INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07339 presentata da ZAZZERA PIERFELICE (ITALIA DEI VALORI) in data 20100525

http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_07339_16 an entity of type: aic

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-07339 presentata da PIERFELICE ZAZZERA martedi' 25 maggio 2010, seduta n.327 ZAZZERA. - Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: nel periodo di forte crisi economica e finanziaria che sta attraversando il nostro Paese, il sostegno degli istituti bancari ai privati e alle piccole e medie imprese, soprattutto quelle del Mezzogiorno d'Italia, e' assolutamente indispensabile; il comportamento di tali istituti deve corrispondere oggi piu' che mai ai criteri di trasparenza e correttezza, al fine di garantire all'utenza un sereno rapporto di assistenza e fiducia; in realta' accade che molti utenti siano vessati dalle banche, al punto da vedersi costretti ad adire gli organi giudiziari per tutelarsi dalle prassi illegittime praticate; molte sentenze infatti sanzionano i comportamenti poco trasparenti delle banche, come si legge sul sito dell'Adusbef (Associazione difesa consumatori ed utenti bancari, finanziari ed assicurativi). Solo per citarne alcune, due recenti sentenze del tribunale di Lanciano (n. 64/10 e n. 406/09) hanno dichiarato la nullita' ed inefficacia delle clausole dei contratti di apertura di credito e di conto corrente, condannando la Cassa di Risparmio della provincia di Chieti al rimborso, rispettivamente, di 16.548,00 euro e di 85.210,84 euro. La sentenza n. 804/09 del medesimo tribunale ha dichiarato, inoltre, la nullita' parziale delle clausole nelle condizioni generali di contratto sulla determinazione degli interessi e sulla capitalizzazione e «la nullita' degli addebiti per commissioni massimo scoperto nonche' la illegittimita' del meccanismo utilizzato dall'istituto bancario (Banca Popolare di Lanciano e Sulmona) per il calcolo dei cosiddetti giorni valuta», condannando il predetto istituto a versare un ingente somma alla parte attrice; il provvedimento n. 20232 (ps1481) dell'Autorita' garante della concorrenza e del mercato ha condannato la BNL per la pratica commerciale scorretta in materia di cancellazione semplificata dell'ipoteca, avendo assunto «comportamenti dilatori relativamente alle richieste dei clienti di rilascio della quietanza ovvero nell'omettere sistematicamente di rispondere alla corrispondenza a tal fine inoltrata dai consumatori in modo da dissuaderli dall'esercitare i loro diritti», irrogando alla banca una sanzione amministrativa pecuniaria di 180.000 euro; con un recente provvedimento l'Autorita' garante ha comminato una multa di 250.000 euro sempre alla BNL per non aver fornito le opportune informazioni ai clienti sulla penale da corrispondere in caso di estinzione anticipata del mutuo e per non aver comunicato la possibilita' di sfruttare alcuni benefici capaci di ridurre il costo delle penali; inoltre molti sono i cittadini che si rivolgono alle associazioni di consumatori per proteggersi dalle pratiche bancarie non conformi alla normativa vigente, come ad esempio l'obbligo imposto al cliente di stipulare ulteriori polizze assicurative integrative in caso di richiesta di surroga ad altra banca; un caso emblematico e' quello della piccola industria meccanica Comesa srl di Antonio Grimaldi, che nel 2001 stipulo' un finanziamento di 800 milioni di lire con la BNL di Salerno, garantito da ipoteca di ben 2 miliardi di lire; a causa di gravi problemi di salute del titolare, la Comesa non verso' alcune rate del mutuo, pagate peraltro immediatamente dopo; nel 2006 la BNL notifico' alla societa' l'ingiunzione di pagamento dell'intera somma, senza la detrazione delle rate gia' versate, e il pignoramento dell'immobile; nel 2007 la BNL comunico' la cessione del credito alla Cordusio srl, oggi Calliope srl, che rifiuto' ogni possibilita' di accordo e ripropose istanza di fallimento della societa', nonostante tale istanza fosse stata gia' avanzata dalla stessa BNL e rigettata dal tribunale di Salerno; il tribunale questa volta dichiaro' il fallimento della Comesa, il titolare perse l'immobile posto in garanzia del mutuo e con esso il risultato di anni e anni di lavoro; altro e' il caso della societa' STM srl di Roma, che a causa del comportamento della BNL non percepi' le agevolazioni della legge n. 64 del 1986 e sarebbe stata per questo costretta al fallimento, che comporto' anche un grave danno occupazionale; da un esposto depositato in procura, inoltre, all'interrogante risulta anche un ulteriore grave episodio di dubbia trasparenza del citato istituto bancario nei confronti di una privata cittadina di Taranto, la signora Maria Spera. Anche in quest'ultima vicenda tutto sarebbe cominciato con il mancato pagamento di alcune rate di mutuo di 500.000.000 lire acceso nel 1990 presso la BNL, e garantito con un terreno di ben 24 ettari; nel 1994, dopo aver notificato alla debitrice l'atto di pignoramento immobiliare e aver incardinato alla procedura n. 590/1994 R.G.E., la BNL notifico' la cessione del credito alla societa' SPV di Venezia, che conferi' a sua volta il mandato di recupero credito alla SGC societa' gestione crediti; nel 2000 la BNL comunico' infatti alla signora Spera che «La gestione e riscossione dei crediti vantati nei vostri confronti continuera' temporaneamente ad esser effettuata dalla scrivente Banca (...) per il graduale passaggio di tali attivita' alla S.G.C. S.p.A. Societa' Gestione Crediti (...) che ha ricevuto mandato dalla SPV Venezia S.p.A.»; ma la circostanza che detta maggiore preoccupazione in quest'ultimo episodio, e' che la BNL non avrebbe chiesto l'estinzione della procedura esecutiva, consentendo alla SGC di procurarsi un autonomo titolo esecutivo: per lo stesso fatto pertanto, coesisterebbero ben due titoli esecutivi e due diversi creditori (BNL e SGC); nel 2003 infatti la SGC chiedeva il pagamento di euro 408.834,30, cioe' dell'intera somma oggetto della cessione del credito tra BNL ed SPV Venezia: in sostanza BNL e SGC agirebbero entrambe per l'intero credito relativo allo stesso mutuo, e fatto davvero singolare, e' che sarebbero difese dal medesimo avvocato; risulterebbe inoltre, secondo quanto sostiene la signora Spera, che la BNL abbia chiesto interessi che eccedono i limiti posti dalla normativa antiusura; a cio' va aggiunto che la signora Spera, alla data della conversione del pignoramento, ha gia' corrisposto 400.000,00 euro, mentre la BNL, secondo i conteggi depositati in giudizio all'udienza di conversione (29 novembre 2007) ne ha chiesti altri 491.013,91 (oltre spese successive) e la SGC, in virtu' del decreto ingiuntivo 566/2003, che trae origine dallo stesso mutuo, consacra in un titolo definitivo e non piu' caducabile 408.834,30 euro (oltre interessi di mora); conseguentemente, a fronte di un mutuo di circa 258.000 euro attualmente esistono titoli per ottenere coattivamente dalla signora Spera circa 1.500.000 euro; in questo contesto la signora presumibilmente sara' costretta a perdere il terreno all'asta, non potendo avere le forze economiche per affrontare questo doppio attacco dei creditori -: di quali dati disponga il Governo, anche per il tramite degli osservatori istituiti nell'ambito degli interventi anticrisi ai sensi dell'articolo 12, comma 6, del decreto-legge n. 185 del 2008, in ordine all'andamento del mercato del credito e alle criticita' riscontrate in tale settore dalle famiglie e dalle imprese, e se sussistano casi analoghi a quelli descritti in premessa; se non si ritenga opportuno promuovere specifiche misure al riguardo, anche nell'ambito del Comitato interministeriale per il credito e il risparmio, ovvero se non si intendano adottare iniziative di carattere normativo per evitare che tali episodi abbiano a ripetersi.(4-07339)
xsd:string INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07339 presentata da ZAZZERA PIERFELICE (ITALIA DEI VALORI) in data 20100525 
xsd:integer
20100525- 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07339 presentata da ZAZZERA PIERFELICE (ITALIA DEI VALORI) in data 20100525 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 
xsd:dateTime 2014-05-15T00:34:51Z 
4/07339 
ZAZZERA PIERFELICE (ITALIA DEI VALORI) 

data from the linked data cloud

DATA