. "Interrogazione a risposta scritta Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-10046 presentata da MAURO BULGARELLI lunedì 17 maggio 2004 nella seduta n. 468 BULGARELLI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della difesa, al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: il 2 marzo 1994 l'elicottero della Finanza Agusta 109 sorvola la zona di Capo Carbonara, le condizioni meteo sono buone, il supporto via mare è fornito dalla motovedetta Colombina . Dopo Serpentara la Colombina cambia rotta per puntare su Capo Ferrato. Gli uomini della motovedetta inizialmente dichiarano di aver perso l'elicottero su Serpentara, salvo poi confermare quel che i tracciati testimoniano, e cioè che quando sparisce dal radar l'elicottero è proprio sopra la Colombina , così basso che ne leggono le insegne, ma poi ognuno prosegue per conto suo. Fatto sta che l'elicottero scompare, non vengono mai recuperati i corpi dei piloti né il relitto, a parte pochi rottami sospetti; un testimone ha rivelato che nella rada di Feraxi, la sera del 2 marzo di sette anni fa, c'era una nave, la Lucina che avrebbe preso rapidamente il largo dopo l'incidente. Si tratterebbe quindi del mercantile che, quattro mesi dopo, si trasformò nel teatro di un'orrenda mattanza nel porto algerino di Djendjen dove i sette uomini dell'equipaggio vennero tutti sgozzati e un processo troppo sbrigativo e superficiale ha attribuito le responsabilità agli integralisti islamici del Gia. Un ex gladiatore del Sid, Nino Arconte di Cabras, ha rivelato che su quella nave si sarebbe dovuto imbarcare un ex agente segreto, un certo Tano Giacomina di Oristano e che solo un contrattempo lo salvò. Morirà poi misteriosamente a Capo Verde nel 1998; le indagini sull'elicottero scomparso si orientano sull'incidente, ma tanti testimoni si fanno avanti. Un agricoltore, Giovanni Utzeri, dice di aver sentito volteggiare un elicottero intorno alle 19,30 sulla baia di Feraxi, poi un forte boato, mentre Gigi Marini, che sta pescando in quella zona, e Antonio Cuccu, che passeggia in campagna, vedono l'elicottero rovesciato e sentono una forte esplosione. Il tutto lontano da Serpentara, a Capo Ferrato, insomma: nella zona dove navigava la Colombina . In seguito l'istituto idrogeologico di Genova individua il probabile punto di impatto vicino al luogo indicato dai testimoni, dei quali peraltro non conosce le dichiarazioni. Lo specchio di mare viene setacciato ma, dell'elicottero non c'è traccia. Nel febbraio 1996 l'inchiesta viene archiviata: senza il relitto tutto è più difficile. Ma i familiari dei due piloti insistono, e si continua a indagare: nel novembre 1999 i sommozzatori della Marina cercano ma non trovano niente. Nel giugno 2002 il pm chiede per la seconda volta l'archiviazione, nel febbraio 2002 getta la spugna anche la Procura militare; secondo quanto riporta un articolo dell' Unione sarda del 14 maggio 2004, durante un'udienza del processo Vernesoni, si è riaperto uno spiraglio sul caso, che ha profondamente colpito l'opinione pubblica sarda, dell'elicottero abbattuto e misteriosamente scomparso sette anni or sono; l'udienza cui si fa riferimento investiva alcuni uomini della Finanza accusati di aver rivenduto droga sotto sequestro. Il maresciallo Giovani Mei, imputato che il 28 marzo 2003 aveva dichiarato in Tribunale di aver saputo che alcuni pentiti accusavano Vernesoni, facendo tra l'altro riferimento «anche del discorso dell'elicottero, che sarebbe stato lui ad addestrare per abbatterlo»; parole allusive, tutte da decifrare, ma l'avvocato Carmelino Fenudi, che tutela i familiari dei due piloti il maresciallo di Cuglieri Gianfranco Deriu di Terralba e il brigadiere di Ottana Fabrizio Sedda morti nell'abbattimento dell'Agusta 109 (nome in codice Volpe 132) elicottero delle Fiamme gialle scomparso tra le 19 e le 20 del 2 marzo 1994 nella rada di Feraxi, ha inserito il verbale di quell'udienza in una corposa memoria e ha chiesto al giudice di non archiviare l'inchiesta sul disastro; il gip Giovanni Lavena ha ordinato nuove indagini e il pm Guido Pani avrà sei mesi per accertare di quali informazioni siano effettivamente in possesso alcuni dei protagonisti del processo Vernesoni; ma Pani dovrà fare altresì chiarezza sulla vicenda dell'elicottero (identico a quello abbattuto) rubato in un hangar di Oristano 20 giorni dopo la morte di Deriu e Sedda e trovato semismontato vicino a Monserrato su segnalazione di alcuni pentiti sempre coinvolti nel processo Vernesoni. Una delle ipotesi è che i pezzi servissero per depistare; stupisce che dopo sette lunghi anni non sia ancora stato recuperato alcun tracciato radar dell'elicottero e letteralmente è incredibile che i radar della base militare di Capo San Lorenzo fossero tutti in black-out ; ma il pm Pani probabilmente acquisirà quello di Monte Codi che potrebbe comunque fornire indicazioni utili; non è stato accertato in via definitiva se quella sera fossero in corso esercitazioni militari con lancio di missili: alcuni testimoni hanno visto l'A 109 sorvolare una nave porta- container ferma per tre giorni in rada a Feraxi; ma, se davvero c'erano esercitazioni, la navigazione era interdetta, e allora qualcuno deve aver visto quell'imbarcazione; questa circostanza potrebbe far capire quali controlli stesse facendo l'elicottero, si è spesso parlato di traffici di armi. Dovranno quindi essere interrogati anche alcuni testimoni che si trovavano in mare all'ora del disastro ed essere trascritte le conversazioni registrate dalla torre di controllo di Elmas e dalla sala operativa della Finanza. Conversazioni che si interrompono misteriosamente alle 19,16. Per oltre quaranta minuti c'è un silenzio impossibile: è muto l'elicottero «Volpe 132», ma è muta, incredibilmente, anche la base operativa. Il gip ha infine già disposto accertamenti tecnici sui frammenti dell'elicottero alla ricerca di tracce di esplosivo; per la prima volta per la famiglia dei due piloti caduti si apre uno spiraglio di speranza, ma perché questa speranza si traduca in un successo bisogna che lo Stato italiano, l'Esercito ed il Governo collaborino pienamente nella ricerca della verità mettendo fine ad una lunga serie di silenzi, depistaggi, omissis , che hanno fatto parlare di Ustica sarda -: perché la commissione d'inchiesta militare non abbia tenuto conto della disinteressata testimonianza del giardiniere Giovanni Utzeri; quale fosse la missione dell'elicottero scomparso «Volpe 132» e se il Governo disponga di informazioni circa un'eventuale perizia tesa a verificare se i nastri della comunicazione radio tra Deriu e Sedda ed Elmas che si interrompono siano stati manipolati; se fossero in corso esercitazioni militari nell'area di Feraxi il giorno dell'incidente e, in caso affermativo, come potesse colà trovarsi una presunta nave mercantile come la Lucina ; di quali informazioni il Governo disponga relativamente alla reale natura (equipaggio, carico, ruolo) della nave che ha rapidamente preso il largo dopo la tragedia. (4-10046)" . "2015-04-29T00:35:53Z"^^ . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10046 presentata da BULGARELLI MAURO (MISTO-VERDI-L'ULIVO) in data 17/05/2004" . . . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10046 presentata da BULGARELLI MAURO (MISTO-VERDI-L'ULIVO) in data 17/05/2004"^^ . . "0"^^ . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" . "BULGARELLI MAURO (MISTO-VERDI-L'ULIVO)" . "Camera dei Deputati" . . "20040517" . . "20040517" . "4/10046" . .