INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09929 presentata da DI ROSA ROBERTO IGNAZIO (PROG.FEDER.) in data 19950511

Ai Ministri delle finanze e dei trasporti e navigazione. - Per sapere premesso che: con verbale n. 2 del 12 marzo 1992, l'Autorita' Portuale di Genova (allora Consorzio Autonomo del Porto) ha consegnato al Comando 1 Legione della Guardia di Finanza un'area del demanio marittimo di metri quadrati 1164 situata in Genova a nord di Lungomare Canepa, per l'ampliamento della Caserma "Testero" con nuovo edificio ormai ultimato; l'Autorita' Portale di Genova si appresta ora ad inserire nel compendio in concessione alla Guardia di Finanza - asseritamente ai sensi dell'articolo 49 del Codice della Navigazione - un'area di via Pietro Chiesa, adiacente alla Caserma "Testero", di ben 10 x 141 metri, che sarebbe stata richiesta dal medesimo Comando per non meglio specificati "motivi di sicurezza passiva"; gia' la costruzione del nuovo edificio (di ben 16 piani) della Caserma Testero e' avvenuta senza tenere in alcuna considerazione i pareri del comune di Genova, ed anzi opponendo, a richieste di chiarimenti da parte di questo, addirittura il "segreto militare"; col risultato che tale nuovo edificio non si armonizza con il vicinissimo "Comparto di San Benigno", costituito da numerosi e imponenti edifici, adibiti a uffici e abitazioni e caratterizzati da una fisionomia architettonica peculiare; l'imminente incameramento della summenzionata area di metri 10 x 141 pare debba servire di fatto - piu' che a "motivi di sicurezza passiva", a dotare la Caserma di ampio parcheggio, con la conseguenza pero', di aggravare enormemente la carenza di parcheggi per i residenti della zona e di compromettere, l'ipotesi, allo studio del comune di Genova (che, peraltro, ha commissionato e gia' pagato l'elaborazione di apposito piano di viabilita'), di utilizzare la via Pietro Chiesa per migliorare il sistema della viabilita' urbana -: se non intendano, in generale, sensibilizzare l'Autorita' Portuale di Genova ed il locale Comando della Guardia di Finanza affinche' si rapportino in maniera piu' "organica" con il comune di Genova, tenendo conto, per quanto possibile, delle osservazioni e pareri dei suoi Uffici, specie quando si tratti di progettare opere rilevanti che incidono sul tessuto urbano; se non intendano, in particolare, invitare l'Autorita' Portuale di Genova e il locale Comando della Guardia di Finanza a non perfezionare l'incameramento dell'area di via Pietro Chiesa, ma a concordare, piuttosto, tale intervento - su un piano paritetico, e senza iniziative d'autorita' - con il comune di Genova. (4-09929)