"20100719-" . "ZAMPARUTTI ELISABETTA (PARTITO DEMOCRATICO)" . "MECACCI MATTEO (PARTITO DEMOCRATICO)" . "0"^^ . "FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA (PARTITO DEMOCRATICO)" . . "Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-08078 presentata da ELISABETTA ZAMPARUTTI lunedi' 19 luglio 2010, seduta n.354 ZAMPARUTTI, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e MAURIZIO TURCO. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che: secondo quanto riporta L'espresso di venerdi' 16 luglio 2010, l'accesso alle spiagge italiane e' reso sempre piu' difficoltoso dalle privatizzazioni, dall'incuria pubblica, dall'abusivismo oltre che dal proliferare di lidi; l'articolo evidenzia in particolare la diffusione della prassi delle «barriere doganali» ad opera di certi gestori di lidi che esigono un pedaggio anche da chi non si ferma da loro, pratica ovviamente illegale e che sarebbe particolarmente ricorrente in Sardegna, Liguria e Toscana, come confermano i dati dell'Adoc (Associazione per la difesa e l'orientamento dei consumatori); in Puglia sarebbero ben 250 i chilometri di spiagge che, in virtu' di recinzioni non scavalcabili, rendono inaccessibile le coste se non anche i panorami. Un fenomeno aggravatosi dal passaggio di competenze, avvenuto un anno fa, dalla regione ai singoli comuni, secondo Pasquale Salvemini, presidente del Wwf Puglia, che denuncia, nell'ultimo anno, la concessione di deroghe a pioggia, oltre 500, con la conseguenza che i lidi privati, i ristoranti e le strutture ricettive si sono allargate, a danno del paesaggio costiero; gli ambientalisti di Wwf stimano che in Abruzzo sono a rischio per lo meno cento chilometri di costa il mare in virtu' di disposizioni normative che riconoscerebbero a tutti i lidi abruzzesi il diritto di blindare con una palizzata la propria spiaggia ed altre situazioni gravi vi sarebbero anche in Sicilia, e in particolare a Siracusa, dove da tre anni il quotidiano La Sicilia sta conducendo una campagna per la riconquista dei bagnasciuga; come casi in cui l'assenza di manutenzione delle amministrazioni locali si traduce in accesso negato vengono riportati fatti accaduti in Liguria, e in Toscana, all'Isola d'Elba; lungo il Tirreno si registrerebbero numerosi lidi abusivi con personale che chiede di pagare il pedaggio magari anche per raggiungere spiagge libere come accaduto a Posillipo dove, ad esempio, un lido abusivo con tanto di chiosco in legno, ferro e mattoni, corredato da 300 lettini, sugli scogli della zona archeologica di Palazzo degli Spiriti, alla Gaiola, recentemente sequestrato (il quinto di fila dopo un raid dei carabinieri), imponeva un «pedaggio» (illegale) di due euro a chi voleva raggiungere la spiaggetta libera di Marechiaro; secondo la capitaneria di porto di Roma: «Sul litorale da Torvajanica a Santa Marinella, ma anche piu' avanti verso Anzio, incontri fenomeni di abusivismo totale: c'e' chi si piazza senza alcun titolo in una spiaggia libera e la occupa con lettini, ombrelloni e sdraio [...]»; troppo spesso anche i proprietari dei «veri» lidi fanno di tutto per impedire il libero accesso alla battigia che, invece, dovrebbe essere garantito per legge; i volontari di Legambiente Lazio per tutta la scorsa estate hanno battuto i 17 chilometri di costa, dalla foce del Tevere fino a Torvajanica, e hanno avuto la conferma di cio' che sospettavano. Quasi nessuno garantisce il diritto al mare: su 56 stabilimenti solo tre sono rispettosi del bagnante e della legge; le spiagge libere sono in via d'estinzione. Sempre ad Ostia, secondo una rilevazione dei Verdi, il rapporto e' 80 a 20 per le private. Nel resto della penisola la situazione non migliora: in Sardegna le spiagge sono tutte date in concessione. Inoltre, un provvedimento della regione Sardegna permette agli alberghi entro un chilometro e mezzo dal mare di reclamare una spiaggia tutta per loro; nonostante siano 6.100 gli stabilimenti balneari che insistono sul demanio marittimo lungo 7.500 chilometri di costa, lo Stato incassa al massimo un centinaio di milioni di euro l'anno dai canoni di concessione; l'esiguita' della somma sarebbe dovuta in parte alla mancata piena applicazione della normativa vigente e dall'altro al fatto che la concessione demaniale dello Stato italiano e' bassa rispetto al giro d'affari, stimato da Nomisma, di 15 miliardi di euro -: se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei dati in premessa e se li confermi; se e come intenda monitorare le diverse cause del fenomeno della progressiva riduzione dell'accesso libero alle spiagge; se e quali azioni intenda promuovere per assicurare una regolamentazione unitaria ed omogenea della gestione delle spiagge italiane ed il diritto di tutti al libero accesso ai litorali; se e come il Governo intenda assicurare il pieno rispetto delle norme vigenti in materia di riscossione dei canoni di concessione demaniale e se il Governo intenda rivedere i canoni di concessione demaniale. (4-08078)" . . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08078 presentata da ZAMPARUTTI ELISABETTA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20100719"^^ . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08078 presentata da ZAMPARUTTI ELISABETTA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20100719" . . "4/08078" . "BELTRANDI MARCO (PARTITO DEMOCRATICO)" . "2014-05-15T00:39:52Z"^^ . . . . "TURCO MAURIZIO (PARTITO DEMOCRATICO)" . . "BERNARDINI RITA (PARTITO DEMOCRATICO)" . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" . . .