. . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" . "GIORGETTI ALBERTO (ALLEANZA NAZIONALE)" . . "4/07748" . "Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri del tesoro e dei trasporti e della navigazione. - Per sapere - premesso che all'interrogante risultano i seguenti fatti: le ferrovie dello Stato sono una societa' per azioni pubblica il cui intero pacchetto azionario di lire sessantaquattromila miliardi e' custodito dal ministero del tesoro; le ferrovie dello Stato potranno divenire private solo in due casi: a) quando un poderoso gruppo industriale privato (e non un ente pubblico) acquistera' il cinquanta piu' uno per cento dell'intero capitale attualmente detenuto da un solo socio che e' lo Stato; b) quando il pubblico degli investitori e, se si vuole, dei risparmiatori acquistera' liberamente sul mercato azionario la maggioranza delle azioni delle ferrovie dello Stato che corrispondono alla somma di lire trentaduemila milardi piu' una lira; il maldestro tentativo di scaricare sul personale i costi crescenti dell'incapacita' gestionale, pagando gli aumenti salariali con azioni della societa', falli' miseramente nel 1994 grazie alla reazione del personale ed all'intervento dell'allora Ministro, il quale pretese il rispetto da parte delle ferrovie dello Stato degli accordi gia' sottoscritti; le ferrovie dello Stato, per gli ingenti capitali che la comunita' nazionale affida loro affinche' provvedano alla mobilita' di tutti gli italiani e delle loro merci, devono essere dirette con grande oculatezza, efficienza, preveggenza e decisione per evitare che continuino ad essere fonti di rilevanti diseconomie per il sistema economico nazionale; una tra le funzioni piu' importanti di un'impresa industriale cosi' complessa e vasta, quale le ferrovie dello Stato, e' quella di selezionare i propri dirigenti; uno dei massimi dirigenti e' l'ingegnere nucleare Cesare Vaciago il quale, ormai dalla fine del 1988, plasma e poi rimodula con le sue idee di organizzatore teorico la struttura delle ferrovie dello Stato ed i suoi dirigenti; l'ingegner Vaciago, nato a Torino il 3 ottobre 1946, dove si laurea in ingegneria nucleare nel 1969 e dove nel 1969-70 e' assistente universitario, dal 1970 al 1973 e' responsabile di metodologia di formazione dell'Olivetti, nel 1973-74 dei progetti speciali del Censis, dal 1974 al 1978 dell'assistenza tecnica alle regioni ed alla formazione del personale dell'Isfol dove, come direttore generale, resta fino al 1981; dal 1981 al 1984 e' responsabile delle relazioni industriali della Montedison, dal 1987 fino al 31 luglio 1988 e' vice presidente della Standa ed infine dal 1^ agosto 1987 fino al 30 giugno 1989 e' partner presso lo studio Ambrosetti srl di Milano; in quest'ultimo periodo, e' anche consulente presso le ferrovie dello Stato, dove e' stato seguito dalla sua segretaria, la signora Maria Pia Re, la quale, dopo aver ricoperto vari incarichi, dapprima come segretaria del gruppo Montedison e poi dello studio Ambrosetti, nel 1990 viene assunta come dirigente dell'ente ferrovie dello Stato e successivamente preposta addirittura a due unita' operative di grande importanza e delicatezza, che tutt'ora dirige, e cioe' la \"funzione classificazione e valutazione dei dirigenti\" presso la direzione generale holding e lo \"sviluppo organizzativo e risorse umane della divisione trasporto locale\" con sede a Milano; per questi due incarichi operativi, la Re percepisce uno stipendio che si aggira sui duecento milioni lordi all'anno; la presunzione e' d'obbligo perche' le retribuzioni dei dirigenti delle ferrovie dello Stato sono segrete in quanto articolate in una parte fissa uguale per tutti (ha come base di riferimento gli stipendi dei dirigenti generali dell'ex azienda di Stato) ed in una parte variabile, assegnata con grande discrezionalita', la quale crea sospette discriminazioni in un'impresa di proprieta' dello Stato dove le retribuzioni di tutto il personale e, a maggior ragione, dei suoi dirigenti devono essere pubbliche; con il curriculum precedentemente descritto l'ingegner Vaciago viene assunto direttamente come dirigente generale dal dottor Mario Schimberni (amministratore straordinario delle ferrovie dello Stato), ex presidente Montedison, il quale lo propone al dipartimento organizzazione che e' l'unita' operativa piu' importante delle ferrovie dello Stato; a pagina 9 del quotidiano Il Sole 24 Ore del giorno 15 luglio 1989 un articolo dal titolo \"Supercontratti nelle ferrovie agli uomini d'oro di Schimberni\" informa i lettori dell'assunzione, da parte di Schimberni, con lauti stipendi (doppi o tripli rispetto agli alti dirigenti delle ferrovie) di uomini che erano ai vertici della Montedison durante la sua gestione; i contratti stipulati a tempo determinato dal dottor Schimberni sono stati trasformati in contratti a tempo indeterminato, senza che vi sia stata alcuna reazione da parte della triplice, unica \"rappresentanza\" sindacale legittimata a dialogare con il management datoriale; nella veste prima di consulente (1^ ottobre 1988), poi di direttore del dipartimento organizzazione dell'ente ferrovie dello Stato (28 luglio 1993), di direttore generale, non gia' dell'azienda ferroviaria, ma della holding ferrovie dello Stato spa, e dal 1^ luglio 1996 anche dell'area strategica di affari per il trasporto metropolitano e regionale, e come presidente di Atac e Contral, cariche che detiene a partire dal 29 luglio 1994 come cumulo di attivita' con emolumenti erogati dalle ferrovie dello Stato, ma con attivita' svolte per un quarto presso l'azienda trasporti automobilistica romana e per un quarto presso il consorzio trasporti del Lazio,l'ingegner Vaciago ha sempre gestito e continua a gestire con piglio privato le relazioni industriali e quindi tutto il personale ferroviario, con occhio particolare ai dirigenti; i dati delle statistiche ufficiali, quelli cioe' elaborati dal Conto nazionale dei trasporti, riferiti agli anni che interessano, sono agghiaccianti, perche' indicano i punti piu' bassi di produzione dell'impresa che la storia ferroviaria ricordi; il costo del personale e' aumentato perche' si sono effettuate promozioni di massa tali che moltissimi dipendenti hanno potuto usufruire di una, due ed anche tre promozioni in pochissimo tempo, portando quell'area quadri che si diceva di voler ridurre ad un'espansione ingiustificata, in un clima di lottizzazione e di forte consociativismo; tale clima ha finito per innescare un contenzioso giurisdizionale da parte degli esclusi, che non ha precedenti nella storia delle ferrovie, con piu' di centomila ricorsi presentati avanti i pretori del lavoro di tutta Italia, affidati al patrocinio di studi legali esterni, anziche' all'Avvocatura dello Stato od ai procuratori interni; si e' provveduto ad incentivare il prepensionamento dei dirigenti ferroviari con una monetizzazione ad personam aggiuntiva a quella prevista per tutti i ferrovieri dalla legge n. 141 del 1990; secondo questo criterio, sono stati prepensionati circa quattrocento dirigenti fra i quali profesionisti di primo piano, ancora validissimi lavoratori; quanto evidenziato ai paragrafi precedenti non poteva non determinare lo scadimento del servizio ferroviario in tutta la rete dovuto altresi' alla chiusura di circa quattrocento stazioni -: se il Presidente del Consiglio ed i ministri interrogati intendano attivare i meccanismi di controllo che lo Stato ha a disposizione in quanto previsti dall'atto di concessione settantennale tra il ministero dei trasporti e le ferrovie dello Stato spa, stabilito con decreto ministeriale n. 225-T del 26 novembre 1993; quale sia, in omaggio ad un atto di democratica trasparenza, la retribuzione dell'ingegner Vaciago, aggiornata ad oggi rispetto alla data di assunzione del l^ luglio 1989, e quella degli altri dirigenti ferroviari, nonche' quali siano i criteri ai quali il consiglio di amministrazione delle ferrovie dello Stato spa, e per esso l'amministratore delegato, si e' ispirato nel determinarle ed articolarle, dopo aver sentito il sindacato; quale sia l'ammontare delle retribuzioni dei consiglieri di amministrazione e del consigliere amministratore delegato stabilite dall'unico e solo azionista che e' lo Stato, nonche' quali siano i criteri ai quali il Ministro del tesoro si e' attenuto per determinare le retribuzioni degli amministratori della piu' grande azienda di proprieta' dello Stato; se si ritenga necessario ripristinare - nell'ambito della riduzione delle spese per il risanamento del debito pubblico - il controllo della Corte dei conti sulle ferrovie dello Stato e sulle societa' partecipate; se sia stata richiesta al Ministro dei trasporti e della navigazione, da parte delle ferrovie dello Stato spa, l'autorizzazione prevista al comma 3 dell'atto di concessione, per la nomina a presidente dell'Atac e per quella di presidente del Cotral dell'ingegner Vaciago, direttore generale della holding ferrovie dello Stato. (4-07748)" . . "2014-05-15T10:50:51Z"^^ . "PASETTO NICOLA (ALLEANZA NAZIONALE)" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07748 presentata da PASETTO NICOLA (ALLEANZA NAZIONALE) in data 19970220"^^ . "0"^^ . . . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07748 presentata da PASETTO NICOLA (ALLEANZA NAZIONALE) in data 19970220" . . "19970220-" .