglio degli edifici tradizionali le scosse di terremoto e, opportunamente trattati con vernici ignifughe, resistono perfino all'assalto del fuoco. Le riserve sono piuttosto di ordine psicologico e attengono soprattutto alla consistenza di un classico bene-rifugio come la casa, particolarmente caro alle famiglie italiane. Ma e' proprio dall'evoluzione della tecnologia che dipendera' in futuro l'espansione di un settore emergente della green economy -: quali iniziative i Ministri intendano adottare al fine di promuovere la redazione una normativa nazionale, in grado di regolamentare le strutture cosiddette di social housing. (4-11530)
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