INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07271 presentata da OLIVO ROSARIO (PROG.FEDER.) in data 19950209
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Al Ministro di grazia e giustizia. - Per conoscere - premesso che: il comune di Petilia Policastro e' articolato in un capoluogo e tre frazioni, ciascuna distante dal centro diversi chilometri; l'unica delle tre frazioni a non essere fornita dei benche' minimi servizi necessari a una comunita' civile e' la frazione Camellino; l'assenza di un medico, di uno sportello farmaceutico, di un ufficio postale ne fanno un caso di abbandono, emarginazione e perifericita' che ha pochi riscontri in una regione come la Calabria che pure e' diffusamente afflitta da penalizzanti "assenze" istituzionali. la frazione Camellino dista dal capoluogo 7 chilometri; i 595 cittadini della frazione Camellino sono costretti in un autentico ghetto e a mortificanti trafile per l'esercizio dei piu' elementari diritti e - cio' che deve apparire assurdo e drammatico - anche per l'adempimento dei doveri: essi sono infatti costretti a spostarsi con mezzi di fortuna o ad affidarsi ai pesanti oltre che assurdi orari dei pochissimi mezzi pubblici, i quali consentono l'andata e il ritorno dal capoluogo soltanto nell'arco di un'intera giornata, dato che la prima corsa da Camellino parte alle ore 7 e il ritorno dal capoluogo non avviene prima delle ore 13,30, come e' documentato dalle tabelle d'orario fornite dalle Ferrovie della Calabria; la Casa Municipale di Petilia e' ogni giorno frequentata da numerosi cittadini della frazione Camellino, che vengono non solo a richiedere la necessaria quotidiana documentazione ma anche a lamentare il pesantissimo disagio che colpisce soprattutto donne e anziani: e' appena il caso di evidenziare le gravi conseguenze di cio' a carico dell'Ente peraltro impegnato nell'adempimento degli innumerevoli atti connessi allo stato di dissesto in cui versa dall'autunno del 1990; in considerazione dello stato di abbandono della frazione Camellino e dei disagi a cio' connessi il comune di Petilia Policastro con delibera consiliare n. 46 del 27 giugno 1994 stabiliva di richiedere la istituzione nella suddetta frazione di un separato Ufficio di Stato Civile e di Anagrafe; in data 31 gennaio la Procura della Repubblica di Crotone comunicava che il "il Ministro non ha ritenuto di promuovere un favorevole provvedimento al riguardo" e che "la domanda non possa essere accolta in considerazione dell'esiguo numero di abitanti, dello scarso movimento demografico avvenuto nell'ultimo triennio, della minima distanza dal capoluogo e dell'esistenza di mezzi pubblici di collegamento -: se, alla luce di quanto premesso e della reale situazione sopra illustrata il Ministro di grazia e giustizia abbia intenzione di voler riconsiderare la questione, fuori da ogni prospettiva meramente statistica, in tutti i suoi aspetti umani, civili, istituzionali e di volersi adoperare prontamente per una decisione favorevole su una richiesta che appare fondata e legittima e che, se esaudita, toglierebbe una comunita' della Calabria da uno stato di insopportabile e anacronistico abbandono e degrado. (4-07271)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07271 presentata da OLIVO ROSARIO (PROG.FEDER.) in data 19950209
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19950209-19950913
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07271 presentata da OLIVO ROSARIO (PROG.FEDER.) in data 19950209
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
SITRA GIANCARLO (PROG.FEDER.)
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2014-05-14T19:34:00Z
4/07271
OLIVO ROSARIO (PROG.FEDER.)
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MINISTRO MINISTERO DI GRAZIA E GIUSTIZIA
19950807