INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07072 presentata da SICA VINCENZO (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO) in data 19970130

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Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri dell'interno, del tesoro e delle finanze. - Per sapere - premesso che: l'importanza del risparmio per l'economia del nostro territorio e' indiscutibile. Tutte le cautele messe in atto da dispositivi di legge e le raccomandazioni ad oggi disposte dagli istituti preposti alla vigilanza, Banca d'Italia e la stessa Consob, non risultano ancora sufficienti a scongiurare gli effetti di un uso improprio e fraudolento della raccolta del risparmio; la vigilanza esercitata da Consob e Banca d'Italia definisce le regole di comportamento che devono essere osservate nello svolgimento dell'attivita' d'intermediazione mobiliare alle quali le Sim e gli agenti di cambio sono stati autorizzati. L'obiettivo perseguito con tale regolamento e' la trasparenza del mercato e la tutela degli operatori, con particolare riguardo ai sottoscrittori. L'insufficienza della vigilanza, che in molti casi non e' costante e periodica, determina che la intermediazione non sempre e' esercitata con criteri di trasparenza e correttezza, tanto da dissipare quel patrimonio derivante dalla raccolta di depositi fiduciari. I sottoscrittori meno resistenti, come le famiglie, si ritrovano privati dei loro patrimoni, come nel caso verificatosi a Napoli per l'agenzia di cambio "Renato ed Eugenio de Asmun-dis" e la Sim "Professione e Finanza"; nel settembre del 1991, quale proiezione dell'agenzia di cambio de Asmundis, sulla spinta della legge n. 1 del 1991, fu costituita la Sim "Professione e Finanza", presieduta dal dottor Antonio Gioffredi, con amministratore delegato Antonio de Asmundis, che gia' dall'ultimo decennio svolgeva insieme a Guido de Asmundis un ruolo di primaria importanza nell'agenzia di cambio. La Sim ebbe, sin dalla nascita, sede in Napoli, piazza Bovio 8, stabile che ospito' in seguito gli uffici della stessa agenzia di cambio de Asmundis. L'agenzia di cambio, al momento della costituzione della Sim, versava gia' in precarie condizioni finanziarie, come hanno ammesso dinanzi ai giudici della sezione fallimentare del tribunale di Napoli i de Asmundis, e di fatto ha trasferito gran parte del risparmio fiduciario alla Sim, che utilizza non solo i fondi dell'agenzia, ma anche lo stesso staff organizzativo, non osservando cosi' quella norma prudenziale che vieta agli agenti di cambio di svolgere la propria attivita' di negoziazione se soci o amministratori o dirigenti di una Sim; il doveroso controllo degli organi preposti alla vigilanza, se effettuato in tempi utili, avrebbe certamente rilevato le anomalie contabili ed amministrative in essere, come di fatto e' stato rilevato nell'ispezione del 10 aprile 1996, disposta dalla Consob, sull'attivita' dell'agente di cambio Guido de Asmundis; il difetto di controllo perdurera' per tutto il periodo operativo della Sim, permettendo cosi' che i risparmiatori finissero nelle mani dei componenti del consiglio di amministrazione. Come risulta dai provvedimenti adottati dal tribunale di Napoli, gli stessi, svolgendo un ruolo primario in entrambe le attivita', confondendo le scritture e determinando in modo del tutto casuale l'appartenenza della sottoscrizione ora ad una societa' ora all'altra, non rispettando quelle norme di comportamento che vogliono la definizione del rapporto e la chiara trasparenza della operativita' stessa, hanno potuto appropriarsi, per usi del tutto diversi delle attivita' di intermediazione mobiliare, dei fondi raccolti ad uso e consumo propri; con sentenze emesse dalla sezione fallimentare del tribunale di Napoli in data 15 maggio 1996, 6 giugno 1996 e 17 luglio 1996 sono stati dichiarati falliti la Sim, lo studio de Asmundis, Guido ed Antonio de Asmundis ed altri. Nella sentenza del 17 luglio 1996, il tribunale riconosce la commistione avvenuta fra lo studio e la Sim, ma di fatto non riconosce ai creditori dello studio, che non per loro diretta volonta' si trovano ad essere tali, il diritto di recupero del loro credito. Questi devono seguire la procedura fallimentare, mentre per i clienti della Sim, messa in liquidazione coatta, il credito da loro reclamato sara' riconosciuto, in parte, dal fondo di garanzia per il risparmio; la disparita' di trattamento che si profila ha fatto si' che i risparmiatori si siano associati, fondando la Atri. Gli obiettivi dell'associazione sono il raggiungimento del giusto diritto di essere tutelati per quanto riguarda il recupero delle loro proprieta' mobiliari e che si prenda atto della necessita' di una maggiore tutela del risparmio; e' evidente la necessita' di porre in atto ogni azione possibile affinche' i creditori della Sim e della agenzia di cambio di fatto ricuperino i loro crediti in pari misura, senza distinzione di trattamento, considerando che, se sono state possibili osmosi di capitali fra le due societa', non ottemperandosi alle norme di trasparenza, non si puo' far gravare onerosamente tale difetto sui clienti, che nulla sapevano delle difficolta' economiche delle sopraddette, sicuri sempre della giustezza e veridicita' dei bilanci -: se intendano: 1) controllare che ogni strumento di tutela per il risparmio sia stato di fatto messo in atto per quanto concerne l'attivita' pregressa sia della Sim quanto della agenzia di cambio, e che non siano altresi' state trascurate quelle norme di visibilita' e trasparenza, atte a rendere il mercato sicuro, soprattutto per i risparmiatori che non hanno nozioni commerciali tali da poterli rendere consapevoli ed in grado di valutare i rischi; 2) valutare attentamente la necessita' di ridiscutere la materia di controllo e vigilanza tale da impedire che altri episodi come il citato possano minare la fiducia dei risparmiatori e far si che si determinino i controlli cadenziati e ricorrenti, da stabilire per legge. Questo al fine di evitare che l'assenza di regole sui tempi determini la possibilita' per le societa' di operare impropriamente non rispettando i dettami legislativi, le raccomandazioni sulla trasparenza e la gestione prudenziale dei patrimoni loro affidati. (4-07072)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07072 presentata da SICA VINCENZO (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO) in data 19970130 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 
SINISCALCHI VINCENZO (SINISTRA DEMOCRATICA - L'ULIVO) 
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4/07072 
SICA VINCENZO (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO) 

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SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DEL TESORO DEL BILANCIO E DELLA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
19980113 

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