INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07077 presentata da GADDA MARIA CHIARA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 28/11/2014

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Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-07077 presentato da GADDA Maria Chiara testo di Venerdì 28 novembre 2014, seduta n. 340 GADDA , SENALDI e ROSSI . — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che: la mattina di sabato 1 o novembre 2014 di quest'anno, alle spalle del sacrario ai Caduti del San Martino in località Duno (Varese), è comparsa una distesa di duecento rune celtiche rovesciate in legno, posizionate dietro ad una runa celtica più grande con incisi una svastica e il numero «’43» alla base della quale è stata depositata una corona d'alloro riportante, lungo il fiocco tricolore, la frase «ai martiri dell'onore». Accanto alle rune è stato rinvenuto uno striscione con la scritta «Guerriero d'Europa risorgi» inserita tra due rune celtiche, di cui una rovesciata, accompagnate dalla firma «Do.Ra.» utilizzata dal gruppo di estrema destra «Dodici raggi», già conosciuto alle forze dell'ordine, e che già in passato si è reso protagonista di altri simili atti; lo striscione non è la sola prova della ascrivibilità di questo gesto al gruppo neo nazifascista attivo nella provincia di Varese: sulla pagina Facebook «Il Manipolo d'avanguardia» sono state, infatti, pubblicate diverse fotografie scattate dagli aderenti stessi rivendicandone la paternità; come correttamente rappresentato dall'associazione «Osservatorio democratico», che ha studiato la simbologia dei regimi nazista e fascista, la runa agliz significa «protezione» ed è stata adottata dalla società SS, al pari di quella rovesciata (denominata Toten-rune) che invece è simbolo di morte e infatti era utilizzata sulle tombe dei soldati SS tedeschi, insieme con le Agliz utilizzate per indicare la data di nascita e di scomparsa; il gruppo «Dodici raggi» è lo stesso che il 20 aprile 2013 aveva organizzato nella località di Folla, nel comune di Malnate (Varese), un concerto di band musicali attive negli ambienti dell'estrema destra, in occasione dell'anniversario della nascita del dittatore Adolf Hitler, e che lo scorso novembre 2013 avevano già interessato il sacrario di San Martino con striscioni e corone d'alloro inneggianti ai combattenti nazisti e fascisti che si resero complici delle atrocità messe in atto dai due regimi in tutta Europa nel secolo scorso; all'interrogante preme sottolineare che il santuario ai Caduti del San Martino ricorda il sacrificio compiuto da molti partigiani che hanno perso la loro vita per la libertà del popolo italiano: in quella terra, giacciono le spoglie dei membri della formazione partigiana «Gruppo cinque giornate» che presero parte alla battaglia avvenuta tra il 13 e il 15 novembre 1943, sotto la guida dell'allora colonnello Croce; la stessa formazione partigiana è stata pioniera della lotta di liberazione, donando alla Resistenza un esempio di coraggio per quanti in quegli anni hanno combattuto contro gli oppressori; la provincia di Varese, che vanta la città di Busto Arsizio premiata con la Medaglia di Bronzo al valor militare per la battaglia di liberazione, è recentemente interessata con sempre maggiore insistenza da iniziative di propaganda nazifascista, che, si tiene a precisare, è incompatibile con l'ordinamento costituzionale italiano; ai fatti sopra descritti ed altri simili, qui non richiamati esplicitamente, l'interrogante segnala che negli ultimi mesi vi sono stati diversi atti intimidatori di vandalismo e aggressione ai danni di sedi dell'Associazione nazionale partigiani italiani (ad esempio, quella di Busto Arsizio) e di sedi del Partito Democratico (la sede del Partito provinciale a Varese e da ultimo la sede del circolo di Castellanza); il deturpamento di monumenti dedicati ai Caduti della Resistenza, il vile attacco alle sedi dell'associazione e del Partito Democratico, il continuo richiamo al regime fascista, nazista e alla Repubblica Sociale Italiana costituiscono secondo l'interrogante una chiara violazione delle disposizioni di legge sancite dalla XII disposizione transitoria della Costituzione (che vieta la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista) e previste nella legge 20 giugno 1952, n.645; il Ministro dell'interno, nella risposta alla precedente interrogazione 4-00400 concernente i fatti avvenuti nel 2013, ha assicurato la massima attenzione da parte delle forze dell'ordine per le attività dei gruppi politici estremisti e delle frange più radicali, tra cui la comunità militante «Dodici Raggi», al fine di accertare la presenza, nelle loro manifestazioni, di simboli fascisti o eventuali richiami al disciolto partito fascista o a ideologie inneggianti la discriminazione razziale, etnica o religiosa; a parere dell'interrogante, il posizionamento di duecento rune celtiche – aventi chiaro riferimento a quelle utilizzate dalle SS tedesche – il posizionamento di una in particolare avente incisa una svastica, e lo striscione rinvenuto nei pressi del sacrario sono un esplicito richiamo all'ideologia nazista e ai combattenti della RSI oltre che essere un atto di oltraggio alla memoria della liberazione per il luogo scelto dal gruppo per questo gesto di ignobile e irrispettosa propaganda; si segnala al Ministro interrogato che, peraltro, il gruppo «Dodici Raggi» ha utilizzato in diverse occasioni, ultima in ordine di tempo l'azione avvenuta al sacrario di Duno, lo stemma del comune di Varese sormontato da un'aquila anziché da San Vittore. L'utilizzo del simbolo della città può avvenire solo su autorizzazione dell'amministrazione che ne possiede la proprietà intellettuale e non può, certo, essere arbitrariamente modificato con l'inserimento di altri simboli (soprattutto se a contenuto ideologico) perché ciò costituisce un vilipendio ed un'offesa alla storia della comunità varesina–: se il Ministro sia a conoscenza del grave fatto avvenuto il 1 o novembre di quest'anno alle spalle del sacrario ai Caduti del San Martino, in località Duno (Varese); se il Ministro condivida la preoccupazione per il grave susseguirsi di atti di violenza e di intimidazione di matrice politica di estrema destra che hanno interessato monumenti dedicati alla Resistenza, sedi dell'Associazione nazionale partigiani italiani e sedi del Partito Democratico in provincia di Varese così come nell'intero territorio nazionale; se al Ministro risulti vi siano legami tra la propaganda avanzata dal gruppo «Dodici Raggi» e le recenti aggressioni avvenute ai danni della sede del Partito Democratico di Castellanza (Varese); vista la crescente dimensione del fenomeno, se il Ministro intenda istituire un osservatorio per il monitoraggio di episodi di neofascismo; se siano state avviate indagini in merito ai fatti descritti in premessa che, ad avviso degli interroganti, potrebbero integrare i presupposti di cui all'articolo 4 della legge 20 giugno 1952, n.645. (4-07077)
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Camera dei Deputati 
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 
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ROSSI PAOLO (PARTITO DEMOCRATICO) 
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