_:B0572f3c9a5e66baa821b857b41379491 "Atto Camera Risposta scritta pubblicata lunedi' 18 ottobre 2010 nell'allegato B della seduta n. 384 All'Interrogazione 4-07179\n presentata da SERGIO MICHELE PIFFARI Risposta. - Con direttiva del 14 agosto 2009, il Ministro dell'interno ha indicato le linee guida da adottare nel contrasto al fenomeno dell'incidentalita' stradale. Nella stessa, al fine di attuare specifiche strategie di contrasto, sono stati individuati i criteri da seguire nell'azione di contrasto degli eccessi di velocita', consistenti, tra l'altro, nella individuazione dei punti critici per la circolazione ove e' maggiore la sinistrosita' stradale con riferimento al biennio precedente, nella ricognizione ed eventuale revisione dei tratti di strada lungo i quali e' consentito l'impiego di sistemi di controllo remoto delle violazioni, nella necessita' di operare la contestazione immediata solo nei casi in cui sussistano tutte le garanzie per la sicurezza della circolazione e degli operatori. Al fine di garantire il raggiungimento degli obiettivi prefissati e' stato, inoltre, suggerito ai prefetti di attuare una intensa opera di coordinamento mediante la convocazione della conferenza provinciale permanente e l'istituzione di uno specifico osservatorio per l'incidentalita' «finalizzato al monitoraggio degli incidenti stradali dipendenti dall'eccesso di velocita' ed a misurare l'efficacia delle attivita' di contrasto adottate». In applicazione della suddetta direttiva, il prefetto di Cremona ha convocato, in data 15 settembre 2009, la conferenza provinciale permanente. All'incontro hanno preso parte i vertici delle forze dell'ordine, degli uffici periferici dello Stato, delle polizie locali e provinciale, nonche' i rappresentanti dei maggiori comuni del territorio. Nel corso della riunione sono stati ampiamente dibattuti i contenuti della citata direttiva e si e' unanimemente convenuto di costituire un apposito osservatorio sulla incidentalita', al quale sono stati chiamati a far parte i rappresentanti delle forze dell'ordine, dei maggiori comuni della provincia e di quelli capofila delle unioni di comuni. Tale organismo si e' riunito il 12 novembre ed il 14 dicembre 2009 ed ha analizzato i dati statistici sull'incidentalita' rilevata nei tratti stradali della provincia, elaborati dalla polizia stradale e dalla stessa amministrazione provinciale. Sulla base degli specifici pareri tecnici formulati dalla questura e dall'amministrazione provinciale, il prefetto ha successivamente indetto, in data 12 marzo 2010, una riunione, alla quale sono stati invitati tutti i sindaci nei cui territori erano stati autorizzati i dispositivi di controllo remoto delle violazioni e quelli dei territori interessati dall'emanando decreto. Nell'occasione, il questore ha esplicitato che il controllo e la sicurezza su strada non possono esser affidate soltanto agli accertamenti eseguiti mediante apparecchiature di controllo, ma devono essere accompagnati dalla sinergica azione delle forze dell'ordine e da quelle con compiti di polizia stradale. Lo stesso questore ha, altresi', evidenziato che la direttiva ministeriale suggerisce di consentire l'installazione di postazioni fisse di controllo solo nei tratti stradali maggiormente a rischio, evitando l'installazione delle medesime in luoghi dove l'incidentalita' e' ridotta o tale da poter esser agevolmente controllata con postazioni mobili. Con decreto prefettizio del 17 marzo 2010, quindi, sono stati formalmente individuati i tratti stradali della provincia oggetto di autorizzazione all'utilizzo di sistemi di controllo remoto delle violazioni. Dal confronto tra il precedente provvedimento del 14 maggio 2008 ed il citato decreto e' risultato non soltanto un maggior numero di tratti autorizzati (da 7 a 17), ma anche un sensibile incremento chilometrico degli stessi. Inoltre, sono state adeguatamente considerate e valutate, in ragione dell'analisi dei dati incidentali relativi al biennio 2007/2008, le accresciute necessita' di tutela lungo i tratti stradali che conducono al capoluogo e per i quali e' stato verificato un maggior rischio di incidentalita'. Per quanto concerne il tratto stradale della S.P. n. 234.(cosiddetto) «Codognese», compreso tra i km. 50+054 e 58+452 - lungo il quale era stato in precedenza autorizzato l'impiego di sistemi di controllo remoto delle violazioni senza la presenza di operatori di polizia - si fa presente che lo stesso e' risultato meno pericoloso di quello individuato dalle chilometriche 60+320 e 67+485 della medesima strada. Detto ultimo tratto stradale, infatti, in ragione di una maggiore vicinanza al centro abitato di Cremona, ha evidenziato, nel corso del biennio 2007/2008, una maggior incidentalita'. Di conseguenza, confortato dalle risultanze emerse dai lavori dell'osservatorio sull'incidentalita', il prefetto di Cremona ha ritenuto opportuno consentire l'uso di dispositivi senza obbligo di contestazione immediata lungo il tratto maggiormente pericoloso della S.P. n. 234, e non su quello statisticamente meno a rischio, in applicazione delle disposizioni ministeriali che attribuiscono ai sistemi fissi e mobili di rilevamento della velocita' una funzione prevalentemente preventiva, finalizzata a ridurre drasticamente gli incidenti stradali». Cio' non comporta, ovviamente, che gli impianti installati debbano esser dismessi o le violazioni non possano esser accertate con conseguente impossibilita' dell'amministrazione comunale di sanzionare condotte illecite. È evidente che, in tali circostanze, gli organi accertatori possono, comunque, contestare le infrazioni al Codice della strada, mediante la predisposizione di servizi specifici e l'utilizzazione di sistemi mobili di rilevamento della velocita', sotto il controllo e con la presenza di un operatore di polizia che potra' legittimamente operare e sanzionare, con contestazione immediata, gli eventuali trasgressori. Le stesse «istruzioni operative per le attivita' di prevenzione del fenomeno infortunistico stradale mediante il controllo dei limiti di velocita'», costituenti parte integrante della suddetta direttiva, chiariscono che l'impiego di postazioni fisse di rilevamento, senza la presenza degli operatori di polizia, «non puo' ritenersi una modalita' ordinaria di controllo, ma rappresenta uno strumento utilizzabile solo su alcune strade ed in presenza di determinate condizioni». In relazione alla lamentata disparita' di trattamento nei confronti del comune di Pizzighettone - unico ente locale al quale sarebbe stata sottratta la possibilita' di posizionare postazioni fisse - si osserva che anche il comune di Soncino, in localita' Gallignano, non e' stato autorizzato a mantenere la postazione fissa in precedenza consentita. La mancata conferma della predetta autorizzazione e' stata determinata, anche in tal caso, dalla valutazione dei dati trasmessi dagli organi tecnici che hanno evidenziato la maggiore pericolosita' di un altro tratto stradale che attraversa il medesimo comune, rispetto a quello in precedenza individuato. Per il territorio del comune di Cremona, inoltre, il precedente decreto prefettizio aveva autorizzato non dodici ma due soli tratti (quello relativo alla ex strada statale n. 45-bis dal chilometro 7+245 al chilometro 14+100 e quello della strada provinciale n. 87 dal chilometro 4+964 al chilometro 10+312). Ora sono stati individuati, sempre in prossimita' del capoluogo, otto tratti stradali, lungo i quali e' consentita l'installazione di postazioni fisse senza obbligo di contestazione immediata. Cio' per motivazioni riconducibili, come piu' volte sopra evidenziato, all'incremento dell'incidentalita' rilevato nel corso dell'istruttoria. Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Nitto Francesco Palma." . _:B0572f3c9a5e66baa821b857b41379491 "20101018" . _:B0572f3c9a5e66baa821b857b41379491 "SOTTOSEGRETARIO DI STATO INTERNO" . _:B0572f3c9a5e66baa821b857b41379491 . "1"^^ . _:B0572f3c9a5e66baa821b857b41379491 . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07179 presentata da PIFFARI SERGIO MICHELE (ITALIA DEI VALORI) in data 20100512" . "20100512-20101018" . "4/07179" . . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07179 presentata da PIFFARI SERGIO MICHELE (ITALIA DEI VALORI) in data 20100512"^^ . "2014-05-15T00:33:46Z"^^ . . . . "Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-07179 presentata da SERGIO MICHELE PIFFARI mercoledi' 12 maggio 2010, seduta n.320 PIFFARI e CIMADORO. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: l'amministrazione comunale di Pizzighettone (Cremona) ha provveduto ad installare un autovelox fisso sulla strada ex statale 234 «Codognese» nel tratto previsto dal decreto prefettizio del 25 ottobre 2007, anche a seguito dell'elevata incidentalita', anche mortale, dell'arteria stradale; la circolare ministeriale, a firma del ministro Maroni, del 14 agosto 2009 ha evidenziato e sottolineato che i sistemi fissi e mobili di rilevamento della velocita' devono avere una funzione preventiva e repressiva; tale provvedimento ha generato un impatto positivo su quel tratto di strada, dov'e' diminuito drasticamente il numero di incidenti; l'amministrazione locale ha provveduto a finalizzare al miglioramento complessivo della viabilita', della segnaletica e della sicurezza stradale i proventi delle contravvenzioni elevate; il bilancio di previsione per il corrente anno del comune di Pizzighettone prevedeva entrate di notevole entita' derivanti da questa iniziativa di prevenzione; analogamente al comune di Pizzighettone, anche i comuni di Soncino e di Cremona hanno provveduto ad installare dispositivi di telelaser; improvvisamente, con decreto prefettizio n. 8030/2010 del 17 marzo 2010, inaudita altera parte, e' stato rettificato ed integrato il precedente decreto, con modificazione delle progressive chilometriche in cui e' possibile esercitare il controllo; con le nuove progressive chilometriche, che spostano di circa dieci chilometri il tratto soggetto a controllo della strada ex statale 234, tutto il territorio ricompreso nel comune di Pizzighettone viene ad essere escluso dalla possibilita' di installazione di autovelox o altri dispositivi analoghi; tale provvedimento, oltre a generare sensibili danni al bilancio approvato dal comune di Pizzighettone - per un'entita' compresa tra i 600 e gli 800 mila euro, fino a paventare il mancato rispetto del tetto previsto dal patto di stabilita' - e' stato accolto come un fulmine a ciel sereno ed e' stato interpretato dalla stampa locale (vedasi articolo Il Cittadino di Lodi del 16 aprile 2010) come il risultato dell'iniziativa assunta da qualificate autorita' istituzionali del confinante territorio lodigiano, appartenenti alla Lega Nord; il nuovo decreto prefettizio non comporta alcuna modifica alle installazioni dei medesimi dispositivi nei comuni di Soncino (localita' Gallignano) e per le dodici postazioni previste nel comune di Cremona -: quali siano le motivazioni che i senza tener conto degli argomenti a suo tempo considerati dall'autorita' prefettizia di Cremona, improvvisamente abbiano determinato un cosi' clamoroso capovolgimento di indirizzo da parte della stessa autorita' prefettizia che aveva generato il precedente provvedimento; se e quali motivazioni possano portare ad una disparita' cosi' eclatante di comportamenti riferiti agli strumenti telelaser installati da altri comuni; se e come si intenda provvedere per il ripristino delle entrate necessarie al comune di Pizzighettone per il completamento delle iniziative di sicurezza stradale indicate nel bilancio preventivo, approvato antecedentemente al decreto del prefetto.(4-07179)" . "CIMADORO GABRIELE (ITALIA DEI VALORI)" . "PIFFARI SERGIO MICHELE (ITALIA DEI VALORI)" . .