_:Bc16bbf23d9cd259eb4b9e87f84d2a681 "Atto Camera Risposta scritta pubblicata lunedi' 20 giugno 2011 nell'allegato B della seduta n. 488 All'Interrogazione 4-10581\n presentata da RITA BERNARDINI Risposta. - Relativamente alla problematica segnalata dall'interrogante con il documento cui si risponde, si fa presente quanto segue. L'articolo 52, comma 5, lettera b), del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, ha disposto, nella sua versione originaria, che gli enti locali possono affidare, anche disgiuntamente, le attivita' di accertamento, liquidazione e riscossione dei tributi e delle altre entrate di loro competenza, tra gli altri, a societa' per azioni od a responsabilita' limitata, a prevalente capitale pubblico locale previste dall'articolo 22, comma 3, lettera e), della legge 8 giugno 1990, n. 142, e sue modificazioni, i cui soci privati siano prescelti tra i soggetti iscritti nell'albo di cui all'articolo 53 del citato decreto legislativo n. 446 del 1997. Il citato articolo 53 prevede poi l'istituzione presso il Ministero delle finanze dell'albo dei soggetti privati abilitati ad effettuare attivita' di liquidazione e di accertamento dei tributi e quelle di riscossione dei tributi e di altre entrate delle province e dei comuni. Inoltre, dispone che con decreti del Ministro delle finanze sono definiti le condizioni ed i requisiti per l'iscrizione nell'albo, al fine di assicurare, tra l'altro, il possesso di adeguati requisiti tecnici e finanziari da parte degli iscritti. Con il comma 3 dell'articolo 3 del decreto-legge 25 marzo 2010, n. 40 convertito dalla legge 22 maggio 2010 n. 73, e' stato previsto che: «I regolamenti emanati in attuazione dell'articolo 53, comma 3, del decreto legislativo n. 446 del 1997 sono aggiornati entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto prevedendo, fra l'altro, i requisiti per l'iscrizione all'albo di cui al medesimo articolo, in particolare quelli tecnico-finanziari, di onorabilita', professionalita' e di assenza di cause di incompatibilita', che sono disciplinati graduandoli in funzione delle dimensioni e della natura, pubblica o privata, del soggetto che chiede l'iscrizione, del numero degli enti locali per conto dei quali il medesimo soggetto, singolarmente ovvero in gruppo di imprese, svolge le funzioni di cui all'articolo 52 del medesimo decreto legislativo n. 446 del 1997, nonche' dell'eventuale sospensione, cancellazione o decadenza dall'albo in precedenza disposta nei riguardi di tale soggetto». L'aggiornamento consentira' di approntare idonei strumenti a garanzia delle somme riscosse dagli operatori abilitati per conto degli enti locali, nonche' un maggior controllo nei confronti dell'operato di questi ultimi. In proposito, si fa presente che gli uffici dell'amministrazione finanziaria stanno fattivamente lavorando alla predisposizione di nuovi decreti, diretti a sostituire integralmente i precedenti, considerata la rilevanza dell'aggiornamento operato. Sempre il comma 3 dell'articolo 3 del decreto legge n. 40 del 2010 ha poi stabilito che: «In caso di crisi di societa' di riscossione delle entrate degli enti locali, le societa' che, singolarmente ovvero appartenendo ad un medesimo gruppo di imprese, hanno esercitato le funzioni di cui all'articolo 52 del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, e successive modificazioni, per conto di non meno di cinquanta enti locali e che siano cancellate, con deliberazione ancorche' non dotata di definitivita', dall'albo di cui all'articolo 53 del predetto decreto legislativo n. 446 del 1997 ai sensi dell'articolo 11 del decreto del Ministro delle finanze 11 settembre 2000, n. 289, sono ammesse di diritto, su domanda della societa' ovvero della societa' capogruppo, alle procedure di cui al decreto-legge 23 dicembre 2003, n. 347, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 febbraio 2004, n. 39. Sono altresi' ammesse di diritto a tali procedure, anche in assenza di domanda, le predette societa' per le quali venga dichiarato dal tribunale lo stato di insolvenza. In tali casi il commissario e' nominato dal Ministro dello sviluppo economico, su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze». Con riferimento al caso particolare segnalato dall'interrogante si osserva che il comune di Aprilia ed altri enti avevano affidato a suo tempo direttamente o per il tramite di societa' miste la gestione delle entrate di loro competenza alla San Giorgio s.p.a. (ora Tributi Italia s.p.a.), che versa in stato di crisi ed a causa di cio' ha ritardato od omesso di riversare somme di competenza degli stessi. In conseguenza di tali ritardi ed omissioni la societa' in argomento e' stata cancellata dall'albo nazionale di cui all'articolo 53, comma 1, del citato decreto legislative n. 446 del 1997 con delibera n. 1 del 9 dicembre 2009 della commissione di cui al successivo comma 2. Il Consiglio di Stato, con la sentenza della Sezione IV n. 8687/2010 del 25 novembre 2010, ha definitivamente confermato la cancellazione dal predetto albo a suo tempo disposta dal Tar Lazio. Peraltro la Tributi Italia s.p.a., riconoscendo la sussistenza in proprio favore dei requisiti posti dalla legge, il 18 maggio 2010 ha chiesto, ai sensi e per gli effetti dell'articolo 3, comma 3, del decreto-legge n. 40 del 2010, l'ammissione alle procedure di amministrazione ivi richiamate. Sempre l'articolo 3 del predetto decreto legge n. 40 del 2010 dispone che: «Su istanza degli enti locali, creditori di somme dovute in adempimento delle predette convenzioni, il commissario puo' certificare, secondo modalita' e termini di attuazione stabiliti con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, se il relativo credito sia certo, liquido ed esigibile, anche al fine di consentire all'ente locale la cessione pro soluto a favore di banche o intermediari finanziari riconosciuti dalla legislazione vigente». Poiche' Tributi Italia s.p.a. e' stata ammessa alla procedura di amministrazione straordinaria con decreto del Ministero dello sviluppo economico ed il tribunale civile di Roma, con sentenza n. 427 del 20 ottobre 2010, ne ha dichiarato lo stato di insolvenza, gli enti locali interessati hanno potuto attivarsi per ottenere la certificazione necessaria per le opportune operazioni finanziarie tese al recupero della liquidita' necessaria per far fronte ai loro compiti. Relativamente alla richiesta di conoscere se il comune di Aprilia abbia rispettato il patto di stabilita' e se le risultanze delle ispezioni fatte dal Ministero dell'economia e delle finanze siano state trasmesse alla procura regionale della Corte dei Conti, ai fini dell'accertamento del danno erariale, il dipartimento della ragioneria generale dello Stato ha riferito che il predetto comune e' stato assoggettato a due diverse verifiche da parte dei servizi ispettivi di finanza pubblica. La prima, di contenuto piu' generale, e' stata eseguita nel 1998 dal settore I (oggi settore V). La seconda, svolta nel 2007, a cura del settore IV, ha riguardato prevalentemente la gestione del personale. In entrambi i casi il referto ispettivo, in presenza di ipotesi di danno erariale, e' stato inviato alla procura regionale della Corte dei Conti per il seguito di competenza. Per quanto attiene, poi, il rispetto del patto di stabilita', si fa presente che dalla certificazione ufficiale in possesso della ragioneria generale dello Stato risulta che per l'anno 2007 esso non e' stato rispettato. Di tale circostanza e' stata data comunicazione al Ministero dell'interno al fine dell'applicazione della sanzione. Il patto e' stato, invece, rispettato negli anni 2008 e 2009. Infine, dalle risultanze del monitoraggio al 31 dicembre 2010, il comune di Aprilia risulta, allo stato, rispettoso del patto. Il Sottosegretario di Stato per l'economia e per le finanze: Sonia Viale." . _:Bc16bbf23d9cd259eb4b9e87f84d2a681 "20110620" . _:Bc16bbf23d9cd259eb4b9e87f84d2a681 . . "20110125-20110620" . . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10581 presentata da BERNARDINI RITA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20110125" . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10581 presentata da BERNARDINI RITA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20110125"^^ . "TURCO MAURIZIO (PARTITO DEMOCRATICO)" . "BELTRANDI MARCO (PARTITO DEMOCRATICO)" . "FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA (PARTITO DEMOCRATICO)" . . "ZAMPARUTTI ELISABETTA (PARTITO DEMOCRATICO)" . . "1"^^ . . "BERNARDINI RITA (PARTITO DEMOCRATICO)" . . . _:Bc16bbf23d9cd259eb4b9e87f84d2a681 . "MECACCI MATTEO (PARTITO DEMOCRATICO)" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" . "4/10581" . . "Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-10581 presentata da RITA BERNARDINI martedi' 25 gennaio 2011, seduta n.423 BERNARDINI, BELTRANDI, FARINA COSCIONI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che: l'interrogante, assieme ai deputati della delegazione Radicale all'interno del gruppo del PD ha presentato tre interrogazioni riguardanti la societa' mista di riscossione dei tributi del comune di Aprilia, denominata A.ser; le tre interrogazioni, che non hanno ancora ricevuto risposta, sono le seguenti: la n. 4/00538 del 3 luglio 2008, la n. 4/04299 del 23 settembre 2009 e la n. 4/06770 del 13 aprile 2010; il quotidiano romano Il Tempo del 22 gennaio 2011, ha pubblicato a firma Riccardo Toffoli, un articolo intitolato «Aser 2», sequestrati conti a politici e amministratori di cui si riporta integralmente il testo: «Aprilia, la societa' di riscossione tributi avrebbe causato un danno di 80 milioni di euro: soldi bloccati a 15 persone. Riccardo Toffoli APRILIA. Sono arrivate ieri pomeriggio le notifiche decretate dal presidente della Corte dei Conti Salvatore Nottola su richiesta del viceprocuratore generale Massimo Di Stefano agli amministratori pubblici e privati per la vicenda A.ser. Per Gianni Cosmi (ex sindaco), Rosario Raco (ex vicesindaco), Giorgio Nardin, Osvaldo Sbattella e Michelino Telesca ex assessori della giunta Cosmi che ha creato A.ser e per Sergio Corbolino (consigliere comunale) e Calogero Santangelo (ex sindaco) coinvolti nel procedimento penale avviato dal pm Raffaella Falcione noto come «A.ser2», Maria Grazia Schenone, rappresentante legale della societa' socia di minoranza dell'A.ser, Patrizia Saggese patron della Tributi Italia, Daniele Cardenia e Massimo Ippoliti rispettivamente ex presidente del consiglio di amministrazione ed ex amministratore delegato di A.ser, poi Giovanni Pascone che ha preso il posto di Cardenia nel CdA di A.ser, Vito Paolo Marti, amministratore delegato di Aser nonche' Mario ed Elio Ortori rispettivamente amministratore unico di San Giorgio e membro del collegio sindacale il secondo, c'e' il sequestro conservativo disposto dal presidente Nottola su tutti i conti ed i beni in attesa dell'udienza che la magistratura contabile, vista la delicata situazione, ha deciso di convocare prima possibile: gia' il 9 febbraio prossimo. Secondo la lunga analisi effettuata dal procuratore, ci sarebbe stato un presunto danno erariale di oltre 80 milioni di euro. Un presunto danno erariale che si riferisce alla costituzione di A.ser e che prende le mosse dall'indagine gia' avviata nei confronti di Tributi Italia dalla stessa magistratura contabile che ha portato anche in questo caso, il presidente Nottola ad emettere un decreto di sequestro preventivo sui conti di Tributi Italia e di A.ser. Udienza che si e' tenuta lo scorso 18 gennaio. Non ci sono solo i soldi che la Tributi Italia e A.ser avrebbero dovuto dare al comune per i tributi comunali. Ci sono anche le inadempienze delle societa', il fatto che gli amministratori avessero dovuto vigilare sull'A.ser, il fatto che il nuovo contratto votato dalla giunta Santangelo nel 2007 fosse «antieconomico», come aveva gia' sostenuto il pm Raffaella Falcione, perche' restringe le possibilita' di rescissione del contratto e andava ad affidare nuovamente il servizio di verde ed arredo urbano previsto nel primo contratto partorito nel 1999, anche se nel corso degli anni questo non e' stato fatto. E quindi anche il famoso 9 per cento che faceva parte di quella fetta di aggio destinato al verde urbano. I nomi sono gli stessi che si ritrovano nel primo processo a carico degli amministratori della giunta Cosmi che e' durato piu' di dieci anni, e che ha assolto tutti gli imputati su tutti i reati ipotizzati dal pm Raffaella Falcione, ad accezione dell'abuso d'ufficio che e' stato prescritto e sul quale c'e' la richiesta di appello avanzata da Raco e Sbattella. Poi ci sonori nomi che sono apparsi nel procedimento avviato sempre dalla Falcione, noto come A.ser 2 che ha preso di mira il nuovo contratto con A.ser partorito dalla giunta Santangelo nel 2007 e dove risultano indagati Sergio Corbolino, Michele Telesca e Giorgio Nardin (consiglieri), l'ex sindaco Calogero Santangelo, i presidenti del CdA di A.ser Daniele Cardenia e Giovanni Pascone, gli amministratori delegati Massimo Ippoliti e Vito Paolo Marti, Maria Grazia Schenone presidente del CdA di San Giorgio e Mario Ortori -: se le amministrazioni comunali che si sono succedute nel tempo abbiano rispettato il patto di stabilita', e se le risultanze delle ispezioni fatte dal Ministero dell'economia e delle finanze siano state trasmesse alla procura regionale della Corte dei Conti ai fini dell'accertamento del danno erariale; quali iniziative abbia messo in atto per evitare che si ripetano in futuro, nel settore della riscossione dei tributi, gli incresciosi accadimenti che hanno coinvolto il Comune di Aprilia e gettato sul lastrico centinaia di altri comuni italiani che si sono affidati a societa' miste, simili alla A.ser, per la riscossione dei tributi; se sia intervenuto o meno per evitare che la societa' mista Aser, nonostante il contratto sia rescisso da tempo, continui ad inviare illegittimamente cartelle di pagamento ai cittadini; se sia intervenuto o meno per contrastare la pretesa di Tributi Italia di riscuotere dal comune di Aprilia l'aggio del 75 per cento per l'evasione accertata ma non ancora incamerata e sull'ICI sulla prima casa, non piu' in vigore.(4-10581)" . "2014-05-15T00:57:05Z"^^ . .