"2014-05-15T01:02:28Z"^^ . . . _:B280a55778896e8f21d3c206e3c6a2110 . "20110324-20111117" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" . "BERNARDINI RITA (PARTITO DEMOCRATICO)" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11361 presentata da FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20110324" . "Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-11361 presentata da MARIA ANTONIETTA FARINA COSCIONI giovedi' 24 marzo 2011, seduta n.452 FARINA COSCIONI, BELTRANDI, BERNARDINI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che: l'agenzia «ANSA» il 22 marzo 2011 ha riferito di ben quattro incidenti mortali sul lavoro; la prima vittima, Dante Clementi, era un operaio di Fermo, che impegnato in lavori di scavo e' rimasto travolto dal cedimento di un terrapieno che ha trasformato in una tomba la buca di 4-5 metri in cui era sceso; la seconda vittima, Gennaro Franchini, e' morto dopo essere scivolato da una scala, precipitando da un balcone al secondo piano di un edificio mentre montava una tenda da sole in un'abitazione privata a Paolo Del Colle; la terza vittima, Raffaele Bianchi, era titolare di una piccola impresa di Cesena; era salito su un ponteggio di una casa in ristrutturazione, perdendo l'equilibrio e precipitando dall'impalcatura; la quarta vittima, Pietro Alaimo, era un piccolo imprenditore di un'azienda commerciale di Cerreto Guidi; era salito sul tetto del capannone del maglificio della moglie con un artigiano per verificare lo stato del lucernaio posto a 6-7 metri di altezza, ma e' scivolato su una lastra di plastica che ha ceduto sotto il suo peso; nel bolognese, infine, un operaio e' rimasto ustionato da una fuoriuscita di vapore ad alta temperatura, accidentalmente fuoriuscito da una conduttura alla ex Ciba di Pontecchio Marconi, un'azienda chimica della multinazionale BASF; l'uomo, dipendente di una ditta esterna, ha riportato gravi bruciature all'addome e alle braccia; infine un uomo e' caduto dal tetto su cui stava facendo lavori di manutenzione da un capannone della ditta di autotrasporti di cui era dipendente a Terni -: di quali elementi disponga il Ministro in merito alla dinamica degli incidenti; se risulti che le misure di sicurezza previste dalla normativa vigente siano state osservate; quali iniziative, nell'ambito delle proprie prerogative e facolta', intenda intraprendere a fronte di un fenomeno, quello degli incidenti sul lavoro, spesso mortali, che ogni anno assume una dimensione che non e' esagerato definire una strage. (4-11361)" . . . . "MECACCI MATTEO (PARTITO DEMOCRATICO)" . . "FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA (PARTITO DEMOCRATICO)" . "BELTRANDI MARCO (PARTITO DEMOCRATICO)" . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11361 presentata da FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20110324"^^ . "TURCO MAURIZIO (PARTITO DEMOCRATICO)" . "ZAMPARUTTI ELISABETTA (PARTITO DEMOCRATICO)" . "1"^^ . . . . "4/11361" . . _:B280a55778896e8f21d3c206e3c6a2110 "Atto Camera Risposta scritta pubblicata giovedi' 17 novembre 2011 nell'allegato B della seduta n. 550 All'Interrogazione 4-11361\n presentata da MARIA ANTONIETTA FARINA COSCIONI Risposta. - In merito agli infortuni sul lavoro richiamati nell'interrogazione in esame, sulla base degli elementi informativi acquisiti, si rappresenta quanto segue. Il signor Dante Clementi era dipendente della ditta Costruttori italiani s.r.l. di Fermo dal 14 gennaio 2011, in qualita' di autista-operatore di mezzi meccanici. L'azienda, che opera nel settore dell'industria ed esegue attivita' di lavori stradali e di movimento terra, e' nata dalla cessione di un ramo d'azienda della GECO s.r.l., presso cui il signor Clementi aveva lavorato dal 14 luglio 2008 al 13 gennaio 2011, con la qualifica di operaio. Per quanto attiene alla dinamica dei fatti, e' emerso che la societa' Rifer Gomme s.r.l. aveva commissionato alla GECO s.r.l. lavori di riparazione di un impianto fognario nel proprio stabilimento sito in localita' Fermo, via Campiglione 21, danneggiato dall'alluvione del marzo 2011 e dall'esondazione del fiume Ete. La Costruttori italiani s.r.l. doveva affiancare la GECO s.r.l. nell'esecuzione dei lavori di scavo e di movimento terra. Il 22 marzo 2011, il signor Clementi, alle ore 7.40, stava eseguendo i lavori di scavo con un escavatore meccanico, coadiuvato dal collega, signor Pasquale Rischioni, dipendente della GECO s.r.l., che doveva provvedere con un autocarro al trasporto della terra movimentata fino al deposito della GECO, sito nella medesima area dello stabilimento in cui venivano effettuati i lavori. Alle ore 9.45, ultimato lo scavo, i due lavoratori stavano provvedendo a posizionare alcuni tubi fognari sul fondo; il signor Rischioni, sceso all'interno dello scavo, li guidava a mano, mentre il signor Clementi, con l'escavatore, li spingeva per infilarli all'interno di un pozzetto. Terminato tale lavoro, per consentire ad un autobetoniera di entrare nel cantiere per il getto del calcestruzzo, i due lavoratori si apprestavano a spostare i mezzi. Sceso dall'autocarro, il signor Rischioni avvertiva un rumore alle sue spalle e, improvvisamente, notava il crollo del terriccio all'interno dello scavo. Dopo essersi attivato per cercare il signor Clementi, non vedendolo, iniziava a scavare con le mani, rinvenendo il collega ormai esanime. Sul luogo dell'incidente sono intervenuti i sanitari dell'Asur - Azienda sanitaria unica regionale di Fermo, che, incaricata di svolgere le relative indagini, provvede a riferire direttamente alla magistratura, i cui atti sono coperti da segreto istruttorio. Per quanto attiene, invece, all'erogazione delle prestazioni economiche di competenza dell'Inail dovute ai superstiti del lavoratore deceduto, si rende noto che la sede Inail competente ha provveduto ad attivare l'istruttoria, avviando in parallelo un'attivita' di sostegno attraverso funzionari socio-educativi (assistenti sociali). In esito all'istruttoria, e' stata costituita la rendita a favore del coniuge superstite ed erogato l'assegno funerario. È stata, inoltre, attivata la procedura per la corresponsione della prestazione economica a carico del Fondo di sostegno per i famigliari delle vittime di gravi infortuni sul lavoro. Per quanto riguarda l'incidente occorso al signor Gennaro Franchini, si rende noto che il 22 marzo 2011, alle ore 8.30 circa, in Palo del Colle, il signor Franchini, pensionato, mentre stava montando una tenda da sole presso l'abitazione di una coppia di coniugi, sita al secondo piano di una palazzina, e' precipitato dalla scala a pioli su cui era salito, decedendo sul colpo. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Palo del Colle. Allo stato risulta pendente un procedimento penale presso la procura della Repubblica del tribunale di Bari. Circa il signor Raffaele Bianchi, dalle prime informazioni raccolte e' risultato che lo stesso, in data 23 marzo 2011, e' caduto da un'impalcatura mentre svolgeva lavori di ristrutturazione presso la propria abitazione, sita nel comune di Borghi (FC) in via Comacchiara n. 25. Successivamente, e' emerso che il signor Raffaele Bianchi era coadiutore famigliare dell'impresa individuale Bianchi Francis, cessata con decorrenza 19 aprile 2011, di cui era titolare il fratello della vittima, firmatario anche della denuncia di infortunio. Le indagini sono state svolte dall'Asl di Cesena - Servizio di prevenzione e sicurezza nel luoghi di lavoro, dalla quale si e' appreso che l'infortunio e' avvenuto in assenza di testimoni. La ricostruzione dell'accaduto, effettuata sulla base del tipo di lavorazioni effettuate e della posizione del cadavere al momento del ritrovamento, ha portato a configurare un'errata movimentazione dei carichi e ad ipotizzare profili di responsabilita' a carico del fratello del lavoratore deceduto. La competente Asl ha provveduto quindi a trasmettere il proprio rapporto informativo alla procura della Repubblica di Forli'. Con riferimento al signor Pietro Rosario Alaimo, e' risultato che lo stesso lavorava come collaboratore famigliare presso il maglificio della moglie, con mansioni di maglierista. L'impresa individuale e' proprietaria di una porzione di un capannone industriale sito in Cerreto Guidi (FI), in via Ponte Cerretano n. 21, ove operano diverse ditte. Dalle indagini ispettive effettuate dalla sede Inail di Empoli, e' emerso che il 22 marzo 2011, dovevano essere eseguiti lavori di riparazione di un lucernaio in plastica sito sul tetto del capannone, per eliminare infiltrazioni di acqua piovana. I lavori erano stati commissionati al signor Valerio Pucci, titolare artigiano dell'omonima ditta. Intorno alle ore 9.00, per poter salire sul tetto del capannone, il signor Pucci utilizzava una scala a pioli, appoggiandola alla facciata dell'edificio. Salito sul tetto e verificato che il lavoro non poteva essere eseguito subito, nello scendere notava che il signor Alaimo era salito sul tetto e si chinava per controllare i punti di rottura del lucernaio. Nel rialzarsi, il signor Alaimo appoggiava il piede su una parte del lucernaio danneggiata, che cedendo ne provocava la caduta da un'altezza di 6 metri circa, con esito mortale. Sul luogo dell'incidente sono intervenuti i sanitari del 118, i funzionari dell'Asl 11 - area empolese e i carabinieri della stazione di Vinci (Firenze). Al fine di accertare la dinamica dell'incidente e le eventuali responsabilita' penali, e' stato aperto un procedimento penale presso la procura della Repubblica di Firenze. L'Inail ha provveduto a costituire la rendita a favore del coniuge superstite ed ha aperto l'istruttoria per l'erogazione della prestazione a carico del Fondo di sostegno per i famigliari delle vittime di gravi infortuni sul lavoro. Con riguardo al signor Guandalini Umberto, lo stesso e' dipendente a tempo indeterminato della C.M.G. Costruzioni Meccaniche generali s.r.l. di Ferrara, con la qualifica di operaio termoidraulico tubista. Il giorno 22 marzo 2011, alle ore 14.30 circa, il signor Guandalini stava lavorando presso un'area coperta della Basf Italia s.p.a. in localita' Pontecchio Marconi (Bologna) per installare una nuova linea di un impianto di raffreddamento. Nell'eseguire il lavoro, l'operaio provvedeva inizialmente allo smontaggio delle vecchie tubazioni e, mentre attendeva lo spurgo dell'impianto, a tubazioni aperte, veniva investito da un getto di acqua calda e vapore. Il lavoratore e' stato subito soccorso da alcuni colleghi che provvedevano altresi' a contattare i sanitari del 118; sul posto sono intervenuti anche i Carabinieri e gli operatori dell'Asl di Bologna - area Casalecchio di Reno che hanno attivato la relativa inchiesta, i cui esiti sono stati trasmessi alla procura della Repubblica di Bologna. Al momento dell'infortunio il lavoratore indossava i seguenti dispositivi di protezione individuale: casco, cintura di sicurezza, occhiali, tuta, scarpe di sicurezza. Dopo il ricovero all'ospedale Maggiore di Bologna, l'infortunato e' stato trasferito all'ospedale Bufalini di Cesena - centro ustionati, dove gli sono state diagnosticate ustioni agli arti e all'addome di 1 o e 2 o grado, con prognosi riconosciuta dall'Inail fino al 30 maggio 2011. Per quanto concerne, infine, il signor Matteo Egizi, si rappresenta che lo stesso era titolare di una impresa individuale artigiana senza dipendenti ne' collaboratori famigliari. Il giorno 13 febbraio 2011, intorno alle 10.00, il signor Egizi stava effettuando dei lavori di sostituzione di una parte della copertura di un capannone industriale sito in localita' Narri, Strada Maratta chilometro 7.800, commissionati dalla ditta Eurofin s.r.l. di Avigliano Umbro. L'artigiano, utilizzando una piattaforma, era salito sul tetto del capannone realizzato in lamiera, allo scopo di riparare una parte del lucernaio in plexiglass, tramite l'applicazione di una lamiera a copertura di un buco di circa un metro quadrato, dal quale penetrava acqua piovana. Il lavoratore nel compiere tale operazione, cadeva all'interno del buco precipitando da un'altezza di circa 10 metri su alcuni macchinari situati all'interno del capannone. Dalle indagini effettuate e' emerso che il signor Egizi non indossava alcun dispositivo di protezione individuale. Sul luogo dell'incidente sono intervenuti i sanitari del 118, i carabinieri di Narni Scalo e l'Asl di Terni. Per quanto riguarda le prestazioni di competenza dell'Inail, e' risultato che il lavoratore deceduto era celibe, senza figli e viveva con il padre e due fratelli. Dai primi accertamenti effettuati dalla sede Inail di Terni non sembrano sussistere i presupposti per il riconoscimento della rendita ai superstiti ai sensi dell'articolo 85 del Testo unico 1125/1965. Tutto cio' premesso, si precisa che il tema della prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali costituisce obiettivo strategico del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e dell'Inail, nell'ottica del tendenziale azzeramento del fenomeno infortunistico e tecnopatico. Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali intende perseguire, infatti, la promozione di comportamenti rispettosi delle norme di legge applicabili in materia di salute e sicurezza sul lavoro ed efficaci in funzione prevenzionistica, sia completando l'attuazione del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e successive modificazioni e integrazioni (Testo unico in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro), sia favorendo ogni iniziativa promozionale idonea a determinare un accrescimento delle conoscenze in materia di salute e sicurezza da parte delle aziende, dei lavoratori e degli studenti, con particolare attenzione all'aspetto della formazione. In relazione allo specifico e gravissimo problema degli infortuni sul lavoro si rende necessario intervenire sulla formazione-informazione dei lavoratori e delle imprese, nonche' sulla prevenzione e sul rafforzamento dei controlli da parte degli enti preposti, al fine di promuovere una consapevolezza sempre piu' ampia sulle esigenze della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro. Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e' attivamente impegnato su tali fronti, nell'intento precipuo di favorire il dialogo e la collaborazione fra tutti i soggetti interessati, istituzionali e sociali, al fine di ridurre gli incidenti e le malattie professionali e la diffusione di sempre piu' elevati standards di sicurezza nei luoghi di lavoro. L'esistenza in concreto di una efficace strategia di contrasto al fenomeno infortunistico non passa solo attraverso il completamento, mediante le fonti di rango secondario previste dal decreto legislativo n. 81 del 2008, del quadro giuridico di riferimento, ma anche attraverso la realizzazione di una serie di azioni pubbliche e private dirette a migliorare la prevenzione e i livelli di tutela in tutti gli ambienti di lavoro. Per tale ragione, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali sta attivando ogni possibile sinergia con soggetti pubblici e privati, al fine di migliorare «l'impatto» delle rispettive attivita' in termini di efficacia. In tale ottica, si colloca, ad esempio, la definizione, con accordo in Conferenza Stato-regioni del 20 novembre 2008, dei criteri di impiego e l'attivazione delle somme (pari a 50 milioni di euro) di cui all'articolo 11, comma 7, del Testo unico in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, da destinare in favore di attivita' promozionali della salute e sicurezza, tra le quali una campagna di comunicazione (per complessivi 20 milioni di euro) sulla salute e sicurezza sul lavoro ed attivita' di formazione su base regionale (per complessivi 30 milioni di euro). Con il decreto correttivo n. 106 del 2009 si e' poi consentito il superamento delle difficolta' operative da piu' parti evidenziate nel corso dei primi mesi di applicazione del Testo unico in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, perfezionando in tal modo il quadro normativo e rendendolo, oltre che pienamente coerente con le normative internazionali e comunitarie in materia, idoneo a costituire il fondamento giuridico della strategia di contrasto al fenomeno infortunistico. L'imprescindibile finalita' delle misure varate resta quella di rendere maggiormente effettiva la tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro secondo linee di azione consistenti, tra l'altro, nel miglioramento dell'efficacia dell'apparato sanzionatorio al fine precipuo di assicurare una migliore corrispondenza tra infrazioni e sanzioni. A tale scopo si tiene conto dei compiti effettivamente svolti da ciascun attore della sicurezza, favorendo l'utilizzo di procedure di estinzione dei reati e degli illeciti amministrativi mediante regolarizzazione da parte del soggetto inadempiente. La sanzione penale e' riservata ai soli casi di violazione delle disposizioni sostanziali e non di quelle meramente formali (come, ad esempio, la trasmissione di documentazione, notifiche, eccetera). Tutti gli interventi proposti garantiscono, in ogni caso, il rispetto dei livelli di tutela oggi assicurati ai lavoratori e alle loro rappresentanze in qualsiasi ambiente di lavoro e in tutto il territorio nazionale, nonche', l'equilibrio delle competenze tra lo Stato e le legioni in materia. Il risultato finale dell'intervento legislativo di riforma potra', comunque, compiutamente apprezzarsi una volta che verra' completata l'emanazione di provvedimenti attuativi del Testo unico in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, di grande rilevanza e impatto sulle aziende e sui lavoratori. Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali persegue l'obiettivo della riduzione del fenomeno infortunistico anche rafforzando l'efficacia delle attivita' di vigilanza sui luoghi di lavoro di propria competenza. In tali ambiti, ed in primo luogo nell'edilizia, e' stata da tempo fornita alle strutture amministrative di riferimento l'indicazione di realizzare innanzitutto le attivita' dirette a perseguire le violazioni in materia di salute e sicurezza piu' gravi, in quanto in grado di mettere in pericolo le vite dei lavoratori. Tale impostazione ha consentito di raggiungere risultati molto soddisfacenti. Molte delle iniziative dirette alla attuazione delle disposizioni del Testo unico in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro sono devolute dal legislatore alla commissione consultiva per la salute e sicurezza sul lavoro (articolo 6 del decreto legislativo n. 81 del 2008), composta in maniera paritaria e tripartita da rappresentanti delle amministrazioni pubbliche centrali competenti in materia, delle regioni, dei sindacati e delle organizzazioni dei datori di lavoro. Ricostituita con decreto ministeriale del 3 dicembre 2008, la Commissione ha costituito al suo interno nove gruppi «tecnici» di lavoro, nei quali e' garantita la presenza paritetica di rappresentanti delle amministrazioni pubbliche (comprese le regioni) e delle parti sociali, per affrontare, in tali sedi, gli argomenti attribuiti dalla legge alla commissione (ad esempio, l'elaborazione di linee metodologiche per la valutazione dello stress lavoro-correlato, l'individuazione delle regole di funzionamento della cosiddetta «patente a punti» per gli edili) e per i quali si prevedono attivita' finalizzate alla attuazione del Testo unico in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Tutti su citati gruppi si sono regolarmente insediati e svolgono con continuita' le attivita' loro devolute. All'esito delle attivita' istruttorie compiute in tali consessi, sono stati elaborati documenti di notevole importanza per gli operatori della salute e sicurezza sul lavoro e altri sono di prossima emanazione. Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali sta altresi' completando talune ulteriori attivita' previste dal decreto legislativo n. 81 del 2008, tra le quali: la predisposizione, in data 17 novembre 2010, delle indicazioni per la valutazione dello stress lavoro-correlato (articolo 28, comma 1-bis, del «Testo unico») da parte della commissione consultiva per la salute e sicurezza sul lavoro; la predisposizione del decreto, ai sensi dell'articolo 3, comma 3-bis, del Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro, che individua la normativa di salute e di sicurezza che consideri «le peculiari esigenze» di determinati settori ed attivita'; la pubblicazione del decreto per l'individuazione delle modalita' per l'espletamento delle verifiche periodiche delle attrezzature di lavoro e dei criteri per l'abilitazione dei soggetti pubblici o privati legittimati alla realizzazione delle stesse (articolo 71, comma 13, decreto legislativo n. 81 del 2008 e successive modificazioni e integrazioni); la pubblicazione, del decreto, ai sensi dell'articolo 82, comma 2, relativo alle autorizzazioni per i lavori «sotto tensione»; l'istituzione del Comitato consultivo per l'aggiornamento dei valori limite dell'esposizione professionale e dei valori limite biologici relativi agli agenti chimici (articolo 232, comma 1, decreto legislativo n. 81 del 2008 e successive modificazioni e integrazioni). È inoltre in corso, la predisposizione del decreto interministeriale per la costituzione e la regolamentazione del Sistema informativo nazionale per la prevenzione (Sinp), redatto con il costante coinvolgimento del soggetto gestore del trattamento dei relativi dati (Inail) e con quello delle regioni. Occorre, da ultimo, segnalare che il regolamento recante «Norme per la qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi operanti in ambienti sospetti di inquinamento o confinati», a norma dell'articolo 6, comma 8, lettera g) del decreto legislativo n. 81 del 2008, proposto dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali, ha ottenuto il parere favorevole della Conferenza Stato-regioni (nella seduta del 20 aprile 2011) e della sezione consultiva per gli atti normativi del Consiglio di Stato (nella seduta del 23 luglio 2011). Il provvedimento, approvato in Consiglio dei ministri, e' stato firmato dal Capo dello Stato, ed e' attualmente in corso di pubblicazione. Il decreto e' frutto di un lavoro che ha coinvolto Stato, regioni e parti sociali nell'intento, da tutti condiviso, di predisporre misure innovative ed efficaci a contrasto al fenomeno degli infortuni, gravissimi per numero e drammatici per modalita', verificatisi, negli ultimi anni, nei lavori in ambienti cosiddetti «confinati», quali silos, cisterne e simili. Infine, va ricordato come il Ministero del lavoro e delle politiche sociali abbia predisposto e messo a disposizione dell'utenza una sezione del sito internet specificamente dedicata alla diffusione di notizie e pubblicazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Tutto quanto sin qui esposto consente di affermare come la riforma delle regole volte a tutelare la salute e sicurezza sul lavoro abbia fornito l'Italia di un sistema di regole moderno e sistematicamente corso, suscitando un interesse finalmente non piu' solo specialistico sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro, a sua volta importante punto di partenza per l'abbattimento del numero e della gravita' degli infortuni e, quindi, delle sofferenze umane e dei danni sociali che simili eventi determinano. Il Sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali: Luca Bellotti." . _:B280a55778896e8f21d3c206e3c6a2110 "20111117" . _:B280a55778896e8f21d3c206e3c6a2110 .