INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11026 presentata da PARLATO ANTONIO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE) in data 19930217
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Al Ministro dei trasporti. - Per conoscere - premesso che; con ordine di servizio n. 61/1992 del 20 marzo 1992 il direttore di esercizio della discussa, troppo discussa, ferrovia Circumvesuviana, rendeva noto che, dalla sera dello stesso giorno, sarebbero andati in attivita' la linea a doppio binario Casalnuovo-Pomigliano ed i relativi impianti; la linea, con le motrici, i convogli, i segnalamenti, gli impianti, le stazioni, non era stata affatto collaudata in concreto, ne' era stato compiuto un suo adeguato pre-esercizio, anche allo scopo di prevenire pericoli per personale dipendente ed utenza; il personale dipendente, come ha denunciato la CISNAL, si rifiutava in tali condizioni di pericolo, di montare sui treni che venivano cosi' condotti da personale dirigente improvvisatosi macchinista; come hanno scritto Paolo Picone e Giuseppe Cozzolino sul Roma del 22 marzo 1992, la conseguenza e' stata quella del caos totale: "Per tutto il giorno i convogli hanno viaggiato con fortissimi ritardi, con notevoli disagi per i viaggiatori, perche' gli scambi ferroviari della tratta che collega il vecchio percorso alla nuova sopraelevata, in prossimita' della stazione di Pomigliano, venivano manovrati a mano. Almeno queste le motivazioni che un addetto della stazione pomiglianese forniva a chi chiedeva spiegazioni. Qualche altro invece faceva risalire le cause del disservizio a prove e collaudi per la nuova linea. Insomma in ogni caso si e' trattato di una vera e propria beffa per i poveri pendolari della Napoli-Nola-Baiano, la linea piu' disastrata di tutta la rete della ferrovia Circumvesuviana. Treni pieni di viaggiatori fermi nelle stazioni; convogli bloccati a Brusciano, a Castelcisterna, a Pomigliano, in attesa disperata del segnale verde per proseguire la marcia verso Napoli. Stesso dramma in direzione Nola, proprio sul fatidico tratto del raddoppio". E ancora il 26 marzo 1992: "Soltanto sul tratto Pomigliano-Baiano i treni viaggiano con regolarita': da Pratola Ponte fino a Napoli, invece, partono ogni quattro o cinque ore ed impiegano molto tempo, visto che il nuovo tratto della "discordia" non e' stato affatto collaudato. (...) I collaudi sui nuovi binari proseguono a rilento e non si sa bene ancora come saranno risolti i problemi tecnici e di sicurezza riscontrati da soli macchinisti. Certamente prima che l'emergenza abbia termine, passera' molto tempo. "Ma allora - ha commentato Mario Tasini, studente universitario pomiglianese, abbonato alla Circumvesuviana - se non era stato fatto alcun collaudo con quale criterio hanno inaugurato il nuovo raddoppio. Si tratta di un'operazione elettorale?"". Ed infine, il 28 marzo 1992 - quando i collaudi finalmente stavano per iniziare davvero, dopo la clamorosa astensione dal lavoro del personale e l'avventuroso e pericolosissimo avvio ad esercizio della linea: "La situazione e' insomma, una vera e propria polveriera che minaccia di esplodere da un momento all'altro. Ancora irrisolto, tra l'altro, il problema del nuovo tratto Casalnuovo-Pomigliano. Doveva essere il fiore all'occhiello della Circumvesuviana ma non e' mai entrato in funzione con gravi conseguenze sul traffico ferroviario della linea Napoli-Baiano: raggiungere il capoluogo da Pomigliano in pratica e' un'impresa disperata. Soltanto tre o al massimo quattro i treni che lasciano ogni giorno Pomigliano diretti a Napoli. Ma nell'altro senso di marcia, invece, e' tutto fermo. L'azienda non ha ancora chiarito se il nuovo raddoppio entrera' in funzione. Sulla vicenda e' intervenuto il sindaco di Pomigliano d'Arco, Salvatore Ilardi, che ha annunciato di aver chiesto ai sindacati un "comunicato ufficiale che spieghi come stanno realmente le cose. Non e' possibile - ha aggiunto Ilardi - che non mi abbiano avvertito su una questione tanto delicata. Se il nuovo tratto della Circum non e' sicuro il Ministero dei Trasporti ha consentito che fosse aperto al pubblico?". Finalmente collaudata poi la linea gia'...in esercizio il 6 dicembre 1992, si verificava un deragliamento presso la stazione di Casalnuovo, a causa del cattivo funzionamento dello scambio. Scriveva Enzo Ferrigno sul Roma del 7 dicembre 1992 riferendo l'opinione dei poveri viaggiatori: ""E' assurdo rischiare la vita cosi'". Su questo il gruppo di viaggiatori in attesa dell'autobus che li porti a destinazione e' unanimamente d'accordo. La rabbia e' sbollita da qualche minuto e non si individua piu' nei ferrovieri la controparte. "E' una linea ad alto rischio dice un addetto ai lavori tra il consenso della folla". "Lo abbiamo denunciato piu' volte ma mai nessuno si e' degnato di ascoltarci" conclude l'anonimo interlocutore. Il nuovo tratto tra Casalnuovo e Pomigliano (tutto sopraelevato) e' stato inaugurato da circa nove mesi, ma gia' ha suscitato un vespaio di polemiche sulla sua sicurezza. Per circa un mese e' rimasto chiuso al traffico in seguito alle proteste dei macchinisti della Circum. Successivamente i collaudi sembravano aver messo a tacere il braccio di ferro tra azienda e personale viaggiante, ma da ieri la polemica sicuramente riprendera' fiato. E tra breve e' prevista l'inaugurazione del nuovo collegamento tra Poggioreale e Casalnuovo"" mentre Marcello Curzio del Giornale di Napoli dello stesso giorno cosi' si esprimeva: "L'ultima carrozza di un treno della Circumvesuviana proveniente da Napoli e' deragliata ieri mattina nei pressi della stazione ferroviaria di Casalnuovo. Erano le 10,17 quando e' avvenuto l'incidente che, per fortuna non ha avuto conseguenze per i passeggeri e non ha provocato danni al vagone ferroviario. Secondo i primi accertamenti la carrozza e' uscita dai binari, senza capovolgersi, in prossimita' di uno scambio. Il meccanismo non si e' azionato e la carrozza ha iniziato a deragliarsi lungo il tracciato della strada ferrata. Erano circa un centinaio i passeggeri a bordo del treno che era partito dal terminal di piazza Garibaldi della Circumvesuviana pochi minuti prima delle 10. Una donna, Nunzia Capezzuto, di 48 anni, casalinga, e' stata ricoverata al pronto soccorso dell'ospedale "Loreto Mare" a Napoli ed e' rimasta in osservazione fino a tarda sera al nosocomio di via Marina. I collegamenti sulla linea Napoli-Baiano della Circumvesuviana, sono rimasti sospesi fino al tardo pomeriggio e sono stati suppliti da un servizio di "navette" messe a disposizione dei pendolari dai vertici della Circumvesuviana. Una precauzione, quella dell'azienda ferroviaria, decisa anche per consentire l'accertamento di eventuali guasti agli scambi. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Castello di Cisterna, quelli della stazione di Casalnuovo ed i militi del gruppo Napoli 2, diretti dal capitano Renato Chicoli ed i Vigili del Fuoco di Napoli e Nola. L'opera di soccorso, pero' e' stata ostacolata, per quasi tutta la mattinata, dalle cattive condizioni climatiche che hanno impedito l'immediata ripresa dei collegamenti sulla linea Napoli-Pomigliano-Baiano, una delle piu' affollate, anche nei giorni festivi della Circumvesuviana. Quello che e' accaduto sara' comunque chiarito da un collegio di periti nominati dai giudici della procura della Repubblica che sull'accaduto hanno aperto una inchiesta. Sotto accusa, in particolare, e' il meccanismo d'azione degli scambi ad appena centocinquanta metri dall'ingresso della stazione ferroviaria di Casalnuovo. Il movente del deragliamento sarebbe, dunque, quello di un guasto improvviso. Poteva essere una tragedia. Ad evitare il peggio, in buona sostanza, sarebbe stata la prontezza di riflessi del macchinista del treno che subito ha rallentato la corsa, anche se, ad onor del vero, in prossimita' della stazione di Casalnuovo, il guidatore del treno di linea della Circumvesuviana viaggiava a velocita' moderata. Solo per miracolo non si e' ripetuta, dunque, la tragedia ferroviaria di Frattammaggiore, che, guarda caso e' anche l'ultimo precedente nell'hinterland dei comuni a nord di Napoli" -: quali accertamenti siano stati svolti e quali responsabilita' siano emerse a carico degli irresponsabili dirigenti della Circumvesuviana anche da parte della procura della Repubblica di Napoli, che prima hanno tentato di mettere in esercizio una linea ferroviaria senza preventivo collaudo e nonostante la protesta del personale, poi hanno dovuto sospendere l'esercizio per un mese per effettuare i collaudi ed infine hanno permesso che stante la carenza degli stessi, si verificasse l'incidente di Casalnuovo; se si intenda effettuare una ispezione, ma seria, approfondita, obiettiva, sui mille - diconsi mille - disservizi che caratterizzano, tra ricorrenti proteste dei dipendenti, della CISNAL e della utenza, la pessima gestione della Circumvesuviana. (4-11026)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11026 presentata da PARLATO ANTONIO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE) in data 19930217
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