INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11456 presentata da BOSSA LUISA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20110331

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Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-11456 presentata da LUISA BOSSA giovedi' 31 marzo 2011, seduta n.456 BOSSA. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: il comune di Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, e' retto da un'amministrazione di centrodestra, eletta nel 2010, con a capo, nelle funzioni di sindaco, Luigi Bobbio, gia' magistrato e senatore della Repubblica; nel corso di un'indagine condotta di recente dalla direzione distrettuale antimafia di Napoli sull'omicidio di un parcheggiatore abusivo, ucciso dal clan D'Alessandro per non aver voluto pagare il pizzo, sono emersi fatti inquietanti relativamente a possibili connessioni tra le istituzioni locali e la criminalita' organizzata, in particolare sulla capacita' di ramificazione del noto clan D'Alessandro e sulla sua ingerenza nella gestione di alcuni affari locali come i parcheggi; secondo l'indagine, che ha portato all'arresto di alcuni personaggi, il clan avrebbe potuto contare, a piu' riprese, su un canale di dialogo diretto con alcuni consiglieri comunali che si sarebbero impegnati presso l'ente per tentare di ottenere la riapertura di una zona denominata «colonia dei ferrovieri», utilizzata come parcheggio abusivo, e chiusa dal comune per problemi legati alla pubblica e privata incolumita' derivanti dalle condizioni dell'immobile di proprieta' del demanio dello Stato; le intercettazioni telefoniche hanno rilevato, in particolare, una facilita' di contatto tra persone ritenute vicine a Salvatore Belviso, presunto appartenente al clan D'Alessandro nonche' presunto killer del consigliere comunale Luigi Tommasino assassinato nel febbraio 2009, e alcuni consiglieri comunali; nello specifico, da notizie sull'indagine emergerebbe che il consigliere comunale Lorenzo Esposito avrebbe agito per assicurare l'adozione da parte del comune di Castellammare di Stabia di un'autorizzazione alla riapertura dell'area adiacente al fabbricato comunemente denominato ex colonia dei ferrovieri e comunque si evidenziano rapporti da parte di tre consiglieri comunali dell'epoca, che si sarebbero interessati alla riapertura della «colonia dei ferrovieri», capace di grossi introiti illeciti, in particolar modo nel periodo estivo, e molto cara al clan D'Alessandro; i tre sono: Anna Scevola, il predetto Lorenzo Esposito e Ida Scarpato; ai primi due nelle intercettazioni si fa continuo riferimento come interlocutori per la soluzione della vicenda; in modo particolare sono citati in una intercettazione tra Belviso e un suo uomo di fiducia; la terza e' stata invece intercettata piu' volte mentre si interessava alla vicenda anche presso il sindaco Salvatore Vozza; i fatti a cui si fa riferimento si sono svolti durante la scorsa consiliatura, ma due consiglieri coinvolti si sono ricandidati nel 2010 e attualmente compongono il consiglio comunale nelle fila della maggioranza; in particolare Anna Scevola che, alle ultime amministrative, e' stata capolista del Pdl, e' stata eletta consigliere comunale nelle fila di tale partito, e come tale attualmente compone la maggioranza e sostiene il sindaco Bobbio, e Lorenzo Esposito, che e' stato eletto nella lista del Nuovo Partito Socialista e anch'esso sostiene la maggioranza di centrodestra e il sindaco Bobbio; sempre in ordine al tema delle presunte infiltrazioni della criminalita' organizzata nel consiglio comunale di Castellammare va segnalato un intervento dell'attuale sindaco Bobbio, quando era senatore, nella commissione parlamentare antimafia, in particolare nella seduta n. 65 del 12 aprile 2005, allorquando egli chiese alla commissione di accertare «se vi siano effettivamente indagini in corso in merito sulla base sia delle denunce da me fatte sui giornali - certo si tratta di denunce politiche ma che hanno anche aggancio con fatti concreti - che delle denuncie fatte dalla ex vice presidente del Senato, senatrice Salvato»; il sindaco Bobbio, all'epoca senatore, aggiunse inoltre nella stessa seduta di ritenere che fosse in atto «un tentativo di penetrazione della criminalita' organizzata (peraltro gia' molto forte e presente nella citta' di Castellammare) per tentare di condizionare le istituzioni all'interno della citta'», indicando nomi e cognomi, fatti, circostanze, seggi elettorali; si da' il caso che non solo tra i consiglieri eletti vi sia qualcuno tra quelli citati dal sindaco Bobbio, all'epoca senatore, nel suo intervento in commissione antimafia, ma la stessa presenza la si riscontra anche tra i promotori di liste elettorali e dei candidati della coalizione che ha contribuito alla sua elezione a sindaco; il comune e' stato gia' oggetto nel corso del 2009 di procedure di accertamento di eventuali infiltrazioni e condizionamenti camorristici, anche su richiesta del precedente sindaco, che hanno evidenziato fatti e situazioni su cui intervenire, non riscontrando responsabilita' o condizionamenti politici per proporre lo scioglimento del consiglio comunale; il sindaco ed ex senatore Bobbio, aggiunse sempre nella sopra menzionata riunione della Commissione antimafia: «Semplicemente credo che sia interesse di tutti i partiti fare chiarezza su un contesto che alla lunga puo' danneggiare anche l'amministrazione eletta»; sono affermazioni, lette oggi in relazione alle circostanze emerse dopo i recenti arresti per l'omicidio del parcheggiatore e al ruolo svolto da alcuni consiglieri comunali in carica, con le quali non si puo' che concordare e che richiedono pero' che si innalzi il livello di attenzione, assumendo iniziative adeguate anche per sostenere con piu' forza il lavoro importante che forze dell'ordine e magistratura stanno portando avanti -: se sia a conoscenza della grave situazione che investe il consiglio comunale di Castellammare di Stabia, che alla luce dei fatti sopra riportati appare fortemente a rischio di infiltrazioni e condizionamenti camorristici; se la commissione di indagine nominata nel corso del 2009 abbia svolto accertamenti anche nei confronti dei consiglieri comunali ed eventualmente quali elementi siano emersi; se risulti che siano stati disposti accertamenti sulle modalita' con cui si e' svolta nel 2010 la competizione elettorale per il rinnovo del consiglio comunale; se e quali interventi di sua competenza intenda assumere in merito e se non ritenga di attivare i poteri conferitigli dalla legge per promuovere una procedura di ulteriore accertamento di eventuali infiltrazioni e condizionamenti camorristici. (4-11456)
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