INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07387 presentata da TOTO DANIELE (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20100527

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Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-07387 presentata da DANIELE TOTO giovedi' 27 maggio 2010, seduta n.329 TOTO. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: Te.Am. Teramo Ambiente s.p.a. e' una societa' a capitale sociale, di 1.291.000,00 euro, misto pubblico-privato, costituita nel 1995 per la gestione di servizi pubblici o di pubblica utilita', che prevalentemente opera nei settori della raccolta dei rifiuti urbani e della verifica degli impianti termici; soci di Te.Am. Teramo ambiente s.p.a. sono: il comune di Teramo, che ne possiede una quota pari al 48,50 per cento; MO.TE e Ambiente s.p.a., per una quota pari al 2 per cento; Provincia di Teramo, 0,50 per cento e, per la parte privata dell'azionariato, Enerambiente s.p.a., con sede a Venezia, gia' Slia Technologies srl, detentrice del 49 per cento delle azioni della societa'; secondo notizie diffuse da mezzi di comunicazione, la Slia Technologies srl che, prima di essere posta in liquidazione, deteneva il 49 per cento delle azioni di Te.Am. Teramo Ambiente s.p.a. poi rilevate da Enerambiente s.p.a., avrebbe fatto capo a una societa' svizzera, Ecomanagement Sa, la cui denominazione sarebbe stata successivamente modificata in Immogeste Sa, con sede a Ginevra; amministratore delegato di Te.Am. s.p.a. e, al contempo, di Enerambiente s.p.a., e' l'avvocato Giovanni Faggiano coinvolto, nel 2007, in un'inchiesta della procura di Brindisi sulla cosiddetta «tangentopoli brindisina» che portava all'arresto e alla successiva condanna dell'allora sindaco di Brindisi e alla condanna, tra gli altri, dello stesso Faggiano, a un anno e quattro mesi, per favoreggiamento; sempre sulla scorta di notizie diffuse da mezzi di comunicazione sembrerebbe che piu' di una procura della Repubblica indaghi su vicende nelle quali si rintraccerebbe la presenza, in ruoli evidentemente da vagliare sul piano dell'inappuntabilita', di Enerambiente s.p.a., che, comunque, sarebbe comparsa in un elenco di fornitori di SaBa Ecologia s.r.l., un'importante societa' campana operante nel settore dei rifiuti, allegato a una interdittiva antimafia adottata, alcuni mesi fa, dal prefetto di Napoli, nei confronti di quest'ultima societa'; sul Corriere del Mezzogiorno, in un articolo («Rifiuti, rispunta l'ombra della camorra») pubblicato l'8 marzo 2010, a firma del giornalista Fabrizio Geremicca, si legge testualmente, con riferimento a Enerambiente s.p.a.: «(...). Quest'ultima sarebbe riconducibile a un personaggio, A. D. O., indicato quale anello di congiunzione tra il clan D'Alessandro di Castellammare di Stabia e la Sacra Corona Unita.» -: se l'affermazione recata nell'articolo a firma del nominato giornalista trovi riscontro in attivita' di accertamento e di ricerca di elementi che, quindi, la confermerebbero e se, in tale caso, detti elementi eventualmente disponibili non giustifichino l'adozione di un provvedimento prefettizio inibitorio antimafia nei confronti di Enerambiente s.p.a., socio di minoranza della predetta Te.Am. Teramo Ambiente s.p.a..(4-07387)
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