INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08219 presentata da PORTA MAURIZIO (LEGA NORD) in data 19950303
http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_08219_12 an entity of type: aic
Ai Ministri dell'interno, di grazia e giustizia e della sanita'. - Per sapere - premesso che: operano in Italia, sparse su tutto il territorio, ben dodici comunita', composte da volontari che si avvalgono del programma di riabilitazione denominato Narconon (Non-narcosis = no alla droga) per riabilitare persone tossicodipendenti; queste comunita' si sostengono finanziariamente grazie a contributi privati e, salvo rare eccezioni limitate a singoli casi, non godono di sovvenzioni pubbliche. Il costo del recupero e' molto contenuto sia paragonandolo alle strutture pubbliche sia alle iniziative di volontariato piu' conosciute. La somma giornaliera di cui le Comunita' necessitano, e che sovente non percepiscono, per dare l'ospitalita' e assistenza a ogni singolo ospite oscilla tra le 100.000 e le 140.000 lire; tali associazioni, nell'arco di alcuni anni di attivita', hanno riabilitato e restituito alle loro famiglie oltre 1.500 giovani che erano dediti all'uso di droghe, verifiche dirette e attestati di riconoscenza delle famiglie suffragano quest'affermazione, di tali buoni risultati e correttezza amministrativa il sottoscritto ha preso personale e diretta conoscenza; numerosi magistrati hanno affidato tossicodipendenti alle Comunita' Narconon in alternativa alla carcerazione per reati legati a fatti di droga; nel maggio 1993 una di queste comunita' denominata Narconon Tucano, non trovando sede piu' idonea e in assenza di aiuti dagli Enti Locali in questa direzione, si e' insediata nel territorio del Comune di Taceno (Como), ospiti dell'hotel Tartavalle Terme, un vecchio albergo pressoche' inattivo di proprieta' di un privato; dalla sua apertura ad oggi, la Comunita' ha ospitato piu' di 500 tossicodipendenti e, tra coloro che hanno terminato l'intero programma riabilitativo, oltre 360 sono usciti dal tunnel della droga e si sono reinseriti nel tessuto sociale, attualmente circa 70 tossicodipendenti e 20 operatori volontari compongono la Comunita' Narconon Tucano -: se i Ministri siano al corrente che 20 giorni dopo l'insediamento del Narconon a Taceno su richiesta del Sindaco Mario Dell'Oro, due funzionari del servizio sociale della locale USSL effettuarono un sopralluogo conoscitivo; se risulti corrispondente al vero che nello stesso periodo il Sindaco Dell'Oro abbia presentato due esposti alle autorita' giudiziarie locali lamentando imprecisati disagi, mai documentati, causati dalla Comunita' Narconon al fine di ottenere l'allontanamento; se risulti che il 5 agosto 1993 i responsabili del Narconon Tucano chiesero l'iscrizione temporanea della Comunita' all'Albo Regionale degli Enti Ausiliari inviando richiesta scritta all'Assessorato competente della Regione Lombardia si e' appreso in seguito che la pratica la tratto' il dottor Aldo Tavolato dell'Assessorato Igiene e Sanita' e che da quel momento i guai della Comunita' non ebbero piu' fine; se risponda al vero che il 24 agosto 1993 la USSL n. 17 di Bellano (Como), nonostante gli ispettori non avessero ravvisato particolari irregolarita', invio' alla Regione una relazione sfavorevole al Narconon Tucano; se risulti rispondente al vero che il 20 settembre 1993 la Giunta regionale della Lombardia, settore Sanita' ed Igiene, trasmise alla USSL n. 17 di Bellano tutta la documentazione che il Narconon Tucano aveva allegato alla richiesta di iscrizione all'Albo Regionale degli Enti Ausiliari, contestualmente la Regione dispose un'ulteriore visita ispettiva presso la Comunita' Narconon, il 18 ottobre 1993, in evasione alla richiesta dell'Assessorato Regionale, l'amministratore straordinario dell'USSL n. 17, con l'unico scopo dichiarato di svolgere indagini riguardanti il Narconon, emise un'ordinanza, con la quale integrava con due nuovi membri l'E'quipe di Vigilanza sulle attivita' riabilitative; se risulti alle autorita' in indirizzo che il 21 ottobre 1993 l'E'quipe di Vigilanza dell'USSL effettuo' l'ulteriore sopralluogo presso la sede del Narconon Tucano, l'E'quipe visito' i locali dell'albergo Tartavalle Terme, che risultarono puliti, rilevarono che alcune parti dello stabile necessitavano piccoli lavori di ristrutturazione per eliminare delle macchie di umidita' e che in alcune stanze vi erano troppi letti (in verita' vi erano stanze in eccesso e non utilizzate), affermo' inspiegabilmente che il costo pro capite per lo svolgimento del programma di riabilitazione era elevato; se risponda al vero che il 29 ottobre 1993 l'E'quipe comunico' il suo parere all'amministratore straordinario dell'USSL affermando che il Narconon Tucano non possedeva i requisiti per ottenere l'iscrizione temporanea all'Albo Regionale per gli Enti Ausiliari, il parere dell'E'quipe era in netto contrasto con l'opinione dell'architetto Sergio Franzoni che, eseguendo una perizia voluta dalla Comunita', dopo una minuziosa visita dei locali, dichiaro' che l'immobile era perfetto sia per rapporto mq/letti sia per le poche, tra l'altro eliminate, tracce di umidita', la perizia venne giurata presso la Pretura di Monza; se siano informate che codeste autorita' che il 15 novembre 1993, sulla scorta del parere dell'E'quipe di Vigilanza, l'USSL n. 17 espresse parere contrario all'accoglimento dell'istanza del Narconon Tucano tendente ad ottenere la registrazione temporanea all'Albo Regionale, dichiarando immediatamente esecutiva la deliberazione, su questa stessa base il 30 dicembre 1993 la Giunta Regionale Lombardia delibero' di opporre diniego alla richiesta di registrazione temporanea dell'Ente Associazione Narconon Tucano, questo fatto doveva condurre alla chiusura automatica per legge della Comunita', ad avvenuta notifica la Comunita' impugno' la delibera proponendo ricorso al TAR; se risponda al vero che il 26 novembre 1993, l'emittente televisiva lecchese unica in Lombardia trasmise un programma dal titolo "Attualita'", intervistati dalla giornalista Roberta Carati, espressero pareri sfavorevoli al Narconon Lorenzo Invernizzi vice presidente dell'ASFAT (un ente privato finanziato dalla Regione che indirizza persone con problemi di deroga presso strutture operati in tale campo) e lo psicologo dottor Enzo Turani dell'USSL n. 17, anche Mario Dell'Oro, Sindaco di Taceno, intervistato disse che stava conducendo indagini sul centro Narconon; se risulti corrispondente al vero che il 13 aprile 1994, apparentemente estraneo ai fatti sopra elencati, ma di fatto accadendo nel bel mezzo di un'attivita' di accanimento ispettivo, il nucleo Polizia Tributaria di Como inizio' una "verifica generale ai fini dell'iva, delle imposte sui redditi e degli altri tributi", dopo varie settimane di indagini la verifica si concluse senza evidenziare irregolarita' che potessero condurre a serie conseguenze, secondo indiscrezioni l'interessamento della Polizia Tributaria fu sollecitato dal gia' citato funzionario Aldo Tavolato; se sia noto che nel luglio 1994, alla luce del trattamento discriminante riservato dall'Ente Regione, il rappresentante della Narconon Tucano inoltro' all'Assessorato Sanita' ed Igiene alcune istanze per conoscere la destinazione e amministrazione dei molti miliardi di lire gestiti dalla Regione per la prevenzione e cura della tossicodipendenza, a queste richieste il Narconon ottenne solo dinieghi o risposte evasive a firma Aldo Tavolato; se risulti che il 19 luglio 1994, continuando la sequenza infinita delle ispezioni che immancabilmente disturbavano il percorso riabilitativo degli ospiti della Comunita', i Carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanita' (NAS) di Milano effettuarono un sopralluogo e contestuale sequestro, presso lo svolgimento del programma di riabilitazione, sequestrando dei fascicoli personali degli ospiti presenti al momento dell'operazione; se risponda al vero che, con nota n. 011101/16''P'' di prot. 22053 indirizzata al Sindaco di Taceno Mario Dell'Oro, in data 18 novembre 1994, il Comandante dei Carabinieri di Lecco, facendo riferimento ai pareri contrari al Narconon espressi dai gia' citati rappresentanti della USSL 17 di Bellano, citando una nota della Regione Lombardia (sconosciuta ai rappresentanti dei Narconon Tucano) n. 166621/G e 39767/S datata 15 giugno 1994, la quale "indicava l'unica strada attualmente percorribile nei confronti della comunita' quale quella della chiusura", suggeri' la revoca di licenza di pubblico esercizio all'albergo che ospitava la Comunita' Narconon cosi' da creare ulteriori difficolta' a quei volontari gia' lungamente vessati; se siano a conoscenza i signori Ministri che il 23 dicembre 1994, aderendo al suggerimento teste' citato, il Sindaco di Taceno Dell'Oro Mario revoco' "con effetto immediato" le licenze d'esercizio d'albergo che ospita la Comunita' Narconon ponendo cosi' le basi per l'allontanamento coatto della stessa; se risulti essere vero che nessuna delle Comunita' per tossicodipendenti della stessa zona ha subi'to cosi' tante verifiche e ispezioni nonostante che, alcune di esse, ricevano sussidi in danaro dagli Enti preposti; se sia noto che, in tempi piu' recenti, facendo ignobile uso strumentale del fatto doloroso della morte di due giovani ospiti della Comunita', deceduti per patologie pregresse, come dichiarato dai genitori stessi che, in un caso hanno anche denunciato il Sindaco Mario Dell'Oro, si sia imbastita, anche con lo stimolo di alcuni dei personaggi fin qui citati, una campagna stampa pretestuosa tesa all'allontanamento della Comunita' Narconon Tucano; se risulti rispondente al vero che il Sindaco Mario Dell'Oro, d'intesa con Enti privati, stia da tempo coltivando il progetto multimiliardario di rilevare la proprieta', compreso l'albergo occupato dal Narconon Tucano per condurre attivita' turistico-commerciali; se sia altresi' nota l'esistenza di un piano regionale pe il rilancio turistico della localita' e dall'albergo che ospita il Narconon Tucano (percio' sgradito) e che, sembra, dovrebbe prevedere onerosi investimenti; se non si ravvisi da quanto sopra riportato una sconcertante attivita' discriminante e persecutoria nei confronti di un ammirevole gruppo di volontari/contribuenti che, intervenendo col solo ausilio delle proprie energie e mezzi in un campo dove le strutture pubbliche sono piu' fallimentari, si trovano ora oggetto di accanite e apparentemente immotivate aggressioni; quali iniziative intendano adottare, nell'ambito dei poteri, per far luce su questa vicenda e per tutelare e garantire il buon diritto di questi cittadini che si adoperano per rimediare alla vergognosa assenza e inefficacia dello Stato nella battaglia contro la piaga della droga? (4-08219)
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PORTA MAURIZIO (LEGA NORD)