INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09791 presentata da DELFINO TERESIO (MISTO) in data 19970508

Al Ministro delle finanze. - Per sapere - premesso che: dal novembre 1945 Luigi Vassarotti - invalido di guerra - ha sempre condotto, con regolare contratto in affitto un fabbricato sito nel comune di Albissola-Superiore (Savona) - frazione Ellera - via Riccardo Poggi 3, di proprieta' di Maria Margherita Frumento; la predetta Maria Margherita Frumento e' deceduta il 5 marzo 1971, senza lasciare eredi legittimi o testamentari e, conseguentemente, i suoi beni sono passati in proprieta' dello Stato (demanio); tuttavia, il contratto ha avuto regolare prosecuzione con corrispondente pagamento del canone d'affitto annuo all'erario; l'intendenza di finanze di Savona, con sua nota del 22 gennaio 1985, n. 2444, diretta a Luigi Vassarotti, ha segnalato che il fabbricato de quo era in parte pericolante e, pertanto, abbisognava di riparazioni urgenti; in data 16 marzo 1986, Luigi Vassarotti rilasciava una dichiarazione scritta all'ufficio del registro di Savona, attestando di aver eseguito lavori di ripristino di soffitti; successivamente, l'Amministrazione statale pervenne alla determinazione di vendere l'immobile in questione mediante asta pubblica con prezzo base di lire diciassette milioni, successivamente elevato a lire centomilioninovecentooottantamila; l'aggiudicataria Silvia Vassarotti - figlia dell'affittuario Luigi Vassarotti - agi' in nome proprio e per conto delle sorelle Patrizia Vassarotti e Antonella Vassarotti in parti uguali per quanto riguarda la nuda proprieta' e per conto della madre Giovanna Saettone - moglie di Luigi Vassarotti - per quanto riguarda l'usufrutto generale; negli anni successivi, nelle more dell'approvazione del verbale d'asta da parte della direzione centrale del demanio, le aggiudicatarie, nella piena convinzione di essere oramai proprietarie dell'immobile, hanno eseguito lavori di ristrutturazione per un importo globale di lire 63.348.446; successivamente, il 7 giugno 1991, il ministero delle finanze - ufficio del registro di Savona - comunicava loro che, avendo ravvisato una irregolarita' di procedura nell'asta, ne annullava l'aggiudicazione; contro tale provvedimento veniva interposto ricorso al Tar della Liguria nei confronti dello Stato: il ministero delle finanze aveva eccepito la mancanza di pubblicazione dell'avviso sulla Gazzetta Ufficiale sostenendo, invece, l'intendenza di finanza di Savona - con sua lettera del 14 maggio 1992 prot. n. 12857 indirizzata al ministero delle finanze di Roma - che tale pubblicazione poteva essere omessa poiche' il prezzo base dell'asta era di appena lire diciassette milioni mentre le norme allora vigenti la prescrivevano solo per le aste con prezzo base d'asta superiore a quarantotto milioni di lire; il Tar della Liguria preciso', invece, che tale pubblicazione doveva avvenire perche' il prezzo base d'asta minimo prevista per la pubblicazione era di dodici milioni di lire; pertanto, il ricorso e' stato respinto dal Tar della Liguria il 24 febbraio 1994; frattanto - amareggiato dalla sopra riportata situazione - Luigi Vassarotti, il 31 dicembre 1993, colpito da ictus e' deceduto; la situazione si e' arenata e gli eredi Vassarotti hanno legittimo interesse a che venga definita con conseguente auspicata assegnazione definitiva o, nella negativa, al rimborso delle spese sostenute per le riparazioni e per lo svolgimento dell'asta -: quali provvedimenti intenda adottare nei confronti dell'intendenza di finanza di Savona per favorire la conclusione auspicata della lunga vertenza. (4-09791)