INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09390 presentata da PARLATO ANTONIO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 19950426

http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_09390_12 an entity of type: aic

Ai Ministri dell'interno, di grazia e giustizia, del lavoro e previdenza sociale, del bilancio e programmazione economica e delle finanze. - Per conoscere - premesso che: sulla gravissima questione delle speculazioni sottostanti il cosiddetto "Preliminare di piano" elaborato per conto del comune di Napoli, quanto alla eventualita' che le nuove destinazioni d'uso potessero riguardare stabilimenti industriali della FMI e della Nuova Mecfond, l'interrogante presento' il 30 luglio 1991 l'atto ispettivo n. 4-27333 riprodotto nella XI legislatura al n. 4-3711 il 22 luglio 1992, il 23 ottobre 1991 quello n. 4-28664 riprodotto nella XI legislatura al n. 4-1956 il 17 giugno 1992 ed il 6 novembre 1991 quello n. 4-28872 riprodotto nela XI legislatura al n. 4-1952 anche il 17 giugno 1992; nessuno di questi atti ispettivi ha avuto ancora riscontro, nonostante fosse noto che il sostituto procuratore della Repubblica dottor Salvatore Sbrizzi, indagasse sulla vicenda; con atto ispettivo n. 4-03657 del 21 luglio 1992 (anche esso privo ancora di risposta) l'interrogante chiese chiarimenti sulla circostanza, assai sospetta visto quanto in premessa, sia della mancata acquisizione che della mancata accettazione ed esecuzione di importanti commesse da parte della FMI e della NUOVA MECFOND, chiedendo il motivo di tale politica rinunciataria che poneva in discussione la continuita' dell'occupazione per 500 dipendenti ed azzerava i valori aziendali; si era allora appreso dalla CISNAL che: 1) nei giorni scorsi c'era stato un tentativo del liquidatore della NUOVA MECFOND di svendere una gru; tentativo contestato dalle maestranze ma i pericoli sussistono ancora. La gru sarebbe stata destinata ad imprese compiacenti, con probabile "cointeresse"; 2) erano in corso trattative con un probabile acquirente della fabbrica, un industriale straniero che, comunque, avrebbe posto come condizione la delocalizzazione della fabbrica (si parla di Capua) con la costruzione di nuovi capannoni. Il terreno dove dovrebbe sorgere il nuovo stabilimento sarebbe di interesse dell'attuale liquidatore che, ove mai cio' rispondesse al vero, ne farebbe speculazione: senza dimenticare i grossi interessi per i terreni che la NUOVA MECFOND ed FMI lascerebbero liberi nell'attuale sede di Gianturco, come preannunciato in epoca non sospetta dall'interrogante; 3) con lettera 22 settembre 1992, i consigli di fabbrica delle due aziende hanno denunciato al Procuratore della Repubblica presso la pretura circondariale, al comandante della Guardia di finanza, al prefetto, al sindaco di Napoli ed ai capigruppo consiliari: "il probabile tentativo di speculazione finanziaria del mattone" che si potrebbe operare sul suolo dove attualmente le due aziende sorgono, intravedendo, a tale scopo, uno dei tentativi della decisione assunta al tavolo IRITECNA della "messa in liquidazione" delle fabbriche da parte degli azionisti. Liquidazione decisa in un momento in cui, sul versante industriale, la situazione complessiva era di netto miglioramento e di ripresa rispetto agli anni precedenti, con acquisizioni di consistenti commesse di lavoro sia sui mercati nazionali che internazionali (oltre 50 miliardi della FMI gia' acquisiti e circa 40 della NUOVA MECFOND). Tentativo di probabile speculazione di suolo in quanto, allo stato attuale, e' gia' sorta - all'interno dell'area industriale dell'ex fonderia WAGI (ex WALWORT), sita in via B. Brin, 69 - una mega palazzina di ben 6 piani a pianta pseudo-triangolare e di probabile fattura abusiva poiche', per quanto ci e' dato sapere e ricordare (ed in tal senso vi sono lavoratori che operano nelle due aziende da oltre 30 anni), una tale costruzione "non e' mai esistita"; conseguentemente a cio', non si capisce il rilascio di una licenza comunale al fine di "ricostruire un edificio abbattuto a seguito dei danni causati dal sisma del 23 novembre 1980" se esso non e' mai esistito. E' in questa ottica che nasce legittimo un interrogativo fra i lavoratori: "Come e' possibile concedere una licenza edilizia per ricostruire cio' che non e' mai stato costruito?". Oppure: "Potrebbe verificarsi, all'indomani dell'aver definitivamente liquidato le due aziende FMI e NUOVA MECFOND una nascita spontanea di altre due o tre palazzine di diversi piani fra gli spazi di un capannone e l'altro tenendo anche presente che gia' in precedenza probabilmente e' stata compiuta un'operazione di "preparazione" di vendita del suolo accatastandolo in modo follemente sottostimato rispetto al vero valore attuale ed alla sua collocazione in riferimento al Centro direzionale?"; questi interrogativi ombrosi e dubbiosi, i oonsigli di fabbrica e le maestranze tutte intendono portarli a conoscenza di quanti sono in indirizzo, affinche' ognuno, attraverso la propria specifica competenza, oltre che ad indagare su eventuali fatti e misfatti, persegua anche chi di cio' si e' reso colpevole - ove mai ve ne fossero - e, nel contempo, possano contribuire a ridare calma e serenita' alle maestranze nel loro insieme; maestranze gia' tanto tartassate in un "Paese" che, malgrado tutti i sacrifici "imposti", comunque va a rotoli. I consigli di fabbrica, ritenendosi da subito a disposizone delle istituzioni, qualora lo richiedessero, per eventuali ulteriori informazioni, allegano alla presente foto documentative scattate all'inizio di settembre alla palazzina citata nell'area WAGI." -: cosa consti al Governo, punto per punto del presente atto ispettivo in ordine alle sconcertanti vicende ipotizzate ed a quanto denunziato ed in particolare quale seguito abbia avuto quanto reso noto alla procura della Repubblica, alla prefettura, al comune di Napoli essendo in ogni caso del tutto intollerabile che sulla pelle dei lavoratori si giochino speculazioni di ogni tipo ed alle quali l'IRITECNA non e' certamente estranea; cosa possa dirsi di chiaro, di concreto e di positivo ai 500 dipendenti delle due aziende, costernati, allibiti ed increduli per quanto sta avvenendo nel silenzio complice di troppi soggetti istituzionali. Quanto precede anche in relazione all'atto ispettivo di uguale contenuto, restato privo di riscontro nella undicesima legislatura, n. 4-05884 del 6 ottobre 1992. (4-09390)
xsd:string INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09390 presentata da PARLATO ANTONIO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 19950426 
xsd:integer
19950426-19951211 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09390 presentata da PARLATO ANTONIO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 19950426 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 
xsd:dateTime 2014-05-14T19:39:18Z 
4/09390 
PARLATO ANTONIO (ALLEANZA NAZIONALE) 

blank nodes

data from the linked data cloud

DATA