INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10370 presentata da ANGHINONI UBER (LEGA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA) in data 19970528
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Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: e' di questi giorni la notizia (riportata dal quotidiano Gazzetta di Mantova della seconda meta' di maggio) dell'azione dell'inchiesta della procura di Palermo che il 17 maggio 1997 ha visto la Dia arrestare tre imprenditori siciliani, Luigi Faldetta, Vincenzo Bellini, Giuseppe Bellini, tutti palermitani, accusati di riciclaggio, sono ritenuti i prestanome del boss Pippo Calo' che per "ripulire" il tesoro del "cassiere delle cosche" avrebbe utilizzato diverse societa'; le societa' utilizzate ad oggi risultano in tutto 8; cinque con sede a Palermo, due con sede a Borgoforte (Mantova) ed una con sede a Mantova citta' e cioe': la "Sevi Costruzioni" e la "Dante Costruzioni" con sede a Palermo, la "Televip" sempre di Palermo, intestata - a quel che risulta agli interroganti - alla moglie del Faldetta, la "Immobiliare Sicilia di Paolo Triolo e C." e la "Comed" entrambe di Palermo. La "Villa Azzurra srl" costituita nel 1994 di cui e' amministratore unico il figlio del Faldetta; la "Orizzonti - Cooperative sociale a responsabilita' limitata" nata nel 1996 entrambe di Borgoforte (Mantova); la "Canossa Group srl" con sede in Mantova citta' da due anni; il "mago della finanza mafiosa" e cioe' il Pippo Calo', gia' capo della "Famiglia" di Porta Nuova Palermo - a quanto consta agli interroganti - avrebbe continuato a gestire i suoi affari anche dal carcere dell'Asinara in regime di massima sicurezza; risulta agli interroganti che in una recente relazione alla Camera, il prefetto di Mantova, dottor Porena, abbia minimizzato l'infiltrazione mafiosa in provincia di Mantova sia in riferimento al riciclaggio sia ad altre forme di presenza mafiosa -: come possa il mafioso Pippo Calo' e con quali coperture e compiacenze sia nel carcere che fuori, sino ai livelli politici, continuare la sua attivita' mafiosa dall'interno del carcere dell'Asinara in regime di massima sicurezza; come valuti l'operato del prefetto di Mantova, dottor Porena, di fronte alla realta' ormai dimostrata di grave e rilevante attivita' mafiosa nella provincia di Mantova, evidenziati gia' in precedenza da innumerevoli segnali, cosi' da chiarire se lo stesso non sia in grado di vedere o non voglia vedere l'esistenza e la pericolosita' dell'infiltrazione mafiosa nella provincia di Mantova; se il dottor Porena, prefetto di Mantova, sia all'altezza del ruolo ricoperto e se la stessa figura prefettizia non sia alla luce del fatto, superata e da abolire lasciando alle amministrazioni locali i compiti a loro assegnati. (4-10370)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10370 presentata da ANGHINONI UBER (LEGA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA) in data 19970528
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
BORGHEZIO MARIO (LEGA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA)
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2014-05-15T11:03:57Z
4/10370
ANGHINONI UBER (LEGA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA)