INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11350 presentata da ALEMANNO GIOVANNI (ALLEANZA NAZIONALE) in data 19970701
http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_11350_13 an entity of type: aic
Al Ministro del tesoro. - Per sapere - premesso che: nel maggio 1996, a seguito di una verifica originata da alcune "voci", l'ufficio ispettivo della Tercas - Cassa di Risparmio della provincia di Teramo, riscontro' essersi verificato presso la filiale di Castilenti, diretta dal signor Angelo Brandito, un ammanco di ben trenta miliardi di risparmi, sottratti alla clientela sotto forma di titoli e libretti; in un caso analogo, recentemente verificatosi presso un'altra banca locale (Banca popolare dell'Adriatico), il riscontrarsi di un medesimo ammanco, seppur di entita' decisamente inferiore (tre miliardi circa), ha comportato l'immediato arresto del responsabile stesso; il fatto riguardante la Tercas costituisce il piu' eclatante caso mai verificatosi nel sistema creditizio italiano per quanto attiene ad infedelta' e/o distrazioni poste in essere da dipendenti; ad onta della gravita' di tale reato perpetrato, non risulta pendente che una denuncia penale presso la procura della Repubblica di Teramo, e, cosa che l'interrogante ritiene ancora piu' indegna, ne' il presidente della Tercas spa, avvocato Lino Nisii, ne' tantomeno l'intero consiglio di amministrazione, ne' ancora i membri del collegio sindacale, ovvero il direttore generale in qualita' di responsabile del personale, hanno sentito l'obbligo morale di adempiere al loro diritto-dovere di rassegnare le proprie immediate dimissioni, atto che avrebbe posto l'amministrazione della banca, gli organi di controllo interno ed il personale tutto al di sopra di ogni eventuale legittimo sospetto di connivenza a favore dell'artefice del delitto, il quale ha operato per ben quindici anni sempre presso la stessa filiale, accumulando peraltro parecchi giorni di ferie non godute. Viene da domandarsi di chi sia la responsabilita' di tale "immobilismo"; nonostante il gravissimo danno d'immagine, per il piu' grande ed importante istituto di credito dell'Abruzzo e per i suoi clienti, non vi e' stato, a carico dei prefati soggetti, alcun intervento conosciuto da parte della Banca d'Italia, supremo organo di vigilanza, tranne una breve ispezione della Consob di cui peraltro ad oggi non vi e' notizia alcuna sulle risultanze -: quali provvedimenti intenda adottare affinche' siano accertate le responsabilita' dei protagonisti di tale palmare, paradigmatico caso ed esempio di mala gestio, e quali provvedimenti intenda assumere per garantire la tutela effettiva dei diritti dei risparmiatori. (4-11350)
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ALEMANNO GIOVANNI (ALLEANZA NAZIONALE)