INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08024 presentata da NARDINI MARIA CELESTE (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI) in data 19950301
http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_08024_12 an entity of type: aic
Ai Ministri dell'industria, commercio e artigianato e del lavoro e previdenza sociale. - Per sapere - premesso che: nel 1986 l'EFIM dismette le officine Termotecniche Breda di Bari (c.a. 700 dipendenti): Fonderia e produzione caldaie rilevata da Bellesi-Ideal Clima non superano un anno di sopravvivenza. Saranno chiusi con la consegna dei libri: al Tribunale fallimentare di Bari. Rilevamento dichiarato necessario per salvare le strutture Bellesi del nord, come comunicato dallo stesso ad un incontro sindacale con le RSA di quei luoghi. Settore condizionamento e OTB Holding, comprendente anche la divisione Ricerca & Sviluppo, rilevati dal gruppo Acqua di Pisante sopravvivono fino ad oggi, dopo alcuni passaggi, ed anch'essi stanno all'epilogo della medesima sorte. Il deserto ha preso posto dove prima c'erano le Officine Termoelettriche Breda. La Tecnars, ex divisione R&S, per volonta' della EMIT, pressoche' unico azionista si struttura come azienda, che autonomamente opera nel mercato della innovazione tecnologica, nel 1988 con la cessione di un ramo d'azienda e con l'assegnazione in esso delle risorse preesistenti al tempo della OTB. Nel frattempo la Tecnars si e' posta all'interno del mercato nazionale ed europeo, e sul piano dell'immagine e su quello delle competenze, conquistandosi il ruolo di primo piano in attivita' quali progetti CEE, occupando anche il posto di capo progetto con partner quali: CNR, Ansaldo, ENEA e varie Universita' ed Enti di Ricerca europei; nel 1993: l'EMIT decide di snellire aree e strutture di sua influenza; nel 1994: addi' 20 gennaio la Tecnars viene ceduta alla 3P Engeneering Company srl di Bergamo, che sottoscrive il capitale sociale per 50.000.000 lire. A detta dei rappresentanti della proprieta' (gli stessi che avrebbero condotto le trattative con l'EMIT) che si sono presentati a Bari per incontrare i lavoratori della Tecnars, la 3P Engeneering e' una controllata del gruppo Villa di Bergamo come si rileva dall'"organigramma" consegnato alle RSA in sede di Associazione Industriali di Bari; a garanzia del prosieguo delle attivita' della Tecnars la 3P Engeneering si impegna verso l'EMIT ad effettuare un aumento del capitale sociale per 750.000.000 di lire, per riportarlo alle condizioni preesistenti all'avvenuta cessione (capitale sociale 800.000.000); la comparsa in Tecnars della 3P Engeneering prima, della SPI dopo (a non piu' di un mese) per il 90 per cento ed il ritorno per il 95 per cento alla 3P il 15 settembre 1994 e' stata devastante per la gestione delle attivita' e delle risorse umane: minacce di trasferimento delle attivita' mai formalizzate; dimissioni di figure di ruolo nella gestione delle attivita' senza alcun provvedimento atto a colmare il vuoto che veniva a crearsi; blocco di ogni iniziativa commerciale; presentazione di contratti fantasma acquisiti e sistematicamente mai avviati; il 20 luglio le RSA decidono di chiamare in causa, a mezzo lettera, la proprieta' nella persona della signora Maria Vittoria Villa, lettera inviata per conoscenza allo stesso coniuge dottor Lorenzelli (titolare delle trattative di rilevazione dell'azienda). La signora Villa si fa negare quale destinatario, mentre il dottor Lorenzetti ricevuta e letta la lettera delle RSA si impegna personalmente ad accompagnare sua moglie per un incontro con i lavoratori a Bari. Questo impegno non sara' mai rispettato, mentre ci sara' una smentita (21 settembre 1994) di coinvolgimento della famiglia Villa, fatta a mano della stessa signora Villa, a fronte di un appello del Prefetto di Bari a mettere da parte le minacce di trasferimento, seppure parziale, della Tecnars; nel frattempo ci sono alcuni fatti di estrema importanza nella gestione illogica della Tecnars e per la vita futura di questa: a) trasferimento di tutta la documentazione amministrativa c/o una consociata di Bareggio (MI): Poliespan s.r.l.; b) viene comunicato l'acquisto e l'approntamento produttivo di una struttura a Cornaredo (MI) in via Ghisolfa 80, che risultera' vuota ed in affitto; c) il ritorno della Tecnars sotto il controllo della 3P Engeneering per conseguenza dell'aumento del capitale sociale, di 750.000.000 lire, effettuato da questa e contestualmente e' posto in essere il suo svuotamento a favore di una nuova societa': Q Engeneering, costituita il 20 settembre 1994; d) la sede legale di Tecnars, via Matris Domini n. 25 Bergamo, risulta sconosciuta a qualsiasi atto notificato c/o quell'indirizzo; e) emissioni di fatture nei confronti di clienti compiacenti; f) cancellazione del portafoglio clienti, consolidati e nuovi, per effetto della mancanza di interlocutori, responsabili scientifici, di riferimento usciti e mai rimpiazzati, a causa del vuoto di assunzione di responsabilita' nella conduzione aziendale; g) e' gia' iniziato, a partire da un acconto per il mese di agosto, il programma del mancato pagamento delle spettanze ai lavoratori, mentre non sono stati pagati, dall'insediamento della nuova proprieta', tutti i relativi oneri fiscali e contributivi; vista l'infruttuosita' prodotta, malgrado il coinvolgimento della stessa task-force comunale nella vicenda, e visto anche il pericolo della perdita irreversibile di tutte le attivita' e dello spazio di mercato finora acquisito, i lavoratori propongono di trattare la cessione delle attivita', e quant'altro fosse di interesse, ad un nuovo soggetto imprenditoriale: una cooperativa costituita da dipendenti Tecnars; dopo un apparente interesse, probabilmente finalizzato a tempi utili per reconditi fini, e' stato chiuso unilateralmente ogni spazio di trattativa o possibili sbocchi per la costruzione del soggetto proposto dai lavoratori; ai lavoratori non resta che percorrere la strada delle istituzioni a mezzo dell'ex articolo 700 del codice di procedura civile inoltrato c/o la Pretura di Modugno (BA); nel contempo si sono aperti ed intensificati da parte di vari creditori atti legali del tipo: decreti ingiuntivi ed atti di precetto con pignoramento di beni aziendali. In essi sono compresi atti esperiti dagli stessi dipendenti ed ex dipendenti per le spettanze maturate e, per questi ultimi, quelle relative al cessato rapporto; ai primi di dicembre viene comunicata la "fuga" dell'amministratore unico dottor Sandro Rabolini, successivamente sostituito, con nomina in assemblea, dal dottor Fiorenzo Stifani. Si continua ininterrottamente ad ignorare tutti gli appelli dei lavoratori in merito e alle spettanze e ai problemi aziendali, come ad esempio: sospensione utenza SIP per morosita', sospensione utenza gas di rete per esplicita richiesta della proprieta' (tutti gli impianti, dei laboratori sperimentale e chimico, sono alimentati da gas di rete); nessuna azione di ricomponimento delle figure di riferimento tecnico e scientifico come richiesto e prescritto dalle attivita' CEE; indifferenza totale ad affrontare il problema dei locali occupati da Tecnars ed in esecuzione di sfratto dal 15 luglio 1994 con l'aggravio del mancato pagamento di quanto dovuto a partire da gennaio 1994, data di insediamento della attuale proprieta'; coerentemente alla linea di condotta fin qui espressa si inserisce l'agire del nuovo amministratore il quale insensibile alle problematiche aziendali, al sopraggiungere di altri decreti ingiuntivi, non ravvisa la necessita' di visionare l'unica realta' produttiva quale quella di Bari; inoltre nell'atteggiamento del nuovo amministratore unico si ripete quello che avviene per la sede legale: destinatario sconosciuto a tutte le corrispondenze di tipo legale inoltrate al suo recapito (vedi notifica ex articolo 700 del codice di procedura civile); i lavoratori esprimono con forza che quanto ha segnato la vita dell'azienda in questa nefasta gestione non e' frutto di incapacita' imprenditoriale, ma progetto finalizzato alla cancellazione dell'azienda; una azienda di notevoli capacita' e strumenti utili a supporto della piccola e media impresa nazionale e locale. Unica in tutto il Mezzogiorno; i lavoratori denunciano con forza lo stato di disattenzione espresso dalle istituzioni locali sulla valutazione del patrimonio produttivo e professionale presente sul nostro territorio -: se siano a conoscenza dei fatti esposti in premessa; quali siano i motivi che non hanno permesso alla cooperativa costituita dai dipendenti della Tecnars di acquisire le attivita' della stessa; quali azioni intendano intraprendere allo scopo di evitare che una azienda con notevoli capacita' e strumenti utili a supporto della piccola e media impresa nazionale e locale esca definitivamente di scena dall'orizzonte produttivo; quali azioni intendano intraprendere allo scopo di salvaguardare i diritti dei lavoratori della Tecnars, affinche' questi non vadano ad aggiungersi alla gia' grave crisi occupazionale del sud del Paese ed in particolare a Bari; se non ritengano urgente un incontro con i rappresentanti dei lavoratori della Tecnars e della proprieta' allo scopo di trovare una soluzione. (4-08024)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08024 presentata da NARDINI MARIA CELESTE (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI) in data 19950301
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
VENDOLA NICOLA (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI)
VOCCOLI FRANCESCO PAOLO (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI)
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2014-05-14T19:35:54Z
4/08024
NARDINI MARIA CELESTE (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI)