. . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10508 presentata da GARAGNANI FABIO (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20110120" . . . "GARAGNANI FABIO (POPOLO DELLA LIBERTA')" . "Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-10508 presentata da FABIO GARAGNANI giovedi' 20 gennaio 2011, seduta n.421 GARAGNANI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: nel corso degli ultimi anni gli uffici Immigrazione delle questure e gli sportelli unici per l'immigrazione attivati presso gli Uffici territoriali del Governo hanno dovuto sostenere un numero crescente compiti di estrema rilevanza dalle procedure per l'emersione del lavoro irregolare di colf e badanti, alle pratiche per il ricongiungimento familiare per gli stranieri, a quelle per l'assunzione di lavoratori neo-comunitari, a quelle di perfezionamento dell'ingresso per attivita' di lavoro subordinato, a tempo indeterminato o determinato, stagionale, autonomo nell'ambito delle quote stabilite dal «decreto flussi», per le esigenze di funzionamento dei summenzionati uffici, nel 2007 il Ministero dell'interno ha bandito una procedura concorsuale, per titoli ed esami, per l'assunzione di complessive 650 unita' di personale, con contratto a tempo determinato della durata di 36 mesi, con il chiaro intento di rispondere a questo sovraccarico di compiti che si era venuto a creare; fra i requisiti per l'ammissione al concorso era richiesto quello di aver svolto, con contratto di prestazione di lavoro temporaneo, per un periodo di almeno sei mesi anche non continuativi, attivita' connesse all'attuazione delle norme in materia di immigrazione presso le amministrazioni dello Stato, per cui era chiaramente rivolto a quel personale che a partire dal marzo 2003, attraverso un susseguirsi di contratti di lavoro interinale e relative proroghe, era stato utilizzato per far fronte ad una piu' efficace gestione delle procedure connesse alla regolarizzazione degli stranieri; il contratto a tempo determinato della durata di 36 mesi costituiva il requisito necessario per la stabilizzazione definitiva secondo la legge allora vigente (che in seguito e' stata modificata, a danno di chi nutriva legittime aspettative); nel gennaio 2008 fu sottoscritto un primo contratto individuale della durata di due anni, non sussistendo in quel momento la piena copertura finanziaria, relativamente ai previsti 36 mesi; con ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3827 del 27 novembre 2009, concernente «Ulteriori disposizioni urgenti di protezione civile per il contrasto e la gestione dell'eccezionale afflusso di cittadini non appartenenti all'Unione Europea» fu autorizzata la proroga di detti contratti fino al 31 dicembre 2010 e che, peraltro, la stessa ordinanza, proprio in considerazione dell'esplosivita' e della delicatezza della situazione autorizzava il Ministero dell'interno e il Ministero del lavoro e delle politiche sociali a utilizzare, per un periodo non superiore a sei mesi, per il tramite di agenzie di somministrazione di lavoro interinale, rispettivamente ulteriori 650 e 300 unita' da destinare alle sedi interessate dalle procedure di emersione. nella seduta della Camera n. 361 del 29 luglio 2010 durante la discussione della manovra finanziaria la Camera ha approvato un OdG che impegnava il Governo a prorogare di ulteriori 12 mesi i contratti di lavoro a tempo determinato in scadenza il prossimo 31 dicembre 2010. Poca cosa rispetto alle premesse, comunque importante segnale in un momento di difficolta' quale quello che il nostro Paese sta attraversando e in seguito, in risposta all'interpellanza urgente presentata alla Camera a prima firma dell'onorevole Daniela Sbrollini (2-00783), il Sottosegretario di Stato per l'interno, Nitto Palma, affermava che le misure adottate per garantire la funzionalita' degli uffici di prefetture e questure che si occupano di immigrazione derivano da «esigenze temporalmente definite», per «attuare in maniera temporanea ed eccezionale specifiche strategie organizzative» e che la stabilizzazione del personale non e' consentita dalle esigenze di contenimento del disavanzo pubblico; il Sottosegretario sosteneva inoltre che a partire dal 2009, per la velocizzazione delle pratiche, sarebbero state adottate specifiche misure organizzative e di sistema attraverso il ricorso all'implementazione della tecnologia degli uffici, lasciando intendere che l'attivita' degli uffici non subirebbe soluzioni di continuita', non facendo nessuna menzione invece di quei 650 lavoratori a tempo determinato che finora sono risultati quanto mai indispensabili per garantire la corretta e fluida attivita' degli uffici degli Uffici territoriali del Governo e questure, a discapito delle note di merito a loro indirizzo di questori e prefetti, nonche' delle numerose comunicazioni inviate al Ministero dell'interno con cui le medesime autorita' hanno denunciato l'imprescindibilita' dell'impiego dei 650 precari, avvertendo della grave situazione che si verrebbe a determinare, anche a livello sociale, in conseguenza della sospensione dei servizi che questo personale ormai da sette anni assicura; al momento, a meno di un mese dalla scadenza del contratto, non e' ancora dato sapere quale sara' la sorte dei 650 precari e dal Ministero provengono solo notizie, peraltro non ufficiali, che lasciano intendere che il contratto non verra' prorogato, benche' il problema relativo alla mancanza di copertura finanziaria per ulteriori 12 mesi sembri essere stato risolto; si vocifera inoltre che gli stessi lavoratori, nel giro di qualche mese, potrebbero essere riassorbiti nuovamente nel circuito da cui a breve uscirebbero, attraverso il ricorso, ancora una volta, alle agenzie di lavoro interinale, o in alternativa della possibilita' di bandire una nuova procedura concorsuale -: se il Ministero intenda veramente disconoscere l'apporto che questo personale ha fornito per il buon funzionamento dell'amministrazione e il patrimonio di know-how e di risorse umane che non e' certo sostituibile attraverso la tecnologia informatica o procedure e misure organizzative e di sistema; che senso abbia avuto immettere altro personale nell'amministrazione, in particolare 650 lavoratori interinali per soli sei mesi, anche in considerazione del fatto che la spesa media di un lavoratore interinale e' circa il doppio di quella di un lavoratore a tempo determinato e che cio' va contro i criteri di economicita' e buon andamento della pubblica amministrazione; per le medesime considerazioni come sia possibile pensare di fare nuovamente ricorso a una tipologia contrattuale di questo tipo; se si siano valutate le ricadute che l'interruzione dell'erogazione del servizio dei 650 precari comporterebbe sul tessuto sociale del Paese, anche alla luce del fatto che, presso le questure, il personale civile dismesso verrebbe, seppur temporaneamente, sostituito con ogni probabilita' da quello di polizia e questo inciderebbe sulla possibilita' di garantire la sicurezza di un Paese il cui Governo e' costretto a dislocare poliziotti per lo svolgimento di attivita' amministrativa. (4-10508)" . . . "2014-05-15T00:56:33Z"^^ . "20110120-" . "4/10508" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" . "0"^^ . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10508 presentata da GARAGNANI FABIO (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20110120"^^ .