_:B6e2ea9530522d1df6a8c0cf6915aeb0a "Atto Camera Risposta scritta pubblicata giovedi' 19 luglio 2012 nell'allegato B della seduta n. 669 All'Interrogazione 4-07235\n presentata da MARIA ANTONIETTA FARINA COSCIONI Risposta. - Si fa riferimento all'interrogazione in esame, con la quale l'interrogante chiede informazioni relative alla situazione di degrado della chiesa Santa Maria del Purgatorio nel cimitero dei colerici di Napoli, denunciata dagli organi di stampa, per comunicare quanto segue. Nel cimitero dei «colerici» di Napoli, situato nella zona dell'Arenaccia, alle spalle del piu' noto cimitero delle 366 fosse, e' situata la piccola chiesa di Santa Maria del Purgatorio che si deve all'architetto Leonardo Laghezza, attivo a Napoli nella prima meta' dell'Ottocento. Edificata dopo il 1838, con la costruzione del muro di cinta del cimitero, la chiesa e' posta immediatamente dopo l'ingresso e presenta la facciata priva ormai del rivestimento dell'intonaco originario, con i mattoni di tufo a vista. Attraverso una scala si accede all'ingresso, sormontato da un finestrone semicircolare chiuso da una vecchia rostra di ferro, mentre alla base della facciata si apre un basso vano d'accesso agli ambienti sottoposti. L'interno ad aula unica, privo di transetto, coperto da una volta a botte, presenta due pilastri sui quali e' un arco a tutto sesto che separa la piccola navata dalla zona absidale, dove e' un altarino addossato alla parete di fondo. La tela del XVII secolo raffigurante il Salvatore, un tempo sull'altare, e' andata perduta mentre non sono piu' leggibili i dipinti murali ottocenteschi di Serafino Giannini, che decoravano l'interno. Il complesso del cimitero dei colerici, di proprieta' del comune di Napoli, venne realizzato a partire dal 1837 a seguito dell'epidemia di colera scoppiata nel 1836. Ha subito ampliamenti nel 1865, dopo una nuova ondata epidemica e puo' considerarsi un vero e proprio giardino sepolcrale di grande importanza. Nel suo interno vi sono monumenti funerari di grande interesse, che costituiscono un vero e proprio repertorio della scultura napoletana dell'Ottocento. L'area, che ha ospitato in passato il servizio comunale gestione «parchi e giardini», e' stata restituita nel 2001 al servizio cimiteri del comune di Napoli, che vi effettuo' un primo intervento di pulizia e di bonifica; a questo intervento non hanno fatto seguito, pero', altre opere conservative, pur sollecitate dalla Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici, storici artistici ed etnoantropologici per Napoli e provincia, ed il complesso e' rimasto abbandonato e con esso la chiesa, ormai invasa dai rovi, nonostante l'interesse di studiosi e volontari. Si comunica, inoltre, che, con delibera del Consiglio comunale n. 35 del 1° marzo 2005, venne approvato il Piano regolatore cimiteriale che conteneva una ipotesi di restauro e di riuso del cimitero dei colerici nell'ambito del grande parco cimiteriale, che dovrebbe comprendere la collina di Poggioreale, l'area di Santa Maria del Pianto, il sepolcreto dei colerici, il cimitero delle 366 Fosse, il fondo Zevola, alternando zone di sepoltura, aree monumentali, giardini e percorsi nel verde. Al momento, pero', non e' stata realizzata dal comune alcuna iniziativa. Si fa presente, infine, che la Soprintendenza speciale per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico e per il Polo museale della citta' di Napoli, che ha curato negli anni passati, con fondi ministeriali, una campagna di catalogazione dei monumenti funerari del cimitero monumentale di Poggioreale e ha condotto l'alta sorveglianza sull'intervento di restauro di 157 monumenti funerari racchiusi nel recinto degli uomini illustri nel cimitero monumentale di Poggioreale, effettuato con fondi del Comune di Napoli, provvedera' a richiedere un intervento del comune per la salvaguardia di questo eccezionale patrimonio storico-artistico, architettonico e scultoreo, per il cui recupero risulta indispensabile uno stanziamento speciale di fondi. Il Ministro per i beni e le attivita' culturali: Lorenzo Ornaghi." . _:B6e2ea9530522d1df6a8c0cf6915aeb0a "20120719" . _:B6e2ea9530522d1df6a8c0cf6915aeb0a "MINISTRO BENI E ATTIVITA' CULTURALI" . _:B6e2ea9530522d1df6a8c0cf6915aeb0a . "ZAMPARUTTI ELISABETTA (PARTITO DEMOCRATICO)" . "20100517-20120719" . . "Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-07235 presentata da MARIA ANTONIETTA FARINA COSCIONI lunedi' 17 maggio 2010, seduta n.322 FARINA COSCIONI, MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, BERNARDINI, MECACCI e ZAMPARUTTI. - Al Ministro per i beni e le attivita' culturali, al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: il quotidiano Il Mattino nella sua edizione del 15 maggio 2010 ha pubblicato uno sconcertante articolo di Paolo Barbuto, intitolato: «Santa Maria del Purgatorio, l'altare dell'800 usato per smontare i motorini rubati»; nel citato articolo si racconta come a Napoli un pezzo di storia della citta' giace «... dimenticato e quindi ridotto in malora: il cimitero delle 366 fosse, quello dei colerosi; ma la chiesetta del Purgatorio e' la rappresentazione estrema dell'abbandono di quei luoghi»; si afferma inoltre che «sotto la collina di Poggioreale, in mezzo a una giungla di alberi, rovi e sterpaglia, c'e' il rudere di una chiesa-simbolo della Napoli di meta' '800. Sorta nel 1837 per accogliere i morti dell'epidemia di colera prima della sepoltura al cimitero loro dedicato, questa chiesa e' stata lungamente frequentata dai napoletani: tutti avevano un parente tra i diciottomila morti portati in quel luogo, non c'era distinzione fra ricchi e poveri, fra nobili e borghesi. E tutti venivano a sentire messa qui, per onorare e ricordare una sorella, un figlio, una madre, un marito. Alla chiesa si accedeva per mezzo di una scaletta di bel marmo»; oggi dei marmi non c'e' piu' memoria, e i gradini sono talmente malmessi che «ad ogni passo tremano vistosamente, come se volessero venire giu' da un momento all'altro; la scaletta e' completamente coperta da rovi e da erbacce»; la chiesa, realizzata da Leonardo Laghezza, e' stata descritta da autorevoli studiosi «come un piccolo gioiello, con un \"altare di marmi scelti bianchi e neri\". Alla parete dietro l'altare c'era una tela del Salvatore datata 1600, di mano ignota, portata li' da un fedele. Le pareti erano affrescate da Serafino Giannini. Deve essere stata bella, prima che la citta' decidesse di destinarla alla distruzione. Quel che oggi si vede nella chiesa e' semplicemente una sequenza di animali morti per terra, su un pavimento che non c'e', perche' e' coperto da un palmo di terreno e schifezze»; nel citato articolo si riferisce altresi': «cio' che salta agli occhi e' la recente trasformazione in officina, con tanto di armadietti addossati alle pareti, pezzi di motore, attrezzi sparsi ovunque. L'altare di marmi scelti c'e' ancora, purtroppo. No, non e' un errore quel \"purtroppo\". Perche' gli idioti che hanno fatto i meccanici qui dentro l'hanno usato come bancone. L'hanno preso a martellate e ridotto a un tavolaccio scheggiato, ci hanno vomitato sopra litri e litri d'olio per auto che, con il tempo, s'e' infilato nella pietra porosa e l'ha ridotto a una macchia nera e collosa, sulla quale adesso c'e' di tutto. Nemmeno le pareti affrescate sono state risparmiate. Una bella mano d'azzurro-Napoli ha cancellato ogni traccia del passato e forse ha ripulito la coscienza di chi si sentiva \"osservato\" dai santi e dai martiri dipinti dal Giannini nel 1837»; la chiesa del Purgatorio e' stata abbandonata anche dai meccanici che si dedicavano a smontare motocicli di dubbia provenienza: «Oggi e' in balia degli animali, delle piante e delle intemperie. Non c'e' piu' nemmeno il portone che la protegge: e' semplicemente una orrenda grotta in cui nessuno ha piu' voglia di mettere piede» -: se quanto sopra descritto corrisponde a verita'; quali siano i motivi di un cosi' clamoroso caso di mancato controllo e sorveglianza di un luogo che - al di la' del valore religioso - ha un indiscutibile valore storico e culturale; quali iniziative si intendano attuare per individuare le cause di tale scempio; quali iniziative di competenza si intendano adottare e promuovere a fronte di tale degradata e avvilente situazione. (4-07235)" . . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07235 presentata da FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20100517" . "TURCO MAURIZIO (PARTITO DEMOCRATICO)" . . "1"^^ . "BELTRANDI MARCO (PARTITO DEMOCRATICO)" . . . "2014-05-15T00:34:10Z"^^ . "MECACCI MATTEO (PARTITO DEMOCRATICO)" . "FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA (PARTITO DEMOCRATICO)" . "4/07235" . _:B6e2ea9530522d1df6a8c0cf6915aeb0a . . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07235 presentata da FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20100517"^^ . . "BERNARDINI RITA (PARTITO DEMOCRATICO)" . . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" . .