. . . . "19950216-" . . . . . "PEZZELLA ANTONIO (ALLEANZA NAZIONALE)" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07585 presentata da NESPOLI VINCENZO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 19950216"^^ . "4/07585" . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07585 presentata da NESPOLI VINCENZO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 19950216" . "Ai Ministri del tesoro, dei trasporti e navigazione e del bilancio e programmazione economica. - Per sapere - premesso che: le Ferrovie dello Stato Societa' di Trasporti e Servizi per Azioni con un capitale sociale di lire 64.000 miliardi, interamente di proprieta' dello Stato italiano, in attesa che venga implementato dall'apporto di capitali privati, costituiscono, ancora oggi, il piu' grande complesso industriale pubblico del Paese; le Ferrovie dello Stato Societa' di Trasporti e Servizi per Azioni, con il bilancio annuale teste' concluso al 31 dicembre 1994, che determina una spesa di lire 70 miliardi al giorno, cui si deve aggiungere quella relativa agli investimenti infrastrutturali e per l'alta velocita', costituiscono, ancora oggi - sempre in attesa dell'apporto del capitale privato - il maggior centro industriale di spesa dello Stato; le Ferrovie dello Stato Societa' di Trasporti e Servizi per Azioni, per la vastita' territoriale sulla quale operano e per gli ingenti capitali che la comunita' nazionale affida loro, devono essere gestite con grande oculatezza, efficienza e preveggenza per evitare che - data la loro rigidita' strutturale - diventino fonte di rilevanti diseconomie per il sistema economico nazionale e, per conseguenza, di gravi limiti allo sviluppo della competitivita' del Paese; le Ferrovie dello Stato Societa' di Trasporti e Servizi per Azioni, sono attualmente gestite da un consesso di cinqe Amministratori, quattro dei quali hanno delegato tutti, dico tutti, i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione all'avvocato Necci Lorenzo, perpetuando di fatto, nella sua persona, ancora oggi, quell'istituto dell'Amministrazione straordinaria, iniziata nell'ormai lontano 1988 dal signor Schimberni (ex presidente Montedison), al quale Necci, uscito da quella centrale di tangentopoli che e' stata Enimont, e' succeduto, anch'esso per volonta' del CAF; fra i poteri posti nelle sue mani, l'Amministratore Delegato delle Ferrovie dello Stato Societa' di Trasporti e Servizi per Azioni, detiene, pertanto, anche quelli, importantissimi, ai fini dei risultati di gestione, di organizzazione della struttura cui e' preposto e di nomina di tutti i dirigenti, compresi i direttori generali, di determinarne i compensi e di attribuirne le funzioni operative, rimanendo egemone, senza riferimenti a regole oggettivamente dettate, della politica di strutturazione e del management aziendali; a fronte dell'ingente concentramento di capitali della comunita' nazionale, i risultati della gestione del trasporto ferroviario sembrano essere davvero sconcertanti, se e' vero che le Ferrovie dello Stato Societa' di Trasporti e Servizi per Azioni, continuano a smaltire solo il 10 per cento circa del traffico nazionale viaggiatori e, cio' che e' piu' grave, solo circa il 10 per cento del traffico merci; malgrado l'esodo operato, in cinque anni da otto prepensionamenti che hanno ridotto il personale ferroviario da 220 mila a 140 milla unita' il costo del lavoro e' sempre aumentato, passando in corrispondenza dai 6.000 agli attuali 12.000 miliardi. Tutto cio' senza miglioramenti diffusi della qualita' del servizio; la riorganizzazione delle Ferrovie dello Stato - iniziata nel lontano 1985, con la trasformazione dell'Azienda di Stato in ente e poi successivamente, nel 1992, in Societa' per Azioni, con ampliamento addirittura delle finalita' del trasporto che puo' essere anche su strada, per mare, per fiume e per cielo e aggiungendovi le finalita' dei servizi (divisi nei quattro comparti: patrimoniale/immobiliare-assicurativo/finanziario/bancario-ingegn eria e passeggeri/trasporto locale) articolate in 80 societa' operative che vedono impegnati circa n. 1.000 tra Amministratori e Sindaci controllori - non ha ancora trovato un assetto definitivamente stabile, malgrado le ingenti spese di consulenza profuse ammontanti si dice a centinaia di miliardi (Societa' Telos, Studio Ambrosetti di Milano, Hay, MacKinsey, Poliedros, numerosi ex dirigenti FS prepensionati, eccetera; dei n. 1.060 dirigenti di cui si componeva l'organico ferroviario agli inizi dell'avvento della gestione straordinaria, n. 1.000 provenivano, con contratto a tempo indeterminato, dalla selezione interna ferroviaria che prevedeva l'ingresso nell'Azienda mediante una selezione su scala nazionale attraverso un pubblico concorso, il quale assicurava la par condicio tra tutti gli aspiranti concorrenti in lizza. I rimanenti n. 60 provenivano, in omaggio ad una falsa privatizzazione, dal \"mercato interno\", senza alcuna selezione che rispondesse a regole precise di tutela dell'Azienda che dell'aspirante che sono stati, in realta' prelevati dalla Montedison, dall'EFIM, dall'Ansaldo, dall'Italstat, dall'Enichem, dall'Enimont, dalla Curcio Editore, dalla Lega Cooperative, dall'Olivetti, dallo Studio Ambrosetti di Milano, dalla GE.DA SpA, dalla GEPI, dalla FIAT, dal Banco di Roma, eccetera; tali n. 60 dirigenti sono stati assunti, con contratto a termine poi trasformato in contratto a tempo indeterminato, ed assegnati in un secondo tempo presso le varie Societa' del Gruppo, in un clima di forte consociativismo sindacal-politico a sfondo clientelare e nepotistico. A tal proposito nella relazione della Corte dei conti al Parlamento sulla gestione finanziaria dell'Ente Ferrovie dello Stato esercizi 1989-1990, parte prima, presentata alla Presidenza il 14 gennaio 1992, si legge che \"si puo' soltanto precisare, in via conclusiva, che l'esame dei curricula degli assunti, acquisiti in sede istruttoria, non sembra fornire, in qualche caso, piena certezza... circa l'effettivo possesso da parte dell'assumendo di provenienza esterna, delle specifiche doti di cultura e di qualificata esperienza professionale quali sono oggettivamente richieste dalle funzioni che e' chiamato ad assolvere; le assunzioni dall'esterno dei dirigenti continuano ancora oggi senza che esse corrispondano a precise regole oggettive di salvaguardia sia nel momento della selezione, sia in quello della determinazione della retribuzione iniziale, che in quello dell'attribuzione della funzione da svolgere e senza che il Consigli di Amministrazione sia investito del problema. Tali assunzioni, a professionalita' generica, continuano ad avvenire pur in presenza, da un lato di un forte esodo in eta' produttiva di dirigenti interni (circa n. 350) in possesso di alta professionalita' ferroviaria non immediatamente rimpiazzabile con provenienze esterne, dall'altro di fronte ad un serbatoio interno di circa n. 700 unita' dell'area quadri altamente specializzate e provenienti in massima parte dall'ex carriera direttiva. A cio' si deve aggiungere, il fatto ancora piu' grave, della presenza in posizione di \"studio e ricerche\" e quindi di effettiva, ma ingiustificata, emarginazione di dirigenti, da collaudate capacita' operative, in possesso di curricula professionali di oggettiva ed elevata qualificazione. Circostanza quest'ultima denunciata anche dall'ASSIDIFER-FNDAI, il Sindacato dei dirigenti ferroviari nel recente \"Accordo per la procedura di accesso alla dirigenza\" del 30 gennaio ultimo scorso; la consistenza del personale dirigente, dopo gli esodi di circa 350 unita' e le assunzioni, effettuate in punta di piedi, ammonta ora a 748 dirigenti e tutto lascia pensare, dato il clima di continua disattesa degli accordi sindacali e di consociativismo, che ci si appresti ad integrare con i noti metodi disinvolti e non trasparenti sin qui seguiti; le assunzioni dei dirigenti prelevati dal \"mercato esterno\" - secondo quanto riferiscono gli organi di stampa - risponderebbero piu' che a regole ben precise, oggettive, e come tali trasparenti, all'\"impronta ecumenica della gestione Necci. Abituato a circondarsi di managers di sinistra, destra e centro... usati come boe e galleggianti a seconda dei venti politici\"; non mancano, infatti, assunzioni nel senso indicato dalla stampa nel paragrafo precedente, esse sono troppe per essere qui tutte ricordate. Per questa ragione a puro titolo esemplificativo se ne citano le ultime due cioe' quella del signor Domenico Trucchi, ex segretario generale aggiunto della CISL dei marittimi di Genova piu' noti come \"camalli\" del quale non si conosce la retribuzione assegnata e quella dell'avvocato Agostino Pisani, di estrazione gavianea, che ha preferito passare, con l'imprimatur di Necci, dalla posizione di sindaco controllore a miglior vita di controllato, con retribuzione rimasta tabu', pur conservando la posizione di sindaco controllore in varie societa' a partecipazione FS -: quali iniziative intendano adottare, per specifica competenza, il Ministro del tesoro, in qualita' di unico e solo azionista delle Ferrovie dello Stato Societa' di Trasporti e Servizi per Azioni, il Ministro del bilancio e della programmazione economica in qualita' di tutore dell'impiego delle risorse del contribuente e del Ministro dei trasporti e della navigazione in qualita' di gestore dell'atto di concessione settantennale e proponente del Contratto di Programma e di quello di servizi. Cio' allo scopo di avvalersi sia della Commissione di vigilanza sulle FS SpA di recente istituita con il decreto ministeriale n. 152T del 31 ottobre 1994 che del Consiglio di Amministrazione delle FS SpA; se non ritenga opportuno che sia invitato l'Amministratore Delegato delle FS SpA ad applicare l'accordo con il sindacato dei dirigenti (Assidifer) del 30 gennaio 1995, che prevede, in primo luogo, l'utilizzazione delle risorse esistenti di quei dirigenti adibiti a compiti di \"studi e ricerche\" e in secondo luogo di attingere dal serbatoio interno dell'area Quadri per colmare i vuoti esistenti nei ranghi dei dirigenti. Di stabilire, quindi, con apposita delibera del Consiglio di Amministrazione, il contenuto e i riti di assunzione dei dirigenti dall'esterno al fine di acquisire comprovate professionalita', tali da far fruttare gli ingenti capitali che la comunita' nazionale affida loro; in omaggio al principio della trasparenza, piu' volte sopra invocato, se non ritenga opportuno che gli siano rese note le retribuzioni fisse ed accessorie annue percepite nel 1994 dai Consiglieri di Amministrazione - la cui carica dovrebbe essere incompatibile con altri incarichi operativi nelle Societa' del Gruppo - dell'Amministratore Delegato, del Direttore Generale, con la sua triplice Sede operativa di Milano, Roma FS e Roma Atac-Cotral, del Condirettore Generale, dei Capi Area dei Direttori e dei Vicedirettori; se non ritenga opportuno che sia invitato l'Amministratore Delegato a porre fine, finalmente, alle dispendiose ristrutturazioni che da troppi anni non danno positivi risultati definitivi, le quali, altrimenti, finiscono solo per dimostrare, agli occhi della pubblica opinione, l'incapacita' dei ristrutturatori a risolvere problemi piu' grandi di loro; se non sia il caso che i Ministri interrogati non si pongano il problema di iniziare a pensare che il trasporto su ferro - che costituira' l'asse portante degli altri modi di trasporto in Italia nei prossimi anni per recuperare il pauroso GAP strada/rotaia esistente, che ci pone in posizione di minorita' nei confronti sia della Francia che della Germania - venga finalmente affidato a managers veramente capaci e che credano nella loro professione, e di avviare una commissione di indagini sulle assunzioni dall'esterno di dirigenti sino ad ora effettuate dalla Societa' e sulla nomina dei consiglieri di amministrazione e dei sindaci delle partecipate del gruppo. (4-07585)" . "0"^^ . . "LANDOLFI MARIO (ALLEANZA NAZIONALE)" . "2014-05-14T19:34:49Z"^^ . "NESPOLI VINCENZO (ALLEANZA NAZIONALE)" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" .