_:B0f7fcf2bad53383f68ff8465173fc799 "Nella interrogazione cui si risponde la S.V. Onorevole ha chiesto taluni chiarimenti in ordine alla nomina da parte del Comandante della 7^ Legione della Guardia di finanza di Venezia di 8 finanzieri, quali membri del Consiglio di Base della rappresentanza (COBAR) di quella Legione, in sostituzione di altrettanti delegati che, a seguito del mancato inserimento di uno specifico argomento nell'ordine del giorno del 22 novembre 1994, avevano minacciato le dimissioni in segno di protesta. Il competente reparto del Comando Generale della Guardia di finanza, incaricato di fornire chiarimenti sulla questione evidenziata nella interrogazione, con nota n. 11440/109 del 27 marzo 1995, ha riferito che l'intera vicenda ha avuto origine dal digiego espresso dal Comandante della 7^ Legione di Venezia, ai sensi dell'articolo 12 del regolamento di attuazione della rappresentanza militare, alla richiesta di alcuni delegati del COBAR di incontrare i rappresentanti dell'associazione \"Progetto democrazia in divisa\", per un confronto su alcune tematiche. La predetta disposizione regolamentare vieta, infatti, ai singoli delegati nella loro qualifica di componenti dell'organo di rappresentanza, di intrattenere rapporti di qualsiasi genere con organizzazioni estranee alle Forze armate. Il diniego espresso dal Comandante ha determinato una rigida presa di posizione da parte di 8 delegati che, a causa delle preclusioni poste dal regolamento in ordine alla loro richiesta, risultano aver rassegnato le dimissioni dal mandato. Conseguentemente, il Comandante della legione, informato dei fatti dal Presidente del COBAR e presa visione del verbale di riunione, ha provveduto alla nomina dei nuovi delegati in sostituzione dei dimissionari. Il Comando Generale della Guardia di finanza, nella medesima nota n. 11440/109 del 27 marzo 1995, ha altresi' riferito che 5 degli 8 delegati dimissionari, in data 20 dicembre 1994, hanno presentato ricorso al Tribunale amministrativo regionale del Veneto avverso il provvedimento di nomina dei nuovi delegati, al fine di ottenerne l'annullamento previa sospensiva dell'efficacia. I ricorrenti hanno motivato il ricorso rappresentando di non avere mai rassegnato, formalmente o per iscritto, le dimissioni, ma di avere solo minacciato di attuare tale proposito, confidando nel ripensamento del Presidente sulla decisione di non inserire nell'ordine del giorno la richiesta avanzata. A questo riguardo il Comando Generale della Guardia di finanza ha fatto presente che, nel condividere l'orientamento espresso dal Comandante della Legione di Venezia di reintegrare i delegati dimissionari, non e' stato presentato appello al Consiglio di Stato avverso l'ordinanza di sospensiva dell'efficacia dei provvedimenti di nomina dei nuovi delegati, emessa dal TAR del Veneto in data 8 febbraio 1995, e che, conseguentemente, si e' in attesa dell'esito del relativo giudizio di merito. Il Comando Generale della Guardia di finanza ha inoltre precisato che il regolamento di attuazione della rappresentanza militare nulla prescrive in ordine alle formalita' da osservare per la rassegna delle dimissioni. Peraltro, la redazione del verbale di riunione del 22 novembre 1994, sia pure mancante della firma del segretario, anch'egli dimissionario, rileva ai fini della registrazione e certificazione degli accadimenti nonch! delle volonta' espresse nel corso della riunione. N! d'altro canto sussistevano dubbi sulla volonta' dei delegati di dimettersi, considerato che con una successiva lettera aperta ai colleghi della Legione di Venezia gli stessi avevano ampiamente spiegato le ragioni che li avevano indotti a rassegnare le proprie dimissioni. Il comportamento del Comandante della Legione di Venezia appare dunque corretto dal momento che, solo a seguito della comunicazione delle dimissioni degli 8 delegati da parte del Presidente del COBAR, e dopo aver preso visione del verbale di riunione del 22 novembre 1994, ha adottato i provvedimenti previsti dall'articolo 13 del regolamento di attuazione della rappresentanza militare. I provvedimenti di nomina dei nuovi delegati rivestivano, pertanto, carattere di obbligatorita' in quanto conseguenza della \"presa d'atto\" della situazione verificatasi. E' stata espressa, infine, dai Comandanti di tutti i livelli la massima disponibilita' ad affrontare i problemi rappresentati e le istanze avanzate dagli organi della rappresentanza militare nell'espletamento del loro mandato, al fine di garantire una proficua e serena collaborazione. Il Ministro delle finanze: Fantozzi." . _:B0f7fcf2bad53383f68ff8465173fc799 "19950801" . _:B0f7fcf2bad53383f68ff8465173fc799 "MINISTRO MINISTERO DELLE FINANZE" . _:B0f7fcf2bad53383f68ff8465173fc799 . "Al Presidente del Consiglio dei ministri ed al Ministro delle finanze. - Per sapere - premesso che: il 23 novembre 1994, il Comandante della 7^ Legione della Guardia di Finanza di Venezia nominava con proprio provvedimento otto finanzieri quali membri del COBAR (Consiglio di Base della rappresentanza) di quella Legione in sostituzione dei brigadieri Salvatore Airo' Farulla e Oscar D'Agostino, degli appuntati Antonio Modesto, Michele Bensaia, Alfonso Gerardi, Alfonso Baldi, Alfonso Pascarella e del finanziere Massimiliano Vono; l'inusitato provvedimento fu ufficialmente motivato con le pretese \"dimissioni\" dei sopracitati delegati, regolarmente eletti nel maggio 1994 e il cui mandato sarebbe giunto a naturale scadenza nel maggio 1997; durante una riunione del COBAR svoltasi il giorno precedente, gli otto finanzieri avrebbero infatti minacciato le dimissioni in segno di protesta per il mancato inserimento all'ordine del giorno di un argomento. Si trattava in tutta evidenza di una presa di posizione polemica che voleva sollevare il problema della direzione dei lavori del COBAR, alla quale non era in ogni caso seguita una formalizzazione delle dimissioni stesse; si e' trattato pertanto di una vera e propria rimozione in quanto il Comandante della Legione ha pretestuosamente e autoritariamente trasformato delle dimissioni minacciate in un atto formale, provvedendo in meno di ventiquattr'ore alla sostituzione dei finanzieri cosi' \"dimissionati\", in totale spregio alle norme, alle consuetudini, al buon senso e ai propri doveri di comandante. Un buon comandante avrebbe - al contrario - tentato di svolgere una doverosa e preventiva opera di persuasione e convincimento nei confronti dei delegati ove questi avessero manifestato il proposito di mantenere le minacciate dimissioni -: se non ritenga di dover severamente valutare il comportamento del Comandante della 7^ Legione della Guardia di Finanza di Venezia per essere autoritariamente intervenuto nella dialettica interna di un organismo democraticamente eletto; se non ritenga di dover annullare il provvedimento adottato, ripristinando nella sua interezza il COBAR e restituendogli quella legittimita' sostanziale e formale di cui ora e' stato privato; se non ritenga di dover impartire precise ed univoche disposizioni affinche' i Comandi centrali e periferici si astengano in futuro da interventi antidemocratici ed in aperta violazione dello spirito e della lettera della \"legge dei principi\"; se non intenda provvedere all'immediato trasferimento del Comandante della 7^ Legione, a causa del grave senso di sfiducia e di disagio provocato tra i finanzieri della sede veneziana in seguito all'ingiustificabile episodio di contrapposizione con i delegati di base eletti. (4-07203)" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07203 presentata da DORIGO MARTINO (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI) in data 19950207" . . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07203 presentata da DORIGO MARTINO (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI) in data 19950207"^^ . . . "4/07203" . . "DORIGO MARTINO (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI)" . "2014-05-14T19:33:50Z"^^ . _:B0f7fcf2bad53383f68ff8465173fc799 . . . "19950207-19950915" . "1"^^ . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" .