INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10873 presentata da SCHIRRU AMALIA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20110215
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Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-10873 presentata da AMALIA SCHIRRU martedi' 15 febbraio 2011, seduta n.434 SCHIRRU. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che: il reparto di ostetricia del policlinico «citta' di Quarta», dal primo febbraio ha chiuso dopo cinque anni di vita. Una decisione presa all'improvviso dalla Kinetica, societa' proprietaria dell'istituto e del policlinico «Sant'Elena» nell'ambito di una riorganizzazione interna, che seppur giustificata dall'azienda dall'esigenza di aderire alle linee guida emanate dal Ministero della salute in tema di numero dei parti annui per punto nascita, risulta incomprensibile se si valutano i risultati degli ultimi anni e in particolare l'incremento avuto a partire dal luglio 2009 che ha portato l'ostetricia della casa di cura policlinico «citta' di Quartu» a erogare assistenza al parto per 250 mamme e una prospettiva di ulteriore incremento a seguito della l'attivazione del percorso per il parto in acqua; inoltre, alla chiusura del reparto di ostetricia e' seguita la chiusura del reparto di ginecologia nonostante rimanga attivo il servizio di P.M.A. che fa capo al reparto di ginecologia e si ipotizza la sospensione di altre specialistiche come l'urologia, l'otorino laringoiatria e la chirurgia pediatrica e la riduzione delle attivita' di riabilitazione intensiva cod. 56, senza per questo che venisse modificato il budget complessivo assegnato alla Kinetika Sardegna; secondo quanto sostenuto in un primo momento dall'amministratore delegato della Kinetica, al 1 o febbraio 2011 l'attivita' e' stata sospesa anche a seguito del taglio di cinque milioni subito da parte della regione, poi smentito dall'assessore regionale della sanita', che invece ha predisposto un incremento del tetto di spesa del 5,3 per cento e nello specifico del policlinico «Citta' di Quartu» di 1 milione 146.000 euro. Ancora, la giunta regionale approva i tetti di spesa per i contratti tra le aziende sanitarie e gli erogatori privati fino al 2012, secondo i limiti imposti dal «piano di rientro», sottoscritto coi Ministeri dell'economia e delle finanze e della salute, e percio' invalicabili, fatte salve eventuali modifiche conseguenti alla prossima riorganizzazione del Sistema sanitario regionale. Peraltro, dalla cifra totale si evidenzia che non c'e' stato alcun taglio in tema di sanita' privata convenzionata, infatti, lo stanziamento e' il medesimo del 2009: 102 milioni di euro; dal 2010, l'assessorato regionale alla sanita' ha cancellato il meccanismo della compensazione e della regressione tariffaria, interno al comparto della sanita' privata, che negli ultimi anni ha consentito alla Kinetika e ad altri operatori, di fatturare prestazioni per importi ben superiori al budget assegnato, pur senza superare il tetto massimo previsto per la sanita' privata nella regione; i dipendenti del reparto di ostetricia hanno iniziato venerdi' 21 gennaio 2011 una raccolta firme per dire no alla chiusura. Oltre duemila persone in tre giorni hanno aderito all'iniziativa. Sono stati organizzati anche dei sit-in di protesta nel cortile della clinica con le future mamme, le ostetriche e le mamme che hanno partorito nella clinica. Il personale e' in mobilitazione con presidio permanente davanti all'ingresso della casa di cura polispecialistica Sant'Elena, sede della Kinetika Sardegna; nel frattempo la Kinetica ha manifestato la disponibilita' ad acquistare la Maria Ausiliatrice e la clinica Lay: un elemento che il gruppo cerca di tenere distinto e distante dalla vertenza in corso ma che, invece, e' evidente non puo' prescinderne; l'azienda il 29 dicembre 2010 ha attivato le procedure per il licenziamento di 121 dipendenti su 360 complessivi e che in interessano tutte le figure professionali dal personale medico all'ausiliario. Successivamente grazie anche alla mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori si e' giunti a prevedere l'attivazione della cassa integrazione guadagni in deroga per 122 dipendenti; la Cgilfp e la Cislfp hanno proposto all'azienda un accordo per distribuire il peso della cassa integrazione guadagni in deroga su tutti i lavoratori delle tre strutture in parti uguali prevedendo anche la rotazione tra le strutture, e per generare quel principio di solidarieta' che in casi di crisi aziendale come questa risulta un valore aggiunto ai fini del recupero di operativita'; tale proposta e' osteggiata dall'azienda che considera le strutture come autonome per quanto riguarda la gestione del personale e nel contempo l'autonomia viene meno quando si tratta di trasferire da una struttura all'altra le singole prestazioni o accorpare interi reparti. Una concezione che ha trovato l'accordo di alcune organizzazioni sindacali con le quali e' stato sottoscritto un accordo che ha determinato una frattura tra le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl da una parte e Uil, Css e Ugl dall'altra; tale accordo penalizza fortemente alcuni lavoratori che saranno collocati in cassa integrazione per tutto il 2011, mentre altri lavoratori di pari qualifica potranno evitarlo o, al piu' essere collocati in cassa integrazione guadagni in deroga per un breve periodo; si tratta di una disparita' di trattamento tra il personale che opera nelle tre cliniche della Kinetika, Sant'Elena, Citta' di Quartu e la cagliaritana San Salvatore, che, ad avviso dell'interrogante, non trova alcuna giustificazione plausibile, atteso che la gran parte del personale interessato e' inquadrato con la qualifica di operaio, ausiliario, OSS, fisioterapista, tecnico e altro, tutte figure professionali totalmente fungibili al loro interno; inoltre e' stato inviato in cassa integrazione guadagni in deroga il personale medico dipendente, mentre le attivita' sono svolte in gran parte dal personale medico che opera con contratto libero professionale; sintomatica e' la situazione del servizio di radiologia del policlinico Citta' di Quartu dove e' presente in organico un unico medico radiologo dipendente che risulta anche essere il responsabile del servizio e che attualmente e' collocato in cassa integrazione guadagni in deroga dal 1 o febbraio 2011, mentre le attivita' della radiologia sono state assegnate al personale medico assunto con contratto libero professionale dalla Kinetika e che ha sempre prestato la propria opera nella casa di cura Polispecialistico Sant'Elena -: se e quali iniziative di competenza intenda assumere al fine di porre rimedio alla situazione che si e' venuta a determinare nel ricorso alla cassa integrazione in deroga verificando le modalita' di erogazione al fine di garantire che le risorse pubbliche destinate agli ammortizzatori sociali in deroga siano utilizzate secondo un principio di equita' tra tutte le lavoratrici e i lavoratori interessati. (4-10873)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10873 presentata da SCHIRRU AMALIA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20110215
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10873 presentata da SCHIRRU AMALIA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20110215
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
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2014-05-15T00:59:03Z
4/10873
SCHIRRU AMALIA (PARTITO DEMOCRATICO)