INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11395 presentata da SCALIA MASSIMO (FEDERAZIONE DEI VERDI) in data 19930225

Al Ministro di grazia e giustizia. - Per sapere - premesso che: nel 1988 l'avvocato Raffaele Cocchiaro, nella sua qualita' di consigliere comunale del comune di Santa Maria Capua Vetere, presentava una denuncia lamentando che il comune di quella stessa citta' provvedeva al pagamento di tutte le spese relative al funzionamento della piscina comunale (elettricita', acqua, spese per il riscaldamento, guardiani, manutenzione ordinaria e straordinaria); la stessa piscina comunale veniva gestita in via privata da una cooperativa che, mentre godeva dei finanziamenti del comune, faceva pagare canoni ai cittadini che intendevano usufruire dell'impianto; le indagini svolte tempestivamente dall'arma dei carabinieri di Santa Maria Capua Vetere portavano all'accertamento dell'esistenza di una convenzione tra il comune e la cooperativa Volturno per la concessione della piscina comunale; attraverso l'esame della convenzione e' emerso che il comune si accollava tutte le spese di manutenzione ordinaria e straordinaria nella gestione della piscina mentre a carico della societa' concesionaria veniva stabilito l'obbligo si diffondere la pratica del nuoto tra la popolazione di Santa Maria Capua Vetere e di mettere a disposizione del pubblico la piscina dalle ore 9 alle ore 19,30 di tutti i giorni feriali dell'anno scolastico; nessuno dei suddetti obblighi e' stato mai rispettato dalla cooperativa Volturno, senza che l'amministrazione comunale abbia mai preteso l'adempimento di tali obblighi; indipendentemente dalla titolarita' apparente della presidenza, attribuita al signor Tullio Gambardella, subentrato al sostituto procuratore della Repubblica Raffaele Sapienza, sarebbe stato, secondo quanto risulta agli interroganti, lo stesso dottor Sapienza a continuare a gestire di fatto la cooperativa Volturno, alla quale sono stati concessi contributi annuali per 180 milioni di lire e altre somme per diverse decine di milioni, richieste e riscosse dal dottor Raffaele Sapienza, nel frattempo nominato giudice delle indagini preliminari presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere; nel corso di questi anni sono state presentate, sia da parte di consiglieri comunali di opposizione, sia da parte di semplici cittadini, dettagliate denunzie contro gli amministratori locali, tra cui il sindaco e il vice sindaco, per reati contro la pubblica amministrazione; alcune di tali denunzie sembra siano state decise con decreti di archiviazione da parte del giudice Raffaele Sapienza; tale sistematica demolizione di istanze di incolpazione di amministratori locali non potrebbe e non dovrebbe, ad avviso degli interroganti, essere valutata da chi da quegli stessi amministratori riceve di fatto, indipendentemente dalle sue cariche apparenti, contributi che appaiono agli interroganti piu' una forma di pressione preventiva che un reale contributo alle attivita' sportive; in ogni caso, la qualifica di giudice delle indagini preliminari piu' anziano del tribunale di Santa Maria Capua Vetere fa si' che il dottor Sapienza possa avere voce in capitolo nell'assegnazione dei processi riguardanti amministratori comunali o nella loro gestione; un esempio allarmante di tale situazione si ricava dalla esistenza di un processo penale contro amministratori del comune di Santa Maria Capua Vetere imputati con alcuni tecnici del comune di concussione aggravata, reato sul quale non sembra sia stata ancora adottata alcuna decisione da parte del giudice delle indagini preliminari, nonostante la richiesta di rinvio a giudizio dell'aprile 1991, formulata dal pubblico ministero; gia' in precedenza, nel dicembre 1988, il sindaco di Santa Maria Capua Vetere e il vice sindaco erano stati denunciati dall'Arma dei carabinieri per i reati di abuso di potere e interesse privato in atti di ufficio; la non affidabilita' dell'amministrazione di Santa Maria Capua Vetere si deduce anche dalla relazione della Commissione antimafia del 13 marzo 1991, secondo cui esiste "il sospetto che per lavori molto delicati concernenti la nettezza urbana che richiedevano la massima cautela da parte dell'organo appaltante, in luogo di una impresa sequestrata per fatti di camorra e dopo 18 mesi dal provvedimento di sequestro, subentro' altra azienda verosimilmente non del tutto autonoma dalla prima"; in tale situazione, la presenza di una magistratura indipendente e autonoma dai poteri locali appare una esigenza ancora piu' forte e inderogabile rispetto al bisogno che si avverte in altre aree non afflitte dalla presenza della criminalita' -: se risulti quali e quanti siano i provvedimenti adottati dal dottor Sapienza prima nella sua qualita' di sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere e poi come giudice istruttore e giudice delle indagini preliminari presso lo stesso tribunale in procedimenti concernenti pubblici amministratori; quale sia lo stato del procedimento penale pendente a carico di amministratori ed altri per concussione aggravata; quale valutazione dia il ministro di grazia giustizia sulla predetta circostanza che la concessione dell'amministrazione comunale di Santa Maria Capua Vetere alla cooperativa per la gestione della piscina comunale sia, di fatto, ad avviso degli interroganti, una concessione al magistrato che ha piu' volte deciso su denunzie contro l'amministrazione comunale proprio riguardo alla piscina stessa; se non ritenga di intervenire con una indagine conoscitiva per accertare la fondatezza della denunzia dell'avvocato Cocchiaro e il ruolo svolto dal giudice Sapienza e di richiamare, in ogni caso, l'attenzione del Consiglio Superiore della Magistratura su questo magistrato ai fini dell'eventuale promozione del procedimento disciplinare. (4-11395)