INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11305 presentata da ROSITANI GUGLIELMO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 19950626

Al Ministro della pubblica istruzione. - Per sapere - premesso: che il Maestro Sergio Prodigo dirige il conservatorio di musica dell'Aquila da nove anni con impegno costante e senza che mai sia stata ravvisata irregolarita' alcuna tanto da meritare il conferimento, da parte del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro della pubblica istruzione, della Medaglia d'Argento quale benemerito della cultura e della scuola. All'inizio dell'anno scolastico 1994-1995 il maestro Prodigo e' stato fatto segno di attacchi personali da parte di un locale sindacalista della UIL (Gianfranco Cerasoli) che, approfittando dell'ospitalita' concessagli dalla stampa cittadina, ha lanciato una campagna diffamatoria che ha portato il Ministero della pubblica istruzione ad inviare una commissione ispettiva che non rilevava nulla di irregolare nella gestione del direttore; che il Maestro Prodigo viene bersagliato tuttora da infamanti ed infondate accuse da parte di uno sparuto gruppo di cinque docenti (Pedro Oltra, Eliana Marzeddu, Ernesto Palmerini, Alberto Milone, Sabatino Servilio) che hanno indotto il senatore Di Orio a presentare una interrogazione parlamentare contenente la richiesta di destituire il Maestro Prodigo dalla direzione del conservatorio dell'Aquila; che l'andamento dell'attivita' scolastica ne risulta gravemente turbato, come pure risulta inquinata l'aria del conservatorio da una serie di veleni e di illazioni artatamente confezionate -: se il Ministro della pubblica istruzione, anche a seguito dell'interrogazione presentata dal senatore Di Orio, non ritenga opportuno e necessario inviare con sollecita urgenza una commissione ispettiva che appuri i motivi reali ed effettivi che spingono i cinque docenti predetti ad orchestrare la campagna persecutoria nei riguardi del direttore Prodigo, e chiarisca inoltre se non si pongano per i cinque summenzionati docenti seri problemi di incompatibilita' ambientale che, una volta dimostrata, dovrebbe portare all'ineluttabile provvedimento del trasferimento d'ufficio. (4-11305)