INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08325 presentata da PARLATO ANTONIO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE) in data 19921201

Ai Ministri dell'interno, delle finanze e del tesoro. - Per conoscere - premesso che: gia' con precedenti atti ispettivi "rigorosamente" privi ancora di risposta, l'interrogante ha sollevato dubbi sulla gestione del credito da parte dell'Istituto bancario San Paolo di Torino che aveva fatto ingiustamente fallire una piccola azienda metalmeccanica, la EFER SUD, nonostante a garanzia del credito l'Istituto avesse cospicui titoli di proprieta' della debitrice e, in un altro caso, concedendo prestiti ad anziani pensionati non certo "graziosamente" ma a tassi elevatissimi che possono, socialmente parlando, essere considerati "usurari"; senonche' - come se non bastasse - il 25 novembre scorso la Squadra mobile di Napoli, al comando del vicequestore Giuseppe Palumbo ha sequestrato un miliardo (oltre a 50 milioni per interessi maturati) di certificati di credito depositati da tempo presso l'Istituto bancario San Paolo di Torino, presso la sede della Riviera di Chiaia in Napoli; i certificati di credito appartenevano agli eredi che portano oltretutto il medesimo cognome di un notissimo camorrista, Sabato Galasso -: come abbia potuto, eludendo tutte le prescrizioni di legge, effettuarsi dai Galasso l'operazione bancaria in parola e come il San Paolo abbia potuto darvi corso; come venga esercitata dalla Banca d'Italia la vigilanza sul San Paolo; se sulla base di questo pericoloso precedente che presuppone un lassismo incredibile - per non dire altro - dell'Istituto bancario in parola, vogliano - accertata la rispondenza al vero di quanto precede - sottoporre a rigorosi controlli tutte le operazioni bancarie espletate dall'Istituto bancario San Paolo di Torino quantomeno nelle province di Napoli e di Caserta, al fine di poter escludere che esistano altri episodi del genere, invero inspiegabili; se in merito alla circostanza che per tutte le operazioni al di sopra di venti milioni di lire la clientela e' tenuta a fornire ogni dato utile ad escludere l'ipotesi che si tratti di somma riciclata mentre nel caso in specie un'operazione cinquanta volte superiore al minimo prescritto, sia invece sfuggita, vogliano accertare anche le responsabilita' ad ogni altro livello. (4-08325)