INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07693 presentata da GIORDANO FRANCESCO (RIFONDAZIONE COMUNISTA-PROGRESSISTI) in data 19970219

http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_07693_13 an entity of type: aic

Per sapere - premesso che: la Sirti, con sede legale e direzione centrale a Milano, e' un'azienda operante nel campo delle telecomunicazioni in Italia e all'estero per l'installazione, la manutenzione e la progettazione di impianti e reti di telecomunicazioni, trasporto e distribuzione di energia, con quota di partecipazione pubblica del 49 per cento in conto Stet; unita' produttive sono presenti in tutt'Italia: Alessandria, Ancona, Asti, Avellino, Bergamo, Bari, Benevento, Bologna, Bolzano, Caltanissetta, Catania, Catanzaro, Cosenza, Cagliari, Chieti, Como, Cuneo, Enna, Ferrara, Firenze, Frosinone, Genova, L'Aquila, La Spezia, Latina, Lecce, Livorno, Lucca, Venezia-Mestre, Modena, Milano, Napoli, Novara, Nuoro, Padova, Palermo, Pisa, Pesaro, Pescara, Pistoia, Pordenone, Potenza, Reggio Calabria, Roma, Sassari, Siena, Salerno, Taranto, Torino, Terni, Trento, Treviso, Udine, Verona, Varese, Vicenza e Viterbo. Siti produttivi accessori per telecomunicazioni sono a Piacenza, Cagliari e Salerno; partecipazioni dirette si registrano nella Sirti International (100 per cento) e Setelco (100 per cento); Sirti Portugal telecomunicacoes (99 per cento); Sirti S.A. (Francia, 100 per cento); Sirti Ltd. (Gran Bretagna, 100 per cento); Sirti Gmph (Germania, 100 per cento); Sinted (51 per cento); Optotec (100 per cento); Saetel S.A. (Argentina, 51 per cento); Construtel De Chile (Cile, 51 per cento); Matricial De Chile (Cile, 51 per cento); Seirt (Spagna, 100 per cento); Telsis (Argentina, 50 per cento Sirti International); e partecipazione di Construtel Ltda (Brasile, 48 per cento); Matricial Ltda. (Brasile, 48 per cento); FOS (50 per cento); Itel (35 per cento); Maristel (50 per cento); Radiofrequenze (70 per cento); Batik (Brasile, 35 per cento); negli ultimi anni la Sirti ha attuato un drastico taglio dei livelli occupazionali. L'organico produttivo, pari in Italia alla fine del 1991 a oltre 9100 unita', con l'inizio del corrente anno e' attestato attorno ai 7200 addetti, per quanto, in data 1^ marzo 1995, la Sirti abbia incorporato per fusione la societa' AET spa di Torino, gia' partecipata Sirti al 40 per cento, con 2248 dipendenti al 31 gennaio 1995. Nell'arco di cinque anni, sono stati tagliati dunque oltre 4100 posti di lavoro. In particolare, le reiterate procedure di riduzione del personale avviate dalla Sirti a partire dalla fine del 1993 per tutte le attivita' produttive, hanno determinato, a seguito di molteplici ricorsi agli ammortizzatori sociali previsti dalla legge n. 223 del 1991 - mobilita' lunga finalizzata alla pensione, mobilita' corta volontaria - l'estromissione di ben 1800 lavoratori; la parte restante del saldo negativo occupazionale del quinquennio e' stata determinata oltre che da una quota ridotta di pensionamenti, da scadenze di contratti di formazione lavoro non rinnovati, scadenze di contratti a termine, dimissioni e altro; oggi rimane attiva una procedura di riduzione del personale per circa quattrocento lavoratori, suddivisa su tutte le realta' produttive del territorio nazionale, formalizzati dalla Sirti, come strutturalmente eccedenti rispetto alle esigenze aziendali, nell'ambito della dichiarazione di ulteriori seicento esuberi del marzo 1996, da collocare in mobilita' fino al 30 giugno 1997. Le modalita' complessive delle gestioni degli esuberi sono state definite in un accordo siglato nel luglio 1996 in sede ministeriale tra le organizzazioni sindacali e la Sirti; inoltre, nel marzo del 1995, la Sirti nel contesto di un piano di ristrutturazione e riorganizzazione, ha formalizzato una procedura di ricorso alla Cassa integrazione guadagni straordinaria a zero ore per millecento lavoratori distribuiti su tutto il territorio nazionale. Nel luglio 1995, in un accordo siglato in sede ministeriale tra la Sirti e le organizzazioni sindacali, si e' concordato l'utilizzo del suddetto strumento per un totale massimo di 293 lavoratori, a partire dal 5 giugno 1995, per ventiquattro mesi, distribuiti nelle province di Bari, Benevento, Cagliari, Catanzaro, Cosenza, Milano, Roma, Salerno e Torino. Nel contempo l'accordo impegna l'azienda a utilizzare altri strumenti al fine di risolvere in modo non traumatico i dichiarati problemi di natura occupazionale: esodo volontario, anche incentivato, riqualificazione professionale finalizzata allo stabile inserimento in altre attivita' produttive, trasformazione di lavoro da tempo pieno a tempo parziale, attivazione di piani di ricollocazione nel mondo del lavoro, attuazione di contratti di solidarieta' nelle attivita' produttive di apparati e reti di distribuzione; in questo contesto di continue formalizzazioni di esuberi strutturali, che hanno determinato un drastico abbattimento dei livelli occupazionali, l'azienda nell'ultimo quadriennio ha sostanzialmente mantenuto i parametri produttivo-finanziari in volumi di produzione, fatturato (quasi 1660 miliardi), utili capitale proprio, reddittivita'; e' stato incrementato in maniera significativa il ricorso al subappalto, specialmente per le attivita' di scavo e posa connesse alle attivita' - assegnate alla Sirti in varie citta' italiane - realizzative del piano multimediale della Telecom, e per impianti extra urbani in cavi a fibre ottiche. Le attivita' relative al multimediale ricadono all'interno di una prima parte del contratto del valore di cinquecento miliardi affidate da Telecom al Consorzio Cored. La Sirti e' presente nel consorzio con una quota di maggioranza; nel corso del 1996 in molte attivita' produttive aziendali in tutte le aree del Paese sono state disposte e realizzate rilevanti e continue prestazioni lavorative a carattere straordinario, eccedenti, anche con prestazioni effettuate nella giornata di sabato, i limiti massimi settimanali di prestazioni lavorative previste dalle leggi vigenti in materia; l'utilizzo di straordinari e' ancora in corso; grande allarme e preoccupazione suscita il fatto che la Sirti, come si desume dalle comunicazioni date dall'Azienda alle rappresentanze sindacali aziendali territoriali interessate, non abbia piu' acquisito le commesse lavorative Telecom relative alle attivita' di trasmissione in Lazio, Sardegna e Abruzzo. In queste aree regionali, tradizionalmente tali attivita' produttive da parte Telecom sono state sempre state affidate alla Sirti, invece con l'inizio del corrente anno i volumi produttivi ad alto contenuto tecnologico e professionale sono stati concessi alla Alcatel; questa situazione, immotivata ed incomprensibile, determina fortissime preoccupazioni sul mantenimento del posto di lavoro per gli addetti interessati, oltre duecentocinquanta, altamente specializzati, delle unita' tecnico-organizzative apparati della Sirti, presenti nelle tre aree territoriali; consolidandosi questa scelta, i lavoratori non avranno piu' possibilita' di operare nelle proprie zone territoriali; nel contempo la Sirti non ha fornito nessuna garanzia rispetto i necessari e complessivi indirizzi di riconversione e ricollocazione dei lavoratori nell'ambito delle molteplici attivita' lavorative che l'azieda sviluppa nelle tre regioni; nel mese di gennaio del 1997 la Sirti ha inviato una richiesta di parere di conformita' per ottenere l'autorizzazione necessaria a procedere, dai primi mesi del 1997, all'assunzione di centotrenta unita', con contratti di formazione lavoro, con qualifica di impiegato, per mansioni tecniche attinenti le attivita' realizzative del piano multimediale Telecom, da allocare nelle strutture produttive aziendali di: Campania, Emilia, Lazio, Lombardia, Piemonte, Puglia e Veneto; la Sirti, nel comparto delle istallazioni di reti e impianti Tlc, e' la piu' grande azienda operante in Italia; in Sirti e' rappresentata una rilevante quota di capitale pubblico, tramite la Stet; il patrimonio produttivo, tecnologico e di ricerca dell'azienda, le competenze di conoscenza e professionalita' dei lavoratori, rappresentano un interesse strategico per il nostro Paese nel settore delle telecomunicazioni; suscita forte preoccupazione la progettata imminente realizzazione, nell'ambito dei disegni di privatizzazione della Stet, della fusione tra Sirti e Italtel; il drastico taglio di posti di lavoro attuato, aggiunto al ridimensionamento ancora in atto nei livelli occupazionali, risulta ingiustificato rispetto agli abbassamenti quantitativi degli investimenti realizzati da parte della Telecom e dagli altri committenti tradizionali dell'azienda; lo stato finanziario dell'azienda continua a caratterizzarsi per parametri significativamente positivi, in utili e capitale proprio consolidato; l'utilizzo di rilevanti quote di prestazioni straordinarie e il ricorso ai subappalti e' contemporaneo alla richiesta di attivazione degli ammortizzatori sociali; la richiesta di assunzione con ricorso ai contratti di formazione lavoro, e quindi all'accesso ai benefici previsti dalla normativa in materia, risulta in vistosa contraddizione con gli impegni sulla riqualificazione e ricollocazione assunta con gli accordi sindacali, relativamente ai lavoratori, attualmente in cassa integrazione guadagni, con gli esuberi strutturali, ottocento formalizzati nel corso del 1996, con i potenziali esuberi nelle regioni Abruzzo, Lazio e Sardegna relativamente alle annunciate cessioni degli apparati di trasmissione telefonica -: se siano condivise le valutazioni esposte in ordine al mantenimento dei livelli occupazionali ed in particolare per la salvaguardia dell'occupazione dei lavoratori gia' considerati strutturalmente in esubero; quali iniziative si intendano assumere per approfondire il quadro di conoscenza sui reali livelli produttivi della Sirti; quali siano i tempi previsti per la realizzazione dei programmati progetti di fusione Sirti-Italtel; quali siano gli eventuali rimodellamenti delle strutture tecnico-organizzative previste per Sirti e Italtel, sul piano dell'assetto globale e su quello delle ricadute nei vari siti produttivi territoriali; quali siano le conseguenze sugli attuali standard occupazionali delle due aziende, sul piano generale e nelle varie strutture territoriali; se risponda a verita' la preventivata realizzazione di un patto d'intesa con la Siemens tedesca, gia' detentrice del 50 per cento del capitale finanziario della Italtel, per l'acquisizione di una quota significativa del pacchetto finanziario della Sirti; quali iniziative si intendano assumere riguardo alla verifica sul ricorso della Sirti al subappalto, se cio' sia conforme ai requisiti di legge e se risulti compatibile con il contemporaneo ricorso alla cassa integrazione guadagni straordinaria anche per i lavoratori delle attivita' produttive denominate "Cavi"; quali iniziative si intendano assumere per verificare il costante ricorso a straordinari da parte della Sirti per le attivita' produttive esterne e per attivita' negli uffici e/o nelle sedi territoriali, e se tali prestazioni straordinarie siano conformi con le norme vigenti e con le situazioni di esuberi in atto; quale parere si intenda dare alla richiesta Sirti di effettuare assunzioni utilizzando i contratti di formazione lavoro. (4-07693)
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19970219- 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07693 presentata da GIORDANO FRANCESCO (RIFONDAZIONE COMUNISTA-PROGRESSISTI) in data 19970219 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 
ORTOLANO DARIO (RIFONDAZIONE COMUNISTA-PROGRESSISTI) 
ROSSI EDO (RIFONDAZIONE COMUNISTA-PROGRESSISTI) 
CANGEMI LUCA ANTONIO (RIFONDAZIONE COMUNISTA-PROGRESSISTI) 
STRAMBI ALFREDO (RIFONDAZIONE COMUNISTA-PROGRESSISTI) 
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4/07693 
GIORDANO FRANCESCO (RIFONDAZIONE COMUNISTA-PROGRESSISTI) 

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