INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07597 presentata da BERTINOTTI FAUSTO (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI) in data 19950216
http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_07597_12 an entity of type: aic
Ai Ministri dell'industria, commercio e artigianato e del lavoro e previdenza sociale. - Per sapere - premesso che: il 24 gennaio 1995 il Tribunale di Torino ha dichiarato fallita la Viberti Veicoli Industriali srl nella persona di Lorenzo Calabrese; la Viberti SpA era un'azienda con 70 anni di storia, di espansione produttiva, di leadership indiscussa sul suo mercato sia in termini di penetrazione sia come qualita' di prodotto; da quando Calabrese ne acquista il pacchetto di controllo, almeno tre operazioni fanno nascere qualche sospetto; la Viberti SpA, che da sempre utilizza con successo assali BPW, acquista, per un valore di 7,2 miliardi la Meccanica Murgiana, azienda di proprieta' dei Calabrese, che produce assali assolutamente non graditi dal mercato; la Viberti SpA (per il suo credito presso le banche e i fornitori) diventa il centro di acquisto dei materiali per tutte le aziende del Gruppo Calabrese, accumulando cosi' crediti che di anno in anno si rivelano inesigibili; la Viberti SpA, nel dicembre del 1990, viene fusa nella Calabrese SpA, con questa operazione: a) muore la Viberti SpA; b) la Calabrese azzera i crediti della Viberti verso le aziende del Gruppo e incorpora le partecipazioni della Viberti (Officine Adige SpA, Saimem srl, Sipias sas e la Meccanica Murgiana SpA di cui sopra); c) nasce la Viberti Veicoli Industriali srl con un capitale sociale di 20 milioni aumentato a 45 miliardi col conferimento dell'intero ramo d'azienda Viberti Veicoli Industriali; gli effetti di queste operazioni sul fatturato, sugli organici e sui risultati di esercizio appaiono evidenti: esercizio 1991, fatturato 117,9 miliardi, dipendenti 762, risultato d'esercizio +30 milioni; esercizio 1992, fatturato 89,6 miliardi, dipendenti 680, risultato d'esercizio -5,3 miliardi; esercizio 1993, fatturato 51,5 miliardi, dipendenti 645, risultato d'esercizio -27,9 miliardi (*); esercizio 1994, fatturato 21,7 miliardi, dipendenti 500, risultato d'esercizio -29 miliardi (**). (*) Il capitale sociale viene ridotto da 45 a 11,8 miliardi. (**) Stima al 31 dicembre basata su una perdita dichiarata di oltre 25,9 miliardi al 30 novembre 1994. Capitale sociale piu' che azzerato!; i risultati della due societa' (la Viberti SpA e la Viberti srl) rimarcano un contrasto stridente, e una diametrale inspiegabile inversione di tendenza, tenuto conto che e' variata soltanto l'architettura societaria, fermi restando il mercato, la rete commerciale, la struttura industriale, la capacita' produttiva, la qualita' del prodotto; tale involuzione aziendale non puo' essere spiegata con la crisi di mercato. Al di la' di ogni altra considerazione, resta il fatto che tutte le aziende concorrenti hanno pressocche' mantenuto inalterate le loro quote, e che i maggiori concessionari della Viberti hanno inviato fax al Consiglio di Fabbrica per testimoniare le enormi difficolta' di tutta la rete commerciale nel rispondere alle grandi attese del mercato che venivano deluse dal diradarsi delle consegne dei veicoli da parte della Viberti per la crescente difficolta' di rifornirsi di materiali; la vera crisi della Viberti e' di natura finanziaria: una vera e propria crisi di liquidita' conseguente alla chiusura di ogni credito da parte delle banche. Cosicche' si riduce progressivamente l'approvvigionamento dei materiali e di conseguenza rallenta la produzione: nel corso dell'ultimo anno e mezzo, si passa da 15 veicoli al giorno a 12, poi a 10, fino al blocco produttivo totale. E per di piu' questa produzione, realizzata con una alimentazione di materiale scarsissima e a singhiozzo, diventa sempre piu' antieconomica ed e' tra le cause delle enorme perdita di esercizio; la drammatica situazione finanziaria avrebbe dovuto consigliare alla proprieta', che e' titolare anche dell'amministrazione e della gestione, un piu' tempestivo ricorso al Tribunale fallimentare per evitarle un cosi' pesante aggravamento del dissesto aziendale; anche le istanze istituzionali che a veri livelli si sono occupate della crisi tutta finanziaria del Gruppo Calabrese avrebbero dovuto "convincere" la proprieta' dell'urgenza di un commissariamento attraverso la legge Prodi, per la quale, alla Calabrese SpA, esistono gia' da tempo le condizioni sociali e di indebitamento sufficiente. Ora pero' questo strumento non e' piu' rinviabile: consentirebbe a questo punto la "conversione" del fallimento non solo della Viberti ma anche della Radaelli di Bari gia' fallita dal 28 aprile 1994. Per aziende che hanno ancora un mercato che ne giustificano la sopravvivenza, servono interventi tempestivi in grado di riattivare al piu' presto la produzione. Non si puo' attendere anche il fallimento della Calabrese per sollecitare una richiesta di Amministrazione straordinaria per tutto il gruppo -: quali iniziative il Governo intenda assumere per sollecitare la proprieta', alla luce del fallimento dischiarato per la Viberti, a richiedere l'amministrazione straordinaria ai sensi della cosiddetta "legge Prodi" per tutto il gruppo Calabrese. (4-07597)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07597 presentata da BERTINOTTI FAUSTO (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI) in data 19950216
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07597 presentata da BERTINOTTI FAUSTO (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI) in data 19950216
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
MUZIO ANGELO (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI)
RIZZO MARCO (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI)
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2014-05-14T19:34:50Z
4/07597
BERTINOTTI FAUSTO (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI)