. . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09798 presentata da LO MORO DORIS (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20101130" . "4/09798" . "0"^^ . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" . "20101130-" . . "LO MORO DORIS (PARTITO DEMOCRATICO)" . "2014-05-15T00:51:50Z"^^ . "Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-09798 presentata da DORIS LO MORO martedi' 30 novembre 2010, seduta n.404 LO MORO. - Al Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca. - Per sapere - premesso che: secondo notizie di stampa, Antonio Pelle, 24 anni, arrestato ad aprile 2010 insieme allo zio Giuseppe e ad altri membri della pericolosa cosca di S. Luca (Reggio Calabria) che porta il suo stesso cognome, ha superato presso la facolta' di architettura di Reggio Calabria ben 22 esami e chiesto dal carcere di essere autorizzato a sostenerne altri; e' lecito chiedersi se si tratta di uno studente modello, come attesta il suo libretto universitario, o di un giovane, in carcere per fatti di mafia, che tiene alla laurea e riesce a superare gli esami, ottenendo anche voti alti, nonostante, stando alle lettere zeppe di errori che spedisce dal carcere, non sappia neanche scrivere in italiano; non sembra all'interrogante che possono esserci dubbi che si e' davanti alla seconda ipotesi, considerato anche il tenore delle intercettazioni telefoniche pubblicate dai giornali, dalle quali emerge che Pelle sostiene e supera esami ma non sa neanche di che materia si tratti; l'interrogante ritiene che questa storia, che coinvolgerebbe anche le facolta' di medicina dell'universita' di Catanzaro e di Messina, non vada sottovalutata e che non si deve commettere l'errore di considerarla solo una vicenda giudiziaria, che - come tale - avra' il suo corso; il caso di Antonio Pelle, del resto, non e' certo una novita'. Sono gia' emersi in passato casi di esami universitari non regolari ed anche di promozioni e lauree ottenute sotto minaccia. Ne' e' nuovo il fenomeno di rampolli di famiglie malavitose destinati alla scalata sociale che passa dal conseguimento della laurea; a riprova della gravita' della questione posta, si ricorda che quando si e' proceduto allo scioglimento per mafia di alcune aziende sanitarie calabresi si e' registrata la presenza di dipendenti, medici e primari, appartenenti a famiglie 'ndranghetiste. Nelle relazioni che hanno preceduto e portato allo scioglimento si e' dato conto di inquisiti e pregiudicati alle dipendenze delle aziende, considerando questo elemento significativo della pervasivita' della 'ndrangheta e del suo interesse al settore sanitario, con il doppio obbiettivo di garantirsi profitto (mettendo le mani sugli appalti e sulla spesa) e ruolo sociale (un primario medico garantisce cure ai familiari e agli amici ed al tempo stesso costituisce un avanzamento sul piano sociale); si puo' ancora evidenziare che allo scioglimento del consiglio comunale di Gioia Tauro, Rosarno e S. Ferdinando, si arrivo' sull'onda di uno scandalo che coinvolgeva un altro esponente di una famiglia malavitosa, laureato in legge e iscritto all'ordine degli avvocati, il quale, condannato per associazione a delinquere di stampo mafioso, dovendo far fronte anche al risarcimento danni nei confronti dei predetti comuni, proponeva di estinguere i suoi debiti con le casse comunali, mettendo a disposizione le sue «competenze professionali». I comuni, poi sciolti per mafia, avevano accettato la proposta dell'avvocato Gioacchino Piromalli che non ha avuto seguito per l'intervenuto per infiltrazioni mafiose degli enti coinvolti; oggi, a parte ogni altro discorso, c'e' da chiedersi se questi soggetti, che verosimilmente si sono laureati in universita' meridionali (calabresi o siciliane), hanno seguito un percorso di studi regolari o meno e quanti di questi hanno usato metodi alternativi, come Antonio Pelle, da San Luca; ma, tornando all'attualita', c'e' da chiedersi sopratutto come le nostre universita', quelle su cui si conta per il futuro della Calabria e del Meridione, frequentate da migliaia di giovani meritevoli, del cui futuro ci si dovrebbe preoccupare di piu', possono difendersi da fenomeni del genere; non e' una questione semplice. Ma da qualcosa bisogna partire perche', intanto, non si puo' non indagare su ventidue esami registrati su un libretto universitario che rischiano di delegittimare l'ateneo di Reggio Calabria, togliendo valore al sacrificio dei giovani che frequentano e studiano regolarmente e all'impegno di tanti docenti qualificati; sarebbe un errore limitarsi ad attendere la magistratura. Le 118 telefonate intercorse tra Antonio Pelle e il responsabile della segreteria studenti della facolta' di architettura e tutto quanto e' emerso in questa grave vicenda richiedono l'attenzione urgente dei vertici dell'Universita' Mediterranea e del ministro Gelmini, che finora ad avviso dell'interrogante non ha dimostrato attenzione verso gli atenei meridionali, per fare chiarezza dall'interno e ridare credibilita' all'universita', assumendosi ciascuno le proprie responsabilita' -: se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti sopra riportati; se e come ritenga di intervenire, per quanto di sua competenza, a sostegno dell'universita' di Reggio Calabria e delle altre universita' coinvolte in questa vicenda, anche per evitare il rischio che gli atenei calabresi siano oggi trascurati e subito dopo, per il rafforzamento di pregiudizi antimeridionali, penalizzati sul piano delle risorse. (4-09798)" . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09798 presentata da LO MORO DORIS (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20101130"^^ . . .