INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11017 presentata da GASPARRI MAURIZIO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE) in data 19930217

Al Ministro del turismo e dello spettacolo. - Per sapere: se risponda al vero che la Unione Ciclistica Internazionale (UCI) nel 1985 era destinataria di somme derivanti dalla Unione Europea Radiodiffusione (UER); in caso affermativo, per quale motivo una somma di centomila franchi svizzeri derivante da un contratto UER-Federazione Ciclistica Italiana (FCI) abbia transitato sul conto UCI di Ginevra per essere poi accreditata su due conti svizzeri intestati ai signori Giorgio Molteni e Merinos, considerato che nell'accordo FCI-UCI non era previsto nessun provento per i diritti televisivi; quale sia stato il ruolo svolto nella vicenda dal tesoriere UCI Agostino Omini, presidente al contempo della FCI; se, come pubblicato dal quotidiano Repubblica, esista traccia dei movimenti di denaro sui bilanci UCI e FCI per gli anni 1985-1986; chi abbia condotto la trattativa e chi abbia siglato i contratti; se risponda al vero che i bilanci sono stati distrutti, come ha dichiarato lo stesso Omini in un'intervista a L'Indipendente; se risponda al vero che anche al riguardo della Pubbliche Relazioni Organizzazioni Federali, struttura che per conto della Federazione ha gestito manifestazioni sportive con oneri finanziari siano stati distrutti i bilanci ed altri documenti; per quali motivi il CONI non abbia attivato i propri organismi di controllo e non abbia trasmesso alcun atto alla magistratura e alla finanza; se risponda al vero che la rivista federale Tuttociclismo settimanale di cui e' direttore amministrativo Agostino Omini abbia dei costi superiori al miliardo e mezzo annuo e se le relative spese di gestione siano state mai approvate dal Consiglio Federale e se dette spese siano state messe a bilancio con esatti e probanti giustificativi di spesa dal segretario generale della Federazione Ciclistica Italiana, Di Rocco; se risponda al vero che il presidente dell'assemblea della Federazione Ciclistica Italiana recentemente svoltasi a Firenze, il funzionario del CONI Mariano Ravazzolo, sia cognato dell'avvocato Nuri Venturelli, avvocato della FCI; se Ravazzolo potesse ricoprire le funzioni di Presidente dell'Assemblea, non essendo delegato, come prevede l'articolo 22 del Regolamento Organico della FCI (tale norma e' pubblicata su Tuttociclismo, rivista ufficiale della FCI ed e' stata applicata per le elezioni dei comitati periferici presenti all'Assemblea); se ritenga idoneo tale comportamento; per quali motivi nel corso dell'Assemblea sia stato concesso poco spazio ai candidati dell'opposizione ed il signor Ravazzolo abbia diverse volte, senza giustificato motivo, interrotto le relazioni; per quali motivi le votazioni siano state posticipate, considerato che l'Assemblea non si era espressa per il rinvio per le elezioni del Presidente, come invece e' stato fatto per i Vice Presidenti ed i Consiglieri; se risponda al vero che, come e' apparso sulla stampa, la relazione finanziaria non sia stata documentata; se risponda al vero che alcuni o forse tutti i bandi di concorso della FCI sono passati a trattativa privata, come nel caso della SEAL e dell'Assicurazione; se risponda al vero che la trattativa per l'Assicurazione e' stata siglata pochi giorni prima dell'Assemblea e quali siano i motivi dell'urgenza; se risponda al vero che alcuni delegati, pur essendo stata l'assemblea periferica di Messina annullata dalla FCI, siano stati ammessi regolarmente a votare; quale sia stato il ruolo effettivamente svolto dal signor Ravazzolo e se l'incarico di Presidente dell'Assemblea sia scaturito da una sua proposta o da parte della FCI; se non ritenga che, una volta riscontrati eventuali legami di parentela ed accertate le responsabilita' il funzionario sia destituito dall'incarico e si provveda, ove siano riscontrate ulteriori irregolarita', a perseguire i colpevoli. (4-11017)