_:B508379788a737acb01a3991cbbdfdc71 "Circa i cosiddetti fallimenti Belleri menzionati dall'On. Borghezio, risulta presso la Procura della Repubblica di Brescia iscrizione al n. 2494/94 del mod. 21 (n. 1652/95 G.I.P. Trib.) a carico di Amigoni Anna, amministratore unico della societa' \"Le Colline del Garda\" e \"Brixia Immobiliare s.r.l.\", e Belleri Severino, amministratore di fatto delle medesime societa', nonche' inoltre a carico di quest'ultimo, quale amministratore delle societa' SO.GE.-RES, SO.G.E.DIL, SO.F.INVEST, Consorzio Costruttori Bresciani, CO.C.IM., e CEREP Servizi s.r.l. (tutte dichiarate fallite dal Tribunale di Brescia), per i reati di cui agli artt. 216, comma 1 n. 1 e 2, 219, n. 1, 223 R.D. 16.4.1942 n. 267, 2630 c.c., 1, comma 2, e 4 Legge 7.8.1982, n. 516. Tale procedimento risulta definito: 1. quanto alla posizione di Belleri Severino con sentenza di patteggiamento ex articolo 444 e segg. c.p.p., pronunciata dal Tribunale di Brescia in data 7.11.1996, che gli applicava la pena della reclusione per anni due con il beneficio della sospensione condizionale della pena; 2. quanto alla posizione di Amigoni Anna con sentenza 6.6.1995 del G.I.P. del Tribunale di Brescia, che dichiarava non luogo a procedere per non avere commesso il fatto. Circa il curatore fallimentare Aiardi Pier Franco va detto che a suo carico risulta iscrizione n. 1887/94 Mod. 21 per i reati di cui agli artt. 361 C.P., 56-317 C.P., 612 C.P., definita con decreto di archiviazione pronunciato il 26.9.1994 dal G.I.P. del Tribunale in sede per infondatezza della notizia di reato. Relativamente alle cessioni di aree al Consorzio CEREP e alla societa' immobiliare La Pendolina di cui pure e' menzione nella sopra richiamata interrogazione, risulta: 1) iscrizione al n. 1730/93 Mod. 21 a carico dell'allora sindaco, Barbieri Gianfranco, di Collebeato per il reato di cui all'articolo 323 C.P., definito con decreto di archiviazione pronunciato in data 25.3.1997 dal G.I.P. del locale Tribunale su conforme richiesta di questa Procura; 2) iscrizione n. 1737/96 Mod. 21 a carico di Belleri Severino, Pedrali Gianpietro, Greotti Costanzo e Aliprandi Giovanni per i reati di cui agli artt. 216 R.D. 16.3.1942 n. 267, 323 c.p. e 2621 c.c. in relazione al fallimento della cooperativa Edilizia Roncadelle, dichiarato dal Tribunale di Brescia in data 16.11.1994, procedimento tuttora pendente nella fase delle indagini preliminari. Da parte del Tribunale di Brescia Sezione Fallimentare si rileva che i fatti addebitati al curatore possono essere riassunti nei seguenti: a) l'avere omesso di informare il Giudice delegato dei fatti (di evasione fiscale) segnalatigli, anche in vista del possibile esercizio dell'azione penale, e di non essersi preoccupato di valutarne le conseguenze per l'Erario; b) l'avere, in conseguenza di tale comportamento, e del non avere esaminato in maniera analitica le posizioni contabili delle varie societa' del gruppo, arrecato danni enormi, di natura economica e non, a trecento famiglie; c) l'avere omesso di informare il Giudice delegato del compimento, da parte delle imprese fallite, di vari e gravissimi abusi urbanistici, presentando anzi presso il Comune, per gli immobili di sua competenza, una richiesta di concessione in sanatoria non conforme al reale stato in cui gli immobili si trovavano a seguito delle irregolarita' commesse. A tale proposito l'A.G. riferisce che: a) quanto al primo punto, risulta che tutte le notizie di reato relative alla commissione di illeciti tributari (cosi' come di violazione di norme urbanistiche, antinfortunistiche ed amministrative) sono state portate alla conoscenza del G.D. e della competente Procura della Repubblica, in sede di relazioni ex articolo 33 L.F., depositate nel febbraio 1994 a seguito di rituale proroga del termine da parte del G.D.; peraltro la valutazione dei danni erariali non rientra tra i compiti del curatore (spettando ai competenti Uffici accertatori valutare le conseguenze patrimoniali degli illeciti segnalati dal curatore, al fine di ottenere l'ammissione al passivo dei conseguenti crediti relativi ad imposte evase); b) per quel che riguarda il secondo punto in esame, l'estrema genericita' della doglianza non consente di individuare in concreto le circostanze asseritamente trascurate dal curatore, ne' di quale danno si lamenti: pertanto allo stato appare impossibile una puntuale risposta; c) quanto al terzo profilo sollevato dal parlamentare interrogante, effettivamente risulta l'avvenuta sottoscrizione, in data 22.9.1993, da parte del curatore, e per quanto di competenza, di una richiesta di concessione in sanatoria gia' presentata il 22.7.1993 dalle persone che avevano acquistato, prima del fallimento, dalla s.a.s. Cocim, la gran parte delle unita' immobiliari del complesso San Bernardino; risulta peraltro che tale comportamento fu debitamente autorizzato dal G.D. con decreto 20.9.1993, e che le difformita' delle quali veniva chiesta la concessione in sanatoria rispecchiavano non soltanto il contenuto del verbale di accertamento 28.5.1993 da parte del tecnico comunale, ma anche i dati contenuti nella relazione depositata il 22.9.1993 dall'arch. Fantetti, esperto nominato dal G.D. Peraltro risulta che accuse nei confronti del curatore (rivolte nel contesto di un esposto indirizzato al Consiglio dell'Ordine dei Dottori Commercialisti) sono sfociate in un procedimento penale per calunnia a carico del denunciante, che, dopo una condanna in primo grado, si e' risolto, in grado d'appello, con la sua assoluzione per insufficienza di prove sull'elemento psicologico. Da parte del Ministero delle Finanze e' stato portato a conoscenza che: a. in data 7 giugno 1994, e' pervenuto al Comando Gruppo di Brescia un esposto - a firma, tra gli altri, di tale Sabattoli Alberto - con cui venivano richiesti accertamenti circa presunte violazioni urbanistiche e fiscali, connesse alla gestione delle societa' edili facenti parte del c.d. \"Gruppo Belleri\". Nello scritto veniva altresi' evidenziato che i fatti erano gia' stati partecipati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale alla sede ed al curatore fallimentare del gruppo; b. a seguito di diretti contatti con la locale A.G., si e' appreso che presso: 1) la Pretura, era aperto un fascicolo processuale, originato da analoghe missive, inerenti violazioni urbanistiche; 2) il Tribunale, era in atto la procedura fallimentare del citato gruppo; c. in data 19 settembre 1994, il Sostituto Procuratore del prefato Tribunale, a seguito della presentazione della relazione generale del curatore fallimentare, ha delegato al Comando Nucleo PT di Brescia indagini circa presunte \"operazioni in nero verosimilmente compiute al fine di evasione fiscale\"; d. l'attivita' investigativa svolta - che ha interessato n. 6 aziende inizialmente segnalate dal P.M., piu' di altre tre emerse nel corso degli accertamenti - ha consentito di: 1) individuare n. 165 soggetti, che hanno avuto rapporti con societa' del gruppo durante il periodo prefallimentare; 2) procedere ad accertamenti a scandaglio - per tutto il 1989 - nei confronti dei clienti di maggior rilievo delle societa' di che trattasi; 3) riscontrare - complessivamente - le seguenti irregolarita', opportunamente segnalate ai competenti Uffici Finanziari: elementi positivi di reddito non fatturati e non dichiarati L. 372.966.058; imposta non dichiarata a debito L. 14.605.176; 4) inoltrare una comunicazione di notizia di reato a carico di: Pedrali Gaetano nato a Nave (BS) il 21.7.1946 ed ivi residente, in qualita' di presidente del consiglio direttivo del Consorzio Costruttori Bresciani, consigliere della Soceres e presidente della Cooperative Roncadelle S.r.l.; Belleri Severino anch'egli nato e residente a Nave il 9.2.1951, nella sua qualita' di consigliere della citata Soceres, amministratore unico della Sogedil s.r.l. nonche' della predetta Cooperativa e socioaccomandatario della Cocim s.a.s.; e. il procedimento instaurato presso il Tribunale di Brescia nei confronti del predetto Belleri, per violazione tra l'altro degli artt. 1 - 2^ comma, della legge 516/82; 8 della legge 4/1929M 2360 del c.c., 2^ comma, si e' concluso, come gia' detto, in data 7 novembre 1996, con la condanna dell'interessato a due anni di reclusione - pena sospesa. Il Ministro di grazia e giustizia: Giovanni Maria Flick." . _:B508379788a737acb01a3991cbbdfdc71 "19971006" . _:B508379788a737acb01a3991cbbdfdc71 "MINISTRO MINISTERO DI GRAZIA E GIUSTIZIA" . _:B508379788a737acb01a3991cbbdfdc71 . . . "BORGHEZIO MARIO (LEGA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA)" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" . _:B508379788a737acb01a3991cbbdfdc71 . "4/08619" . "1"^^ . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08619 presentata da BORGHEZIO MARIO (LEGA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA) in data 19970320"^^ . . "2014-05-15T10:55:05Z"^^ . . "19970320-19971016" . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08619 presentata da BORGHEZIO MARIO (LEGA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA) in data 19970320" . . "Ai Ministri di grazia e giustizia e delle finanze. - Per sapere - premesso che: in provincia di Brescia si e' creata una situazione di grave disagio che coinvolge circa trecento famiglie le quali, avendo avviato l'acquisto della prima casa (a Collebeato, Roncadelle, Capriano del Colle, Padenghe e Desenzano) con imprese controllate dall'ingegner Severino Belleri, ora si trovano coinvolte nel clamoroso fallimento di tutte e sette le aziende del gruppo; la vicenda vede coinvolti uomini d'affari ed amministratori locali molto noti e gia' protagonisti, in altre occasioni, delle cronache giudiziarie bresciane; a seguito dei fallimenti Belleri (verificatisi nel 1993), l'intera questione e' finita nelle mani del curatore fallimentare, Pier Franco Aiardi; tale curatore e' stato informato in maniera documentata gia' nel 1993 circa presunti reati di evasione fiscale che il Belleri avrebbe commesso e in merito al fatto che moltissimi acquirenti non hanno mai ottenuto la fattura relativa ai versamenti effettuati; a quanto consta all'interrogante, tale curatore non ha mai ritenuto di dover informare il giudice delegato dei fatti che gli sono stati segnalati, anche in vista del possibile esercizio dell'azione penale, ne' si e' preoccupato di valutare le conseguenze per l'erario del comportamento tenuto dagli amministratori di tale gruppo nella gestione delle imprese; tale comportamento del curatore fallimentare, che non ha esaminato in maniera analitica le posizioni contabili delle varie societa' del gruppo, sta arrecando danni enormi - di natura economica e non solo - alle trecento famiglie coinvolte nei fallimenti Belleri; presso il tribunale di Brescia sono stati presentati quattro esposti ed una denuncia su iniziativa di cittadini che, a vario titolo, sono stati coinvolti dalle attivita' immobiliari di Belleri; gli esposti e la denuncia, in cui si fa riferimento ad irregolarita' di varia natura (fiscale, amministrativa, urbanistica, anche inerenti alla \"legge Martelli\" sull'emigrazione), a tutt'oggi non hanno dato alcuna soddisfazione a chi ha richiesto l'intervento dei magistrati, dato che tre dei quattro esposti sono gia' stati archiviati mentre per il quarto esposto e per la denuncia - questa presentata nell'aprile del 1993 - si ignora se le indagini siano ancora in corso; l'intera documentazione di cui sopra e' stata fatta pervenire anche alla Guardia di finanza di Milano e di Brescia e, in seguito alle indagini condotte dalla Guardia di finanza nel novembre 1996, il Belleri ha patteggiato la condanna inflittagli per bancarotta fraudolenta e falso in bilancio; tra le molte stranezze ed irregolarita', tutte provate documentalmente, riscontrabili nell'operato di Belleri e di altri protagonisti di questa vicenda - e tra essi anche di pubblici amministratori e funzionari - ve ne sono alcune facilmente riscontrabili, anche senza sviluppare analisi urbanistiche o contabili di natura complessa, fuori luogo nella presente interrogazione; a Capriano del Colle, dove era sindaco Santo Possi, il 28 febbraio 1985 viene approvato il piano di lottizzazione \"La Longarola\" con una deliberazione cui e' allegata una relazione illustrativa, anch'essa protocollata il 28 febbraio 1985, ma datata 20 giugno 1985; insomma, si allega a febbraio un documento che viene redatto soltanto a giugno; come se non bastasse, lo stesso 28 febbraio 1985 presso il comune di Capriano del Colle viene protocollato, sempre in merito a questa vicenda, un nulla osta della provincia di Brescia datato 26 giugno 1985, e quindi concesso circa quattro mesi dopo essere stato protocollato; a Collebeato, il consorzio Cerepii, gestito dal Belleri, sottoponeva agli acquirenti una tipologia di progetto con \"ville a schiera\" di dimensioni modeste e concezione economica del costo di 140 milioni di lire mentre, in fase esecutiva, venivano realizzate \"ville trifamiliari\", dal costo decisamente superiore rispetto al preventivo originario, cio' che ha portato gli acquirenti a trovarsi in una situazione debitoria assolutamente imprevista e li ha costretti a pagare cifre ingenti; in data 6 febbraio 1987, il consiglio comunale di Collebeato ha deliberato, all'unanimita' l'approvazione della cessione, al prezzo di lire 32.500 al metro quadrato di alcune aree: ventimila metri quadrati circa al consorzio Cerep, amministrato da Belleri, e ventimila metri quadrati circa alla societa' immobiliare \"La Pendolina\" societa' a responsabilita' limitata, il cui presidente e' l'ingegner Riccardo Pisa; ma l'area acquisita dalla societa' immobiliare \"La Pendolina\" viene tuttavia ceduta nell'arco di pochi mesi ad un prezzo notevolmente superiore, come attesta il fatto che, in alcuni atti di compravendita, risulta essere di lire 99.200 al metro quadro; va aggiunto che - nonostante ripetute richieste da parte di cittadini - il comune di Collebeato, a tutt'oggi, non ha messo a disposizione copia della concessione, oltre che alcuni elaborati grafici e la convenzione urbanistica, cosi' che rimane difficile definire con precisione la situazione, mentre appare comunque evidente che in questa vicenda vi sono aspetti poco chiari e pesanti sospetti di violazioni della legge; a Roncadelle, nei lavori di recupero della Cascina San Bernardino, condotti da un'impresa del Belleri, sono stati compiuti vari e gravissimi abusi urbanistici con aperte violazioni delle convenzioni stipulate; tali abusi sono stati riconosciuti anche dall'assessore all'edilizia privata del comune di Roncadelle, Angiolina Spagnoli, a cui l'ingegner Priuli ha fatto pervenire un'analisi dettagliata dell'ufficio tecnico, datata 26 maggio 1993; a cio' non ha peraltro fatto seguito alcuna iniziativa giudiziaria; a seguito di una serie di esposti firmati - tra gli altri - da Alberto Sabattoli, il curatore fallimentare ha richiesto ed ottenuto l'intera documentazione inerente a queste iniziative, ma nonostante questo e nonostante le espresse sollecitazioni ricevute dagli stessi firmatari degli esposti e dal legale di alcuni di loro, avvocato Tullio Castelli, il curatore non ha informato il giudice delegato di quanto ha cosi' appreso e ha anzi presentato presso il comune, per gli immobili di sua competenza, una richiesta di concessione di sanatoria non conforme al reale stato in cui gli immobili si trovano a seguito delle irregolarita' commesse, tutte puntualmente riscontrate dal tecnico degli autori dell'esposto, ingegner Marco Priuli, il quale nella primavera del 1995 ha subito anche un attentato di incendio doloso presso lo studio professionale -: quali iniziative intendano assumere per porre rimedio a questa situazione di grave e perdurante illegalita' che getta discredito sullo Stato e sulle istituzioni pubbliche; quali provvedimenti urgenti giudichino necessario intraprendere a tutela di centinaia di famiglie che stanno pagando le conseguenze di una situazione di cui non sono in alcun modo responsabili e di cui ad altri va addebitata la responsabilita'; quali inchieste ed eventuali iniziative disciplinari ritengano doveroso disporre, anche in relazione a quei pubblici ufficiali di cui risulti che non abbiano svolto interamente ed efficacemente il proprio dovere. (4-08619)" .