INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10206 presentata da NAPOLI ANGELA (ALLEANZA NAZIONALE) in data 19950522

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Ai Ministri per la funzione pubblica e gli affari regionali e della pubblica istruzione. - Per sapere - premesso che: lo scorso 10 maggio, dopo ben cinque anni di vacanza contrattuale, solo i sindacati confederali hanno sottoscritto con l'ARAN (Agenzia rappresentativa del Governo) il nuovo contratto-scuola, che non e' stato, invece, responsabilmente firmato dai sindacati autonomi della scuola SNALS, CISNAL, GILDA, CISAL, eccetera; le trattative sindacali per il rinnovo del contratto scuola si sono svolte a tavoli separati (confederali da una parte ed autonomi dall'altra) e tra inspiegabili accelerazioni e rallentamenti; l'ARAN e' stata ostaggio dei burocrati sindacali confederali per tutta la durata delle trattative, talche' si e' allontanata decisamente dalle direttive ricevute dal Governo; per la prima volta sono previsti due tempi di sottoscrizione dell'ipotesi d'accordo: una prima fase subito, la seconda alla conclusione vera e propria delle trattative, ossia fra sessanta giorni; i lavoratori della scuola hanno accettato una politica di razionalizzazione che avrebbe dovuto portare un risparmio di circa 3.600 miliardi con iniziative come quella del vituperato "decreto mangiaclassi", senza riuscire ora a capire come e dove verranno ridistribuiti quei soldi; la progressione economica dei lavoratori della scuola, prevista dal nuovo contratto, si basa sulla individuazione di carichi di lavoro aggiuntivi e non afferenti alla specificita' funzionale; nel nuovo contratto sono previste cento ore obbligatorie in sei anni per i corsi di aggiornamento professionale, quasi sempre predisposti da presunti centri culturali collegati alle organizzazioni sindacali, che dovrebbero spartirsi una "torta" di mille miliardi, il tutto senza che sia prevista alcuna forma di controllo; lo stesso contratto esonera i distaccati sindacali dagli obblighi di aggiornamento, previsti invece per tutti i docenti al fine della progressione economica; non viene prevista alcuna definizione di parametri generali circa gli standard di rendimento, di efficienza e di efficacia del servizio; la nuova normativa assume carattere punitivo giacche' prevede la formalizzazione di un ulteriore carico di lavoro per tutti (capi di Istituto, docenti, ATA) ed una diminuzione dei diritti soggettivi (ferie, congedo straordinario, aspettative, eccetera) a fronte del nulla; il contratto intende premiare la produttivita' e poi prevede sia l'azzeramento dei periodi di aspettativa gia' cumulati alla data di entrata in vigore del contratto, con la chiara conseguenza che chi era vicino al limite massimo potra' ricominciare da capo, sia i sei giorni di ferie per i docenti durante il periodo di lezioni; sul piano salariale, con il nuovo contratto, il personale docente non recupera neanche l'inflazione reale degli ultimi due anni, anzi una parte rilevante del corpo docente non riceve neanche quel 6 per cento tanto declamato sulla stampa, a causa della sostituzione del vecchio meccanismo delle "classi" legato all'eta', con quello denominato "a gradoni"; sempre nel nuovo contratto non vi e' alcun riferimento ad un ruolo di dirigenza nel comparto scuola; ed ancora, il nuovo contratto contiene direttive confuse: sullo sciopero del personale ATA ed educativo, per il quale e' previsto prima il contingentamento e poi l'eventuale richiesta di adesione allo sciopero; sul periodo di prova dei docenti della durata di un anno scolastico, ma la cui valutazione non viene effettuata alla fine, bensi' nella seconda meta' di esso; rimangono i permessi retribuiti ex legge n. 104, limitandosi ad auspicare ("possibilmente") che non se ne avvalgono sempre negli stessi giorni e nelle stesse ore; la riduzione nella durata dell'ora di lezione e' soggetta a recupero solo quando esplicitamente prevista da progetti di sperimentazione; il contratto della "innovazione" non solo non innova alcunche' sul piano delle diversificazoni fra le varie categorie interessate, ma ne esaspera i consolidati appiattimenti; il nuovo contratto riporta in auge un modello di scuola assistenziale, senza alcun progetto educativo e mortifica la funzione docente -: quali immediate iniziative intendano assumere per riaprire le trattative, cosi' come richiesto da tutti i sindacati autonomi della scuola, dall'Associazione nazionale presidi e dalla stragrande maggioranza dei lavoratori della scuola, sia per far si' che il nuovo contratto diventi un vero sistema di progetto e di professionalita' dovuto al personale docente e non docente, sia per non mettere a rischio la regolare chiusura dell'anno scolastico. (4-10206)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10206 presentata da NAPOLI ANGELA (ALLEANZA NAZIONALE) in data 19950522 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 
BASILE VINCENZO (ALLEANZA NAZIONALE) 
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4/10206 
NAPOLI ANGELA (ALLEANZA NAZIONALE) 

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