INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10092 presentata da ONNIS FRANCESCO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 19950517

Al Presidente del Consiglio dei ministri ed al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: ieri 14 maggio 1995, all'alba, un commando di vigliacchi criminali indegni di essere sardi, ha sequestrato, ad Abbasanta, la signora Vanna Licheri Leone, madre di quattro figli e piu' volte nonna, allevatrice, malata di cuore; con la signora Licheri Leone sono tre, contemporaneamente, le vittime in Sardegna del barbaro delitto di sequestro di persona; i tre sequestri, dei cui autori ancora nulla si sa, sono stati commessi in un arco di tempo di pochi mesi nel corso del quale sono stati consumati anche due tentativi; il sequestro di Giuseppe Vinci, tuttora nelle mani dei barbari carcerieri, e' stato commesso il 9 dicembre 1994, esattamente sei giorni successivi alla visita in Sardegna del Ministro dell'interno e del Capo della polizia; in occasione di tale visita il Ministro dell'interno, interpellato espressamente dall'interrogante e sollecitato a rafforzare le misure antisequestro, aveva assicurato, per bocca del Capo della polizia presente all'incontro, che in tempi brevissimi, nel contesto di un programma di piu' efficace tutela dell'ordine pubblico in Sardegna, sarebbe stato costituito e sarebbe divenuto operante nel territorio dell'Isola uno speciale reparto mobile in grado di arginare e combattere, sul piano della prevenzione e della repressione, il dilagante e allarmante fenomeno dei sequestri di persona; sennonche' tutti gli impegni assunti sono stati disattesi: nessun reparto mobile e' stato costituito e trasferito in Sardegna e, per quanto consta, le forze dell'ordine non sono state potenziate di un solo uomo; i delinquenti, sempre piu' spavaldi e sempre piu' incoraggiati dalla sperimentata assenza e inefficienza dello Stato, hanno purtroppo risposto alle vane promesse del Ministro, prima sequestrando Vinci, quindi, il 19 febbraio 1995, sequestrando Giuseppe Sircana, dopo aver mancato per un soffio il 5 gennaio 1995 il sequestro del notaio Carlo Passino a Oristano; il sequestro della signora Licheri Leone ha il sapore amaro e umiliante di una vera e propria sfida beffarda allo Stato ed alle istituzioni; la signora infatti e' stata catturata nella sua azienda e quindi trasferita a bordo di un'auto che e' transitata a brevissima distanza dai luoghi dove sono insediate ed operano entita' importanti della struttura delle forze dell'ordine in Sardegna (il Centro Addestramento della polizia e il Nucleo Eliportato dei Carabinieri); e' amaramente evidente che le forze dell'ordine non sono in grado di assicurare in Sardegna, sul versante della prevenzione e su quello della repressione, come avviene invece in altre parti d'Italia, la tutela dell'ordine pubblico e della sicurezza dei cittadini con particolare riferimento all'odioso fenomeno dei sequestri di persona che in altri momenti, anche recenti, della storia criminale dell'Isola e' stato validamente contenuto; il sequestro Licheri Leone si abbatte come una sciagura dalle conseguenze incalcolabili anche sulla sempre piu' precaria economia della Sardegna, minata dalla disoccupazione piu' alta d'Italia, da una siccita' di dimensioni catastrofiche e dall'insipiente immobilismo di un governo della regione incapace di affrontare e risolvere i problemi socio-economici di una realta' sempre piu' degradata e abbandonata -: si chiede se il Presidente del Consiglio dei ministri ed il Ministro dell'interno non ritengano di dover intervenire immediatamente con fatti e iniziative, non solo con promesse e assicurazioni, potenziando adeguatamente, anche con reparti specializzati, la presenza delle forze dell'ordine in Sardegna e disponendo una distribuzione di tali forze sul territorio in grado di consentire una concreta e professionale attivita' di prevenzione dei sequestri ed una tempestiva, efficiente e seria reazione operativa e investigativa nei tempi strettamente successivi alla cattura dell'ostaggio. (4-10092)