INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08337 presentata da TURCO MAURIZIO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20100803

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Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-08337 presentata da MAURIZIO TURCO martedi' 3 agosto 2010, seduta n.364 MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e ZAMPARUTTI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che: secondo quanto riportato sul sito web del Ministero della difesa il II reparto informazioni e sicurezza, in aderenza a quanto previsto dalla normativa vigente, e' l'elemento di staff dello Stato maggiore della difesa preposto alla definizione delle linee di indirizzo intelligence e guerra elettronica nel settore tecnico-militare, definizione degli obiettivi ed allo sviluppo della ricerca informativa nel settore tecnico-militare, direzione, coordinamento e controllo delle attivita' di sicurezza in ambito Forze armate, definizione delle linee di indirizzo per le attivita' di polizia militare in ambito Forze armate; alla trattazione delle problematiche di pertinenza relative agli uffici degli addetti per la difesa all'estero, degli addetti esteri in Italia, nonche' quelle relative agli uffici militari delle rappresentanze italiane presso le organizzazioni internazionali (ONU, NATO, CFE, OSCE, e altre), alla emanazione di direttive relative alla sicurezza, alle informazioni e alla controinformazione in ambito Forze armate, alla trattazione delle attivita' collaborative interministeriali e di coordinamento in ambito difesa nel settore dei materiali d'armamento e ad alta tecnologia; il II reparto informazioni e sicurezza e' retto da un maggior generale - o gradi corrispondenti - a rotazione tra ufficiali generali di Esercito, Marina ed Aeronautica che dipende dal sottocapo dello Stato maggiore della difesa; per quanto attiene agli aspetti inerenti all'intelligence strategico-militare, a quella operativa, alla sicurezza e alla controinformazione, il capo reparto puo' corrispondere direttamente con il Capo di Stato maggiore della difesa; per l'espletamento delle sue funzioni il II reparto informazioni e sicurezza e' articolato in un capo reparto, da cui dipendono la segreteria particolare, la segreteria di reparto, la sezione amministrativa e due vice capo reparto; dal vice capo reparto (settore rappresentanze e sicurezza) dipendono l'ufficio rappresentanze militari, l'ufficio materiali di armamento e ad alta tecnologia, l'ufficio sicurezza difesa, l'ufficio analisi minaccia asimmetrica; dal vice capo reparto (settore informazioni) dipendono l'ufficio di politica informativa e guerra elettronica, l'ufficio di polizia militare, il centro intelligence interforze, il centro interforze di formazione intelligence/GE; un'agenzia stampa del 18 dicembre 2009 (Velino) riportava le dichiarazioni del Ministro della difesa «Credo che un servizio di sicurezza di intelligence a struttura militare, che una volta c'era e che ora non c'e' piu', potremmo immaginare di riproporlo nel 2010»; sempre secondo fonti di stampa dell'epoca, il Ministro della difesa avrebbe rilanciato l'ipotesi di rendere autonomo il Reparto informazione e sicurezza dello Stato maggiore difesa per farne la terza agenzia di intelligence, affiancandola all'Agenzia per l'informazione e la sicurezza interna ed a quella per la sicurezza esterna; nella citata nota di stampa si legge inoltre che «il Ris attualmente coopera strettamente con l'Aise ma da tempo i generali delle tre forze armate ne chiedono l'autonomia funzionale ed anche economica identica a quella delle altre due agenzie»; l'articolo 8 della legge n. 124 del 2007, nel disciplinare l'esclusivita' delle funzioni attribuite al DIS, all'AISE e all'AISI stabilisce, al comma 1, che «Le funzioni attribuite dalla presente legge al DIS, all'AISE e all'AISI non possono essere svolte da nessun altro ente, organismo o ufficio», mentre al successivo comma 2 afferma che «Il Reparto informazioni e sicurezza dello Stato maggiore della difesa (RIS) svolge esclusivamente compiti di carattere tecnico militare e di polizia militare, e in particolare ogni attivita' informativa utile al fine della tutela dei presidi e delle attivita' delle Forze armate all'estero, e non e' parte del Sistema di informazione per la sicurezza. Il RIS agisce in stretto collegamento con l'AISE secondo la disciplina regolamentare approvata con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, emanato previa deliberazione del CISR, entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge»; sempre secondo fonti della stampa «da tempo lo stato maggiore della Difesa chiede che gli 007 militari del Ris vengano equiparati, anche economicamente, ai loro colleghi delle due agenzie e del Dis, il Dipartimento per l'informazione e la sicurezza. Ma la creazione di una nuova agenzia di 007, seppure esclusivamente militare, contrasterebbe con lo spirito della legge 124 voluta dal Parlamento per evitare doppioni e razionalizzare il settore della sicurezza e del controspionaggio. Riforma che ha affidato i compiti a due soli soggetti, l'Msi e l'Aise, appunto, preposti il primo alla sicurezza interna e l'altro alle ingerenze esterne. Le resistenze dello Stato maggiore della difesa contro l'Aise hanno da tempo bloccato il regolamento attuativo e resi difficili i rapporti fra i militari e l'intelligence che, se il governo dovesse approvare la "terza" agenzia informativa, perderebbe una fonte di primaria importanza per la sicurezza del Paese e che, fra l'altro, non farebbe piu' capo direttamente alla presidenza del Consiglio. Le schermaglie bloccano il dibattito anche al Comitato per la sicurezza della Repubblica, ma i "generali" insistono ed hanno trovato in La Russa il loro sponsor»; il 30 luglio 2010 una nota dell'agenzia AGI, riportando fonti del senatore Felice Casson, dava anche la notizia che, «Il Ministro La Russa avrebbe istituito, nell'ambito del proprio dicastero, una nuova struttura cui sarebbero state attribuite funzioni di intelligence»; ad avviso degli interroganti, se cio' corrispondesse al vero, si tratterebbe di un'iniziativa di dubbia legittimita' e di significativa gravita', in primo luogo perche' non e' chiaro su quale norma si fondi il potere esercitato dal Ministro con l'istituzione di tale ulteriore agenzia per la sicurezza, dal momento che la legge n. 124 del 2007 non sembra attribuirgli tale competenza e in secondo luogo perche' proprio l'articolo 8 citato attribuisce in via esclusiva tali funzioni al Dis, all'Aise e all'Aisi. Funzioni che l'esistenza di una struttura come quella ipotizzata dal Ministro La Russa potrebbero essere deviate per scopi attualmente ignoti e non certo in linea con il dettato legislativo vigente; sempre ad avviso degli interroganti, le affermazioni del Ministro della difesa suscitano rilevanti perplessita' in punto di legittimita' costituzionale, ma anche di opportunita' politica, considerando l'importanza che l'accertamento di determinate verita' riveste in un contesto, quale quello italiano, caratterizzato da stragi o comunque vicende criminali che ancora restano oscure e verso le quali non puo' escludersi la partecipazione di appartenenti ai servizi segreti dell'epoca; il decreto-legge 6 luglio 2010, n. 102, concernente la proroga degli interventi di cooperazione allo sviluppo e a sostegno dei processi di pace, di stabilizzazione e delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia, attualmente in discussione nel ramo senatoriale del parlamento, all'articolo 4, comma 32, prevede che «È autorizzata, per l'anno 2010, la spesa di euro 10.000.000 per il mantenimento del dispositivo info-operativo dell'Agenzia informazioni e sicurezza esterna (AISE) a protezione del personale delle Forze armate impiegato nelle missioni internazionali, in attuazione delle missioni affidate all'AISE dall'articolo 6, comma 2, della legge 3 agosto 2007, n. 124»; il combinato disposto delle citate disposizioni normative, con particolare riferimento alle funzioni attribuite al RIS, cosi' come descritte sul sito web istituzionale del Ministero della difesa, non sembrerebbe escludere che l'autorizzazione di spesa possa essere utilizzata a vantaggio di una ipotetica struttura di intelligence alle dipendenze del Ministero della difesa in analogia a quanto dichiarato dallo stesso titolare del dicastero gia' lo scorso dicembre 2009 -: se il Presidente del Consiglio dei ministri sia a conoscenza di quanto esposto in premessa e, se cio' risponda al vero, quali immediate iniziative intenda intraprendere affinche' sia scongiurato il pericolo dell'istituzione di una struttura militare di intelligence sotto il diretto controllo del Ministro della difesa che si verrebbe a sovrapporre a quelle gia' previste dalla legge n. 124 del 2007; se sia stato emanato il regolamento di cui all'articolo 8, comma 2, della legge n. 124 del 2007, e, in caso contrario, quando se ne preveda l'emanazione; al fine di fugare ogni dubbio sul reale utilizzo delle risorse economiche stanziate con l'articolo 4, comma 32, del decreto-legge n. 102 del 2010, se non ritenga opportuno nel piu' breve tempo possibile presentare alle Camere un dettagliato rendiconto economico sulle attivita' finanziate.(4-08337)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08337 presentata da TURCO MAURIZIO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20100803 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA (PARTITO DEMOCRATICO) 
BELTRANDI MARCO (PARTITO DEMOCRATICO) 
BERNARDINI RITA (PARTITO DEMOCRATICO) 
MECACCI MATTEO (PARTITO DEMOCRATICO) 
ZAMPARUTTI ELISABETTA (PARTITO DEMOCRATICO) 
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TURCO MAURIZIO (PARTITO DEMOCRATICO) 

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