INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07258 presentata da STORACE FRANCESCO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 19970205

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Al Presidente del Consiglio dei ministri ed ai Ministri dell'industria, del commercio e dell'artigianato, dell'universita' e della ricerca scientifica, dell'ambiente, del tesoro e del bilancio e della programmazione economica. - Per sapere - premesso che agli interroganti risultano i seguenti fatti: l'Enea (ente per le nuove tecnologie, l'energia e l'ambiente), ente di ricerca pubblico con elevate competenze scientifiche nelle tre discipline di riferimento e dotato di infrastrutture tecnologiche di avanguardia, con un organico di circa quattromila dipendenti, di cui duemila ricercatori, dislocati in vari centri sul territorio nazionale, versa in uno stato di crisi profonda e potenzialmente in grado di comprometterne la esistenza futura; ad avviso degli interroganti, la causa primaria della attuale situazione e' individuabile nella serie di gestioni partitico-sindacali che, a partire dal 1983, hanno trasformato l'ente in un centro di potere clientelare e lottizzato, avviando un processo degenerativo per la funzionalita' dello stesso; gli effetti di tale processo sono stati una mortificazione delle professionalita', con conseguente impoverimento delle potenzialita' dell'ente, e una progressiva perdita di credibilita' per lo stesso anche fuori dei confini nazionali, con grave danno per l'immagine del Paese; il solo dato con trend positivo che tali fallimentari amministrazioni hanno prodotto e' rappresentato dalla proliferazione di dirigenti, fino all'attuale rapporto di uno a trentatre'; molti dirigenti dell'Enea non ricoprono incarichi direttivi; a fronte di una totale assenza di verifiche sui risultati conseguiti, i dirigenti dell'Enea vengono remunerati con stipendi pari al doppio di quelli dei professori universitari e, in alcuni casi, superiori allo stipendio di un magistrato di Cassazione; tali problematiche sono state negli anni scorsi oggetto di numerosissimi atti ispettivi parlamentari, tutti rimasti senza esito, presentati da esponenti di quasi tutte le forze politiche; i dipendenti dell'Enea sono da anni in attesa di un serio progetto di riqualificazione che restituisca l'ente al suo ruolo istituzionale e ad una funzione realmente utile al Paese, nell'ottica di un corretto rapporto costi-benefici, ne' risulta che le attivita' dell'ente stesso abbiano beneficiato negli ultimi tempi di impulsi tali da richiedere e giustificare un allargamento della fascia dirigenziale; il consiglio di amministrazione dell'Enea, nella riunione del 24 giugno 1996, su proposta del direttore generale, dottor Fabio Pistella, previa precedente approvazione del Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato, ha deliberato la nomina di dieci nuovi dirigenti; la delibera del consiglio di amministrazione dell'Enea appare provocatoria, in un contesto che vede le retribuzioni dei dipendenti ferme al 31 dicembre del 1991, e i dipendenti stessi in attesa di un rinnovo contrattuale che appare di difficilissima definizione, anche in conseguenza dei pessimi risultati conseguiti dall'attuale vertice dell'ente -: se corrisponda al vero che il consiglio di amministrazione dell'Enea sia in procinto di approvare ulteriori nomine dirigenziali e, in caso affermativo, in che numero; quali motivazioni siano a supporto di tali provvedimenti che, in assenza di un piano organico per il rilancio dell'ente, appaiono ingiustificati e ingiustificabili; quali siano i meriti scientifici e/o manageriali dei nominati e nominandi dirigenti Enea e, qualora questi non fossero documentabili, quali altri "titoli" abbiano concorso e concorrano a determinare le scelte del vertice dell'ente; se, nello stato di totale paralisi che caratterizza attualmente l'Enea, la nomina di nuovi dirigenti non si ponga in contrapposizione con le esigenze di risanamento dettate dalla grave situazione economica del Paese e con gli impegni in tal senso assunti dal Governo all'atto del suo insediamento; per quanto tempo ancora la collettivita' dovra' sopportare i costi derivanti dalla "disinvoltura" amministrativa del direttore generale dottor Pistella, del presidente professor Cabibbo e di un consiglio di amministrazione, espressione dell'ultimo governo Andreotti; su quali alte protezioni politiche possa contare il dottor Pistella, che ricopre la carica di direttore generale di un ente pubblico quale l'Enea ininterrottamente dal lontano 1981, nonostante la sua conduzione sia stata costantemente caratterizzata, ad avviso dagli interroganti, da risultati scientifici e manageriali mediocri e malgrado i guasti arrecati al tessuto e alla immagine dell'ente; se il Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato fosse a conoscenza della "realta'" Enea al momento dell'approvazione della delibera di indirizzo; se il Governo nel suo complesso e i Ministri competenti intendano avviare procedimenti, e quali, affinche' vengano radicalmente invertite le linee di indirizzo seguite dall'attuale vertice dell'Enea (presidente, direttore generale e consiglio di amministrazione), ovvero se quanto accade nell'ente, in preoccupante sintonia con certe operazioni tipiche della "prima Repubblica", rappresenti la "filosofia" con la quale l'esecutivo intenda affrontare e risolvere i gravi problemi che affliggono il Paese. (4-07258)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07258 presentata da STORACE FRANCESCO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 19970205 
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NAPOLI ANGELA (ALLEANZA NAZIONALE) 
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4/07258 
STORACE FRANCESCO (ALLEANZA NAZIONALE) 

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