_:Bae71328baba22fbdf143bacdac0f90f5 "Risposta scritta Atto Camera Risposta scritta pubblicata martedì 14 settembre 2004 nell'allegato B della seduta n. 506 all'Interrogazione 4-09754 presentata da PISCITELLO Risposta. - Con riferimento all'interrogazione indicata in oggetto, concernente la costruzione di uno stabile in località Cava dell'Ovo nei pressi della Riserva naturale dello Zingaro, si riferisce quanto segue. In data 5 maggio 2003 il Distaccamento Forestale di Castellammare del Golfo, riscontrato un abuso edilizio in località «Cava dell'Ovo», lo segnalava all'Autorità giudiziaria, al Sindaco di Castellammare del Golfo, alla Soprintendenza ai beni culturali e ambientali, all'Assessorato regionale territorio e ambiente e all'Ispettorato dipartimentale delle foreste di Trapani. L'illecito consisteva nella realizzazione di opere in contrasto con l'autorizzazione n. 16/03, rilasciata in data 12 febbraio 2003 dal Comune di Castellammare del Golfo, su parere favorevole della citata Soprintendenza, vigendo nella zona il vincolo paesaggistico. Sulla base di tale autorizzazione, si sarebbero potuti eseguire, su un immobile già esistente, interventi consistenti nel rifacimento dei prospetti interni ed esterni, degli impianti idrici, fognari, elettrici, della pavimentazione interna ed esterna, nella revisione ed impermeabilizzazione della copertura e sostituzione degli infissi esterni, nonché in opere di consolidamento della struttura e di manutenzione ordinaria e straordinaria delle rifiniture. In luogo di tali interventi di tipo conservativo, erano invece in corso lavori di demolizione e ricostruzione dell'immobile, non rientranti nell'autorizzazione rilasciata, essendo gia stati realizzati lo scavo e la struttura di fondazione in cemento armato. A seguito di ulteriori accertamenti eseguiti il Comune di Castellammare del Golfo, in data 26 maggio 2003, emetteva ordinanza di sospensione dei lavori. Il relativo procedimento è tuttora in corso dinanzi al Tribunale di Trapani. Si precisa che la Riserva naturale orientata dello Zingaro, istituita con decreto assessorile del 1998, in applicazione di quanto disposto dalla legge della Regione Siciliana 98/81, è iscritta nell'Elenco ufficiale delle aree naturali protette; la vigilanza sulla gestione della riserva compete alla Regione Siciliana, in applicazione di quanto disposto dall'articolo 27 della legge 394/91. L'abuso in oggetto non ricade nell'area protetta. Gli organi istituzionali regionali deputati alla repressione dell'eventuale abuso non hanno mai richiesto supporto in materia a questa Amministrazione. Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio: Altero Matteoli." . _:Bae71328baba22fbdf143bacdac0f90f5 "20040914" . _:Bae71328baba22fbdf143bacdac0f90f5 "MINISTRO AMBIENTE E TUTELA TERRITORIO" . _:Bae71328baba22fbdf143bacdac0f90f5 . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" . "Camera dei Deputati" . "20040914" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09754 presentata da PISCITELLO RINO (MARGHERITA, DL-L'ULIVO) in data 19/04/2004"^^ . . . _:Bae71328baba22fbdf143bacdac0f90f5 . "1"^^ . "2015-04-28T22:41:33Z"^^ . "20040419-20040914" . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09754 presentata da PISCITELLO RINO (MARGHERITA, DL-L'ULIVO) in data 19/04/2004" . . "PISCITELLO RINO (MARGHERITA, DL-L'ULIVO)" . "4/09754" . "20040419" . . . "Interrogazione a risposta scritta Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-09754 presentata da RINO PISCITELLO lunedì 19 aprile 2004 nella seduta n. 452 PISCITELLO. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. - Per sapere - premesso che: è notizia recente l'apertura di un processo per abusivismo di fronte al giudice unico di Alcamo (Trapani) a causa della costruzione di uno stabile in località Cava dell'Ovo, ad un passo dalla Riserva naturale dello Zingaro; i lavori di ristrutturazione dello stabile in questione iniziarono molti mesi dopo l'acquisto a causa della complessità delle autorizzazioni e della meticolosità dei controlli che il comune di appartenenza fu obbligato a compiere prima di concedere l'autorizzazione trovandosi entro zona sottoposta a rigidi vincoli ambientali; le norme vigenti al momento dell'inizio dei lavori imponevano un intervento di tipo conservativo ed infatti la dicitura esposta sul cartello all'infuori del cantiere recitava: «Consolidamento statico delle strutture»; gli uomini della forestale constatarono però un contrasto fra ciò che i lavori prevedevano e quanto si trovarono effettivamente di fronte durante un controllo: quattro piloni di cemento armato per sostenere una ristrutturazione, o meglio, un «consolidamento statico» delle strutture, che si era però trasformato in una vera e propria demolizione con successiva ricostruzione; le guardie forestali trasmisero un rapporto alla procura la quale avviò un procedimento che ha portato, in data 20 febbraio, all'apertura del processo -: se non si intenda adoperarsi affinché in nessun caso possa accadere nuovamente che interventi di manutenzione effettuati in aree protette e di elevato valore paesaggistico-ambientale possano tramutarsi in demolizioni con successiva ricostruzione; se non si intenda fornire un qualificato supporto agli enti competenti per l'adozione delle iniziative repressive dell'abuso edilizio in questione.(4-09754)" . .