INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09464 presentata da BAMPO PAOLO (LEGA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA) in data 19970428

http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_09464_13 an entity of type: aic

Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: le strategie malavitose sono state introdotte nel Veneto negli anni settanta anche con l'arrivo di un cospicuo numero di soggiornanti obbligati giunti dalle regioni a rischio del sud Italia; e' stata segnalata con giusta apprensione e sgomento da alcuni cittadini del bellunese la presenza in un locale pubblico di Belluno del pericoloso camorrista Cutolo, il quale risulta essere attualmente sottoposto ad una pena detentiva; i cittadini ed i sindaci del Veneto sono stati sino ad ora costretti a sopportare, anche quando si sono opposti con petizioni, l'invio nel proprio Comune di soggiornati accusati di legami con la mafia o la camorra; spesso si verifica che con scelte difficilmente comprensibili del prefetto, pericolosi elementi criminali siano messi a stretto contatto con la parte sana della societa', ovvero in strutture abitative condominiali poste alle periferie dei comuni, ovvero anche tra le fascie meno abbienti, dove problemi sociali ed occupazionali possono rappresentare un'occasione per la criminalita' di propagarsi; la presenza di personaggi legati alla malavita organizzata sul territorio bellunese, ed in particolare di questo tipo di criminalita', rappresentano un indubbio pericolo per la collettivita', sia per la sicurezza e le liberta' del singolo cittadino, sia per le imprese commerciali ed industriali ivi operanti; l'arrivo di soggiornanti per fatti di mafia sono altresi' un incentivo ed un'occasione offerta dallo Stato a questo tipo di criminalita' per estendere e diffondere le proprie attivita' criminali in aree precedentemente a loro sconosciute e quindi indenni da fatti criminosi; rapporti e dossiers delle forze dell'ordine segnalano dal 1995 una tendenza all'innalzamento nella provincia di Belluno delle denunce inerenti a fenomeni della microcriminalita', ed in alcune zone e' riscontrata la presenza di infiltrazioni di carattere mafioso; fenomeni di riscontrate infiltrazioni mafiose sono emersi dalle indagini sul riciclaggio di denaro sporco, nelle compravendite di immobili in Cortina d'Ampezzo e in localita' Nevegal, nel comune di Belluno; e' stato rilevato dalle stesse forze di polizia che in alcune zone della provincia di Belluno risulta necessario da anni procedere ad una revisione delle strutture logistiche, ovvero rivedere la locazione dei commissariati e dei loro alloggi in base ad esigenze strategiche di controllo nel territorio, al fine di garantire adeguatamente la sicurezza dei cittadini; i servizi delle forze di polizia nella provincia di Belluno sono senza dubbio condizionati dall'esiguita' degli organici, dalla vetusta' ed inadeguatezza dei mezzi e dei supporti tecnologici, anche informatici; dai rapporti al Parlamento del Ministero dell'interno sull'attivita' delle forze di Polizia e sullo stato dell'ordine e della sicurezza pubblica nel territorio nazionale, nonche' dal rapporto al Parlamento del Ministro Napolitano sui collaboratori di giustizia, si evince che nel nord dell'Italia sono ben presenti e consolidate sul territorio infiltrazioni di stampo mafioso e camorristico, di organizzazioni criminali, anche straniere, dedite allo spaccio di stupefacenti, prostituzione, sequestri, traffico di armi provenienti dalla penisola balcanica, ovvero dalla ex-Jugoslavia e dai paesi dell'est Europa; la regione Veneto quindi non e' esclusa dalla mappa delle aree in cui sono presenti forme organizzate di macrocriminalita', come testimoniano anche le numerose operazioni condotte delle forze di polizia, della Guardia di finanza e dei Carabinieri nel corso di questi ultimi anni; sovente, nel corso degli ultimi anni, attraverso organi di informazione, stampa e televisione, e' stata posta all'attenzione della collettivita' veneta l'abitudine dell'attuale e dei passati Governi di esiliare nella regione Veneto pregiudicati, anche estremamente pericolosi, accusati di essere legati ad organizzazioni a delinquere di stampo mafioso o camorristico; pochi anni addietro il dottor Fojadelli della direzione distrettuale antimafia di Venezia affermava che: "Intere zone della regione (Veneto), come Verona e la riviera del Brenta sono in mano al crimine organizzato: li' noi siamo i controllati e loro i controllori. C'e' molta buona volonta', ma ci manca quasi tutto. La nostra struttura anticrimine e' ancora quella di un paese preindustriale"; l'apertura dell'autostrada Venezia-Belluno, al di la' dell'indubbia utilita' pubblica, permette un facile spostamento sul territorio che favorisce attivita' di malavitose e forme criminali precedentemente sconosciute sul territorio della provincia, riguardo alla situazione esposta si evidenzia che nel comune di Belluno e' agli arresti il camorrista Cutolo -: quali siano le strategie sino ad ora promosse sul territorio bellunese dal ministro dell'interno, attraverso il prefetto ed il questore, al fine di fronteggiare eventuali infiltrazioni malavitose nel nord del paese; se corrispondano al vero le notizie secondo le quali il camorrista Cutolo e' stato ultimamente accompagnato dalle forze dell'ordine a consumare un pasto in un locale pubblico, e nel caso in cui cio' dovesse corrispondere al vero, se le forze di polizia abbiano considerato la pericolosita' di questo loro specifico operato per la sicurezza della collettivita'. (4-09464)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09464 presentata da BAMPO PAOLO (LEGA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA) in data 19970428 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 
CALZAVARA FABIO (LEGA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA) 
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4/09464 
BAMPO PAOLO (LEGA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA) 

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