_:Ba7ecf38621e19d1b7654a70e088d9b05 "Il video gioco \"CARMAGEDDON\" prodotto nella forma di videocassetta non rientra nella definizione di \"giocattolo\" cosi', come riportato all'articolo 1, del decreto legislativo 27 settembre 1991, n. 317 concernente l'attuazione della direttiva CEE 88/378 sulla sicurezza dei giocattoli. Il prodotto ne e' escluso anche in forza dell'allegato 1, punto 18 alla direttiva stessa. Ad un primo esame tale video gioco potrebbe rientrare nel disposto della legge n. 425 del 1995 concernente \".... le caratteristiche degli apparecchi e congegni automatici, semiautomatici ed elettronici da trattenimento e da gioco di abilita'...\" che prevede l'emanazione di un regolamento di attuazione, il quale, pero', e' in fase di concertazione con i Ministeri dell'interno e del commercio con l'estero. Il comma 2, dell'articolo 6, di tale regolamento vieta espressamente l'esibizione di tematiche di cruda violenza o di pornografia. Il Ministero dell'industria segue con particolare attenzione le problematiche denunciate nel testo dell'interrogazione ed e' pronto ad intervenire con gli strumenti concessigli per arginare il fenomeno, qualora pervenissero denunce, circa la nocivita' di tali giochi sulla psiche dei minori, o relazioni, pareri o studi sulla loro pericolosita' emessi da istituzioni scientifiche, universitarie o di altro tipo, cosa che, peraltro, non si e' ancora verificata. Attualmente, l'unica strada percorribile e' quella di sensibilizzare tutti coloro che sono a contatto con i bambini, oltre agli operatori dell'infanzia e naturalmente i genitori che ne hanno la responsabilita', in modo tale che tutti questi soggetti possano valutare preventivamente l'acquisto di tali prodotti. Concetto questo ripetutamente ribadito dalla direttiva CEE 88/378 concernente la sicurezza dei giocattoli. Peraltro, non si ritiene opportuno perseguire una campagna esperita attraverso i mezzi di informazione che potrebbero ottenere l'effetto contrario, stimolando una sorta di morbosa curiosita' che, trasformandosi in quella che viene definita la pubblicita' negativa, procurerebbe risultati opposti a quelli che si vorrebbero adottare per tutelare i minori. Inoltre, con riferimento anche ad altri prodotti consimili denominati \"TAMAGOT-CHI\" e \"BIT-BIT Pressoch\", non esistono normative europee finalizzate a valutarne la loro nocivita' sulla psiche dei bambini. Le normative esistenti, riferite alla suddetta direttiva CEE, si riferiscono esclusivamente ad aspetti intrinseci di sicurezza quali le caratteristiche fisiche, chimiche, tossicologiche ed elettriche; ne' risulta che in sede di Commissione Europea si sia posto, al momento, il problema. Il Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato: Pier Luigi Bersani." . _:Ba7ecf38621e19d1b7654a70e088d9b05 "19971117" . _:Ba7ecf38621e19d1b7654a70e088d9b05 "MINISTRO MINISTERO DELL'INDUSTRIA, DEL COMMERCIO E DELL'ARTIGIANATO" . _:Ba7ecf38621e19d1b7654a70e088d9b05 . "4/10315" . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10315 presentata da PECORARO SCANIO ALFONSO (MISTO) in data 19970527"^^ . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" . _:Ba7ecf38621e19d1b7654a70e088d9b05 . "2014-05-15T11:03:41Z"^^ . . "PECORARO SCANIO ALFONSO (MISTO)" . "Al Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato. - Per sapere - premesso che: e' in vendita da qualche tempo un giochino elettronico di fabbricazione giapponese, il cosiddetto \"pulcino virtuale\"; secondo il parere di alcuni esperti, tale giochino rappresenterebbe uno strumento pericoloso, per alcuni addirittura \"un incubo\"; il gioco in questione, infatti, va accudito come se fosse un animale vero, con i suoi bisogni e problemi di salute e, se ci si sbaglia a schiacciare i pulsanti nella ricerca delle funzioni vitali, il pulcino \"muore\"; come affermano alcuni neuropsichiatri infantili, tale gioco coinvolgerebbe emotivamente i bambini troppo profondamente, costringendoli cosi' ad affrontare il tema della vita e della morte; obiettivamente la questione non puo' essere limitata solo al giochino citato, ma si pone anche il problema di quale regolamentazione dare al settore dei videogiochi, in particolare a quelli rivolti ai minori; un atteggiamento meramente proibizionistico sarebbe fallimentare, come sempre e' accaduto alle iniziative in tal senso, mentre e' utile avviare un confronto con le aziende produttrici in modo da definire gli eventuali indirizzi; come e' stato rilevato da alcune associazioni per la protezione degli animali, lo stesso videogioco potrebbe avere funzioni persino educative, considerando molto piu' grave l'utilizzo di animali vivi come giocattolo, piuttosto che l'utilizzo di un videogioco; occorre pertanto colmare la mancanza di ogni regolamentazione in materia di giocattoli, tenuto anche conto che piu' volte e' stato chiesto un intervento relativamente alle armi giocattolo e alla violenza altamente diseducativa di alcuni videogiochi; in particolare, vanno messe in rapporto le esigenze di tutela degli animali che con alcune modifiche, potrebbero essere recepite dallo stesso videogioco, con la assoluta necessita' di una tutela relativa alle eventuali implicazioni sulla psicologia infantile -: quali provvedimenti intenda adottare per promuovere una regolamentazione di indirizzo nel settore dei giocattoli e in quello dei videogiochi; se non ritenga eventualmente opportuno prevedere anche un'authority di indirizzo che possa comprendere esperti di psicologia infantile, le associazioni dei consumatori, quelle a difesa degli animali e non violente, per valutare non solo l'impatto psicologico, ma anche il rispetto di tutte le forme di vita che dovrebbe essere un valore comune per la nostra civilta'. (4-10315)" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10315 presentata da PECORARO SCANIO ALFONSO (MISTO) in data 19970527" . . . "1"^^ . . . "19970527-19971209" .