"Ai Ministri dei trasporti e della navigazione e del tesoro. - Per sapere - premesso che: le ferrovie dello Stato avrebbero, secondo i loro amministratori, finalmente imboccato la definitiva strada del risanamento economico, attraverso anche il taglio di innumerevoli sacche di inefficienza e spreco; le ferrovie dello Stato possiedono un patrimonio immobiliare, gestito dalla societa' Metropolis, considerato dagli analisti il piu' vasto d'Italia; lo stesso Ministro dei trasporti e della navigazione ha assunto l'iniziativa di ripensare completamente il progetto alta velocita', cosi' come esso era stato faraonicamente pensato dall'ex amministratore delegato delle ferrovie Lorenzo Necci, e una verifica complessiva del progetto e' in itinere presso i ministeri dei trasporti della navigazione e dell'ambiente e nelle competenti commissioni parlamentari; si sta comunque prefigurando uno scenario che, all'insegna dello slogan \"alta capacita' prima che alta velocita'\", inverte radicalmente i piani di lavoro dei suoi predecessori; qualsiasi determinazione organizzativa inerente l'implementazione del progetto alta velocita', e la societa' Tav spa, dovrebbe, a rigor di logica, attendere il compimento della verifica parlamentare in corso -: se risponda al vero che l'amministratore delegato della Tav, Roberto Renon, su mandato dell'amministratore delegato di Fs spa, Giancarlo Cimoli, sarebbe in procinto di sottoscrivere un contratto per l'acquisto di un'immobile di quattro piani piu' garage in Roma, in via Mantova, da destinare a sede della direzione di Tav spa; se detto immobile, per lunghi anni sede della birreria Peroni, completamente ristrutturato dall'immobiliarista Renato Bocchi, stia per essere acquistato dalla Tav per la sbalorditiva cifra di trentotto miliardi; se tale valore, qualora risultasse corrispondente al vero, non risulti essere decisamente sproporzionato rispetto ai valori immobiliari correnti, come pure dalla stampa quotidiana del 15 aprile 1997; come mai nel vasto patrimonio immobiliare delle ferrovie non vi sia altro immobile, anche situato fuori del centro storico, atto a contenere gli uffici della Tav; se non risulti anomalo che una societa' dall'incerto futuro come la Tav possa compiere un cosi' ingente investimento immobiliare, correndo il rischio di sprecare ingenti risorse economiche, come avvenuto nel caso della societa' Efeso, oggi in liquidazione, e per il di cui arredamento degli eleganti uffici di piazza di Spagna furono spesi diversi miliardi. (4-09677)" . . "19970505-" . . . "4/09677" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09677 presentata da SCALIA MASSIMO (MISTO) in data 19970505"^^ . . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09677 presentata da SCALIA MASSIMO (MISTO) in data 19970505" . . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" . . "2014-05-15T11:00:29Z"^^ . "GALLETTI PAOLO (MISTO)" . "0"^^ . "SCALIA MASSIMO (MISTO)" .